Anno VII - n° 38 - Domenica 30 Novembre 2003 |
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Terza domenica di
Avvento
Preghiera nello Spirito
e Preghiera Umanissima
Nel nostro cammino d'Avvento entriamo sempre più nella ricchezza di una preghiera, quella dei Salmi, che può sembrare "semplice", ma ci sorprende invece con la sua straordinaria profondità e bellezza.
Se le volte scorse abbiamo visto come i Salmi siamo contemporaneamente preghiera della Bibbia, preghiera dell'uomo, preghiera di Gesù e preghiera della Chiesa, oggi vediamo come siano anche preghiera nello Spirito e preghiera umanissima.
"Pregare un salmo è possibile solo nello Spirito". E' lo Spirito Santo che assimilandoci a Cristo, ci fa andare oltre la lettera, per accogliere e vivere il significato profondo del salmo. "Essendo una teologia della preghiera, i Salmi sono soprattutto un'implicita riflessione sull'incontro con Dio". Un Dio di cui si sperimenta l'amore, la fedeltà, l'intimità.
Con la preghiera dei Salmi, l'uomo parla a Dio e, a sua volta, Dio parla all'uomo. Nei Salmi, però, si parla anche dell'uomo e questi, in essi, esprime tutta la sua umanità. Ecco perché si possono definire i Salmi "preghiera cattolica", cioè universale. Attraverso essi facciamo nostre tutte le dimensioni umane, allargando il cuore alle dimensioni di Dio.
Col salmo ti presenti a Dio nella verità del tuo essere, nell'umiltà vera dei tuoi sentimenti, dai più nobili, a quelli che potrebbero essere giudicati più disdicevoli. Non devi però "temere la tua nudità" (Gen. 3,10), perché tu fai parte di un Popolo, che sostiene la tua preghiera con profonda solidarietà.
Convinti da ciò, noi dovremmo pregare i Salmi, come se ne fossimo gli autori.
(Geremia 33,14-16 - Salmo 97 - 2 Tessalonicesi 3,7-12 - Luca 21,5-19)
Caritas: Avvento di fraternità 2003
Progetto di solidarietà e
condivisione
con le famiglie povere della Colombia
Il cammino di solidarietà che durante questo Avvento proponiamo all'attenzione di tutta la comunità riguarda un progetto di sviluppo sostenuto dall'Istituto delle Suore Ausiliatrici a Bogotà.
Dal 1990 in tutta l'America latina si é assistito ad un aggravarsi della povertà di fasce di popolazione sempre più ampie. La Colombia non sfugge a questa realtà. Anzi: la guerra civile, in atto da 39 anni, la recessione economica, l'aumento della disoccupazione, hanno reso la Colombia uno dei Paesi latino-americani più poveri. Infatti la disoccupazione colpisce il 20.5% della forza lavoro e il 20% della popolazione vive con un reddito giornaliero inferiore ad un dollaro. Migliaia di persone povere e senza lavoro si spostano dai loro villaggi alla capitale, Bogotà, sperando di ricostruirsi una vita. Qui si calcola vi siano 900.000 sfollati di cui il 44% bambini e il 37% donne con a carico l'intera famiglia.
Dal 1963 a Bogotà operano 6 suore dell'Istituto delle Suore Ausiliatrici. Di queste una lavora con le persone sfollate aiutandole ad intraprendere delle attività lavorative che le mettano in grado di provvedere al mantenimento della famiglia.
Queste suore vogliono ora avviare un progetto di "Microcredito per famiglie".
Si tratta di prestare a famiglie molto povere - che non hanno accesso al sistema bancario perché non sono in grado di fornire garanzie - piccole somme di denaro con cui avviare attività artigianali o commerciali (allevatore, venditore ambulante, artigiano, taxista). Ogni famiglia che riceverà il prestito parteciperà ad un corso di formazione di contabilità applicata alla gestione dell'attività e sarà seguita da un esperto che l'aiuterà nelle gestione del prestito e nell'avviamento dell'attività
Le famiglie beneficiarie si impegnano a restituire il prestito entro 18 mesi. Con le somme di denaro restituite le suore potranno costituire un "fondo rotatorio" con il quale avviare prestiti ad altre famiglie. Le suore si impegnano inoltre ad accompagnare queste famiglie anche spiritualmente e socialmente perché il microcredito diventi un'occasione non solo per acquisire un'autonomia economica, ma anche per maturare come cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri, come persone capaci di lavorare con gli altri e di trovare insieme le soluzioni ai gravi e molteplici problemi del loro quartiere
Il progetto iniziale coinvolge 25 nuclei famigliari.
Il costo totale é 17.100 euro e comprende: il prestito per l'inizio dell'attività, il corso di formazione in contabilità e il costo dell'esperto che aiuterà le famiglie nella gestione del prestito e nell'inizio dell'attività.
Contiamo sull'aiuto di tutti per aiutare qualcuna di queste 25 famiglie a costruirsi un'esistenza più dignitosa.
Ognuno potrà rendere concreta la propria solidarietà durante la raccolta che avverrà Sabato 13 e Domenica 14 dicembre in parrocchia.
Bozza del percorso formativo della
Scuola Diocesana Operatori Pastorali
Mercoledì 7 gennaio 2004 si terrà al Centro Femminile il primo incontro
del quarto corso della Scuola Diocesana per Operatori Pastorali.
Il programma degli incontri è il seguente:
1) Area della comunicazione
· La comunicazione verbale e non verbale: cosa significa, quale lavoro
dobbiamo compiere su noi stessi per la veicolazione di una corretta
comunicazione; (7/1/2004)
· La comunicazione tra adulto e bambino
(14/1/2004)
· Comunicare con i bambini del nostro tempo (laboratorio)
(21/1/2004)
· L'utilizzo del gioco come linguaggio non verbale (laboratorio)
(28/1/2004)
2) Dinamiche educative
· Relazione tra gruppo e individuo (particolare attenzione alle individualità
complesse nel gruppo) (4/2/2004)
· La "rete educativa": il coinvolgimento delle figure educative soprattutto in
riferimento alle figure problematiche
(11/2/2004)
3) Area multiculturale
· Osservazioni di massima in riferimento alle società multietniche
(18/2/2004)
· Le dinamiche delle relazioni in un gruppo con realtà multietniche (25/2/2004)
La scuola Materna Giovanni XXIII
invita calorosamente tutti i genitori a partecipare all'incontro che si terrà
martedì 2 dicembre 2003 alle ore 21.00
presso la propria sede di Novate Milanese - Via Bollate, 8
sul tema
"Lo mando a scuola prima?"
Relatori saranno:
- dott. Gianluigi Bruschi (Presidente Associazione Scuole Paritarie
Milanesi) per gli aspetti normativi
- dott.ssa Emanuela Mistri (Psicologa) per gli aspetti evolutiv
- dott.ssa Gloria Palermo (Pedagogista) per gli aspetti pedagogici
L'invito è esteso anche a tutte le altre persone interessate all'argomento.
Mi sarete testimoni
Sintesi del Percorso pastorale diocesano
per coglierne lo spirito, le convinzioni di fondo,
le linee generali e la programmazione operativa
La Chiesa, comunità evangelizzata ed evangelizzante
Gesù Cristo, il Vangelo vivente e personale, è presente e operante nella Chiesa. Egli stesso l'ha voluta e costituita come suo "Corpo" e sua "Sposa", non solo donandole la salvezza, ma anche facendola sua collaboratrice nell'opera della salvezza stessa (cfr. il capitolo terzo: Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi. La missione di Cristo continua nella sua Chiesa). Così la Chiesa, per prima, riceve da Cristo il Vangelo e la fede e, a sua volta, predica il Vangelo e trasmette la fede agli uomini. È comunità evangelizzata ed evangelizzante. Con una serie di problemi pastorali, su due dei quali il Percorso attira l'attenzione e l'impegno di tutti. Il primo problema riguarda la concretezza storica secondo cui la Chiesa vive e si costruisce. Questa ha sì una sua realizzazione "universale e diocesana", ma anche _ e, in certo senso, anzitutto _ si ritrova nella comunità parrocchiale, la cui identità è stata così delineata da Giovanni Paolo II: «è l'ultima localizzazione della Chiesa, è in un certo senso la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie» (Christifideles laici, 25). Ma il Signore stesso e la situazione storica attuale chiedono alla parrocchia di essere una comunità che si assume in modo sempre più cosciente, responsabile, deciso il mandato missionario. Deve, per questo, superare e respingere una sorta di sterile "parrocchialismo", per vivere e agire unita alle altre comunità parrocchiali, inserita nel decanato, partecipe della vita della Diocesi, impegnata a valorizzare tutti i doni e i carismi delle singole persone e delle diverse realtà aggregative (associazioni, gruppi e movimenti), veramente appassionata nel portare il Vangelo a tutti: nel proprio territorio e "fino agli estremi confini della terra".
L'altro problema pastorale ci conduce alle radici stesse dell'impegno di evangelizzazione e trasmissione di fede da parte della comunità parrocchiale. È oggi urgente educare a una coscienza missionaria nuova. Nuova, perché si rinnovano alcune convinzioni di fondo come: «la fede cristiana o è missionaria o non è fede cristiana!» (n. 36); «la pastorale cristiana o è missionaria, o non è pastorale cristiana!» (n. 37). Nuova, perché si prendono alcune decisioni che rinnovano radicalmente la cosiddetta pastorale della semplice conservazione e gestione dell'esistente. Ogni comunità cristiana non può non venire scossa dall'interrogativo: la Chiesa, nella fedeltà che deve a Cristo suo Signore e nella creatività che le infonde lo Spirito, come può e deve svolgere, nelle mutate condizioni attuali, la sua missione evangelizzatrice?
Si continua a chiedere alla Chiesa i Sacramenti. Ma come e perché?
Sempre seguendo il vissuto di fede delle nostre comunità parrocchiali, dobbiamo rilevare un'altra grande sfida all'evangelizzazione e trasmissione della fede: è la richiesta che alla Chiesa viene ancora rivolta da non poche famiglie in ordine al Battesimo per il figlio che nasce, alla Prima Comunione per i fanciulli, alla Cresima per i ragazzi, allo "sposarsi in chiesa" per i giovani (cfr. il capitolo quinto: Chi crederà e sarà battezzato . La richiesta dei Sacramenti e l'immagine di Chiesa).
Una simile richiesta avviene oggi in un contesto nuovo o, comunque, notevolmente diverso rispetto al passato, perché la comunità cristiana registra una compresenza composita e molto variegata di credenti e non credenti, di praticanti e non praticanti, di catecumeni e "ricomincianti", di indifferenti e ostili, eccetera. È da questi che, per una strana ma reale mescolanza di elementi di religiosità e di rispetto di certi "appuntamenti" tradizionali, giunge alla Chiesa la richiesta di ricevere i Sacramenti.
Come la Chiesa può e deve evangelizzare e trasmettere la fede in questa situazione inedita? L'interrogativo è quanto mai serio e decisivo, perché riguarda non qualcosa di secondario, ma un valore fondamentale e qualificante la missione della Chiesa: riguarda la celebrazione dei Sacramenti che, come atti di Cristo Salvatore e della Chiesa sua Sposa feconda, sono i gesti privilegiati e forti di comunicazione della salvezza cristiana. Proprio qui l'azione pastorale delle nostre comunità viene provocata in senso profondamente missionario.
Sia chiaro. Con tutte queste persone la Chiesa non è padrona e arbitra di comportarsi come vuole: più compassionevole, concedendo tutto e sempre, o più rigida, ponendo condizioni indebite, che conducono al rifiuto dei Sacramenti. Essa è essenzialmente relativa a Gesù Cristo. A lui deve essere pienamente fedele, seguendone in tutto lo stile: sempre "accogliente" con tutti, ma sempre e solo "nella verità", perché unicamente nella verità l'amore può volere e fare il bene delle persone. Solo così la Chiesa può _ come è suo dovere _ "far vedere" e trasmettere la "vera immagine" di se stessa, secondo la volontà di Cristo Signore.
Ciò significa che la celebrazione dei Sacramenti non può mai essere isolata e staccata, ma deve essere sempre inserita e coinvolta nell'evangelizzazione e nella fede. È questo un punto centrale e nevralgico, che esige con urgenza di essere riscoperto e rilanciato: l'evangelizzazione e la fede sono intimamente segnate da quella che chiamiamo "totalità unificata" o "triade indivisa e indivisibile" di Parola-Sacramento-vita. L'evangelizzazione, nella sua interezza e unità, è sempre inscindibilmente annuncio del Vangelo di Cristo, celebrazione del Sacramento, ossia dono della vita nuova della grazia, esistenza vissuta nello Spirito del Signore e nell'obbedienza al comandamento dell'amore. E a sua volta la fede, come risposta all'evangelizzazione, è sempre e inscindibilmente fede professata-celebrata-vissuta, che fa del credente un discepolo che accoglie la Parola, un commensale che mangia il Corpo dato e il beve il Sangue versato del Signore e così vive la "vita eterna", un servo che rivive nella sua esistenza quotidiana l'amore di donazione umile e totale di Cristo Signore e Servo.
Non è mai lecito separare tra loro "ciò che Dio ha congiunto", ossia la Parola, il Sacramento e la vita. Di fronte a forme di dissociazione o di sbilanciamento dei tre elementi ricordati, la pastorale della Chiesa è nella verità solo se protegge e sviluppa la loro unità, e così può rendere più fedele e feconda la sua opera missionaria.
Poiché nel Sacramento si ha un incontro misterioso tra l'amore di Dio e la libertà della persona, la Chiesa è chiamata non solo a ricordare a tutti il primato dell'amore gratuito del Signore, ma anche ad avere una cura particolare per la libertà della persona, impegnandosi ad accompagnarla, sollecitarla e incoraggiarla, affinché dia una risposta consapevole e volontaria all'iniziativa di Dio. Se non può giudicare della "fede" della persona, la Chiesa può e deve giudicare delle "condizioni necessarie" perché la persona risponda liberamente a Dio e, di conseguenza, può e deve prendere quelle decisioni operative che si rivelano coerenti e che possono comportare la non ammissione ai Sacramenti. Lo deve fare per non esporli alla "invalidità", al fatto che il dono di Dio all'uomo non possa realizzarsi seguendo la via sacramentale! E tutto questo in chiave di autentica e incessante missionarietà.
È secondo questi criteri che il Percorso offre con ampiezza e precisione le linee pastorali da seguire circa i Sacramenti dell'iniziazione cristiana, lo "sposarsi in chiesa", la richiesta di Sacramenti nella vita di famiglia.
(la quarta parte sarà pubblicata sul prossimo numero)
Ristrutturazione del Centro Parrocchiale
Pubblichiamo il resoconto dei contributi ricevuti a tutto il 31 ottobre 2003 con le variazioni rispetto ai mesi precedenti.
Numero di adesioni
ottobre | feb/sett | variazioni | |
Adesioni totali | n° 45 | n° 45 | 0 |
In unica soluzione | n° 14 | n° 14 | 0 |
Con contributo mensile | n° 31 | n° 31 | 0 |
Importi versati
ottobre | feb/sett | variazioni | |
In unica soluzione | 8.910 | € 8.260 | + € 750 |
Con contributo mensile | 15.440 | € 9.854 | + 5.586 |
Offerte libere | 21.846 | € 20.764 | + € 1.082 |
Interessi e spese banca | - € 89 | - € 69 | - € 20 |
Totale contributi | 46.107 | € 38.809 | + € 7.298 |
Ricordiamo che la prossima raccolta è prevista al termine delle Sante Messe dei giorni di sabato 29 e di domenica 30 novembre.
Si ricorda a coloro che hanno scelto la contribuzione per contanti di citare il numero a loro assegnato.
Il Comitato ringrazia tutti coloro che hanno aderito all'iniziativa.
Benedizioni natalizie delle famiglie
settimana dal 1 al 5 dicembre 2003
Data | Vie | Dalle ore | Alle ore | Sacerdote |
lunedì 1 dicembre 2003 | Via Battisti - Via Trento e Trieste | 15.00 | - | Don Ugo |
lunedì 1 dicembre 2003 | Via Venticinque Aprile da Via Repubblica al semaforo escluso numero 41 | 16.00 | 19.30 | Don Massimo |
lunedì 1 dicembre 2003 | Via Costa | 10.00 | 20.00 | Don Paolo |
martedì 2 dicembre 2003 | Via Sauro - Via Baracca - Via Filzi - Via Damiano Chiesa | 15.00 | - | Don Ugo |
martedì 2 dicembre 2003 | Via Venticinque Aprile dal semaforo alla fine -Via Dante | 16.00 | 20.00 | Don Massimo |
martedì 2 dicembre 2003 | Via Garibaldi | 16.00 | 20.00 | Don Paolo |
mercoledì 3 dicembre 2003 | Via Polveriera - Via Stradivari - Via Boito | 15.00 | - | Don Ugo |
mercoledì 3 dicembre 2003 | Via Verga | 16.00 | 20.00 | Don Massimo |
mercoledì 3 dicembre 2003 | Via Repubblica numeri pari fino a Via Bertola - Piazza Pertini | 17.30 | 20.00 | Don Paolo |
giovedì 4 dicembre 2003 | Via Bovisasca numeri dispari | 15.00 | - | Don Ugo |
giovedì 4 dicembre 2003 | Via Ovidio - Via Cornicione | 16.30 | 19.30 | Don Massimo |
giovedì 4 dicembre 2003 | Via Repubblica numeri pari da Via Bertola alla fine | 17.30 | 20.00 | Don Paolo |
venerdì 5 dicembre 2003 | Via Bovisasca numeri pari | 10.00 | - | Don Ugo |
venerdì 5 dicembre 2003 | Via Matteotti numeri pari | 16.00 | 20.00 | Don Massimo |
venerdì 5 dicembre 2003 | Via Gorizia - Via Diaz - Via Cantore - Via Montello | 17.30 | 20.00 | Don Paolo |
Scuola Materna - Micronido
Maria Immacolata
A partire dalla metà del mese di dicembre sarà organizzato il consueto banco vendita di oggetti natalizi e Stelle di Natale. Il ricavato andrà ad integrare la raccolta di offerte per l'"Iniziativa d'Avvento": sostenere un progetto di alfabetizzazione in una Missione del Brasile con l'invio di tutto il materiale didattico che sarà possibile acquistare.
Sarà altresì possibile acquistare oggetti realizzati dai ragazzi della locale sede dell'ANFFAS: in questo caso il ricavato sarà utilizzato per il sostentamento dell'organizzazione.
Natale è vicino...
Sabato 29 e domenica 30 novembre dopo le Sante Messe i volontari della
"Associazione La Tenda Onlus" saranno sul piazzale della Chiesa
per presentare alcuni manufatti per il prossimo Natale.
Con una offerta porti a casa un oggetto unico, fatto a mano, contribuisci all'attività
dell'Associazione e... hai un regalo in meno da acquistare.
La vita della nostra comunità
Domenica 30 Novembre 2003 - Terza di Avvento |
- Ritiro 4a elementare |
Lunedì 1 Dicembre 2003 |
- Per tutta la settimana “Sveglione” in Chiesa
Parrocchiale (ore 7.45 per le medie e ore 8.00 per le elementari) |
Martedì 2 Dicembre 2003 |
ore 19.00 Gruppo carità in Oratorio San Luigi |
Mercoledì 3 Dicembre 2003 |
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Giovedì 4 Dicembre 2003 - San Giovanni Damasceno |
ore 10.00 Santa Messa al Cimitero nuovo |
Venerdì 5 Dicembre 2003 |
ore 15.00 Catechesi per casalinghe e pensionati |
Sabato 6 Dicembre 2003 - Sant'Ambrogio |
- Partenza ritiro gruppo Giovani |
Domenica 7 Dicembre 2003 - Quarta di Avvento |
- Incontro ACR |
Sacerdoti: Orari delle Sante Messe in Parrocchia |