Carissimi,
ci inoltriamo in giornate che toccano e coinvolgono in profondità la nostra vita, i nostri affetti, la nostra preghiera: la solennità di tutti i Santi ed il ricordo dei nostri cari Defunti.
Anche se la frenesia del tempo in cui viviamo a cui si aggiunge, con prepotente e disarmante superficialità, la pretesa di “feste” che nulla hanno in comune con la nostra tradizione e con la nostra “credenza” religiosa rischia di appiattire e di derubarci i sentimenti più veri e profondi della nostra esistenza, queste giornate dei Santi e dei Defunti ci sono troppo care e le sentiamo troppo “nostre” per trascorrerle senza una profonda, intensa, vivida commozione ed il bisogno di gesti e di preghiere che sgorgano spontanei dalla nostra vita cristiana.
Sono giornate che segnano e nello stesso tempo plasmano la nostra vita perché ci riconducono a rivivere la memoria di affetti da cui la nostra vita è stata nutrita e, nella fede, è sostenuta dalla certezza di un incontro in cui tutto sarà svelato e, nel Signore, ci vedremo e ci ameremo a faccia a faccia con tutti i nostri cari.
Quanto abbiamo bisogno anche di questi giorni per fermarci, per entrare con decisione nel profondo del nostro cuore, per interrogarci con limpida sincerità su come stiamo conducendo la nostra vita, su come custodiamo, nello scrigno della nostra coscienza, ciò che abbiamo ricevuto e ci è stato consegnato come eredità feconda e felice per la pienezza della nostra vita!. Quanto abbiamo bisogno di riflettere e di pregare! Ed interrogarci su come educhiamo i nostri figli, fin da bambini, a vivere queste giornate che non sono di “lutto”, ma di speranza, di saggia proposta a guardare la vita che ha un “oltre” d’amore che è il Paradiso.
I Santi e i Defunti, ci parlano di PARADISO!
Ci dicono che il nostro cammino sulla terra non si conclude con la morte, ma si apre e si spalanca nel Giorno eterno, nell’aurora del Giorno senza tramonto in cui Gesù ci introduce e ci rapisce con la sua Risurrezione.
I fiori, i ceri, le tombe adorne di pulizia e di affetto devono condurci a pensieri e sentimenti di riconoscenza, di silenzio, di riflessione, di preghiera… Devono dare solidità e forza ai nostri legami famigliari, alla storia comune e feconda delle nostre famiglie che, forse, talvolta, non “fanno pace” neppure sulla tomba dei propri cari… o si dimenticano completamente di loro…
I Santi e i Defunti ci richiamano a tutto questo… a vivere con serietà ed intensità d’amore la nostra vita perché, come dice Papa Francesco, il “sudario non ha tasche”. In Paradiso si va solo con il bene che si fa...
Vi benedico

Don Vittorio