Anno X - n° 33 - Domenica 29 Ottobre 2006 |
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XXX del tempo ordinario
Coraggio
Fine di tutta la catechesi di Gesù ai suoi discepoli e di Marco al suo
lettore è portare qui, dove si compie l'ultimo miracolo, quello definitivo: la
guarigione dalla cecità.
Il cammino del vangelo, è utile ripeterlo, è un'educazione del desiderio,
per sapere cosa chiedere .
Questo miracolo è l'illuminazione battesimale che ci fa nascere, uscire
dalle tenebre alla luce. E' il dono dello Spirito per cedere ciò che Gesù fa
a Gerusalemme e scrutare nel Crocifisso la profondità di Dio.
Questo cieco è specchio di ciascuno di noi. Attraverso l'ascolto ha sentito
la promessa di Dio e può desiderare e chiedere ciò che Gesù vuole
donarci. L'invocazione del nome di Gesù trova risposta nella sua chiamata, che lo
fa balzare in piedi, gettare il mantello, andare da lui, pregarlo e ottenere
la vista, in modo da poterlo seguire nel suo cammino.
Da questo racconto la fede è orecchi per ascoltare, bocca per
gridare, piedi per accorrere a lui, mani per gettare il mantello e occhi per vederlo
e seguirlo. Il suo principio è la miseria riconosciuta, il suo mezzo è
l'invocazione della misericordia, il suo compimento è l'illuminazione che fa vedere
il Signore.
Il discepolo è generato come tale dall'invocazione del nome di Gesù
e della sua misericordia. Così guarisce dalla sua cecità e può contemplare
nel Crocifisso l'amore incondizionato del Padre per lui., vedere finalmente
la realtà così com'è.
(Geremia 31,7-9 - Salmo 125 - Ebrei 5,1-6 - Marco 10,46-52)
Ottavario di preghiera per i defunti
Perché il ricordo riconoscente per i nostri defunti non si
concluda con una preghiera e un mazzo di fiori il giorno dei morti, la
Parrocchia propone anche quest'anno la possibilità di suffragare ogni
sera dell'Ottavario dei Morti i defunti delle proprie vie e dei propri caseggiati.
E' un atto di fede nella comunione con i nostri cari.
L'amore e l'affetto che ci tiene uniti ancora ai nostri cari si
manifesti nel pregare per loro e nel testimoniare che non sono dimenticati,
ma sempre presenti nel nostro cuore.
Lunedì 6 Via Alfieri Via Ariosto Via Boccaccio Via Carducci Via Dante Via Giusti Via Parini Via Pascoli Via Tasso Via Virgilio Via Piave Via XXV Aprile Via Benefica Via Bertola Via Bollate |
Martedì 7 Via Brodolini Via Morandi Via Grandi Via Leone XIII Via Maroncelli Via Pellico Via Tazzoli Via Vignone Via don Minzoni Via Gioberti Via Cascina del Sole Via De Amicis Via De Sanctis Via dello sport Via Sentiero del Dragone |
Mercoledì 8 |
Giovedì 9 Via Cavalcanti Via Cornicione Via Latini Via Leopardi Via Matteotti Via Ovidio Via Petrarca Via Verga Via Cairoli Via Campo dei fiori Via Pisacane Via Balossa Via Bixio Via Montello Via V.Veneto Vicolo Vittorio Veneto |
Venerdì 10 Via Baracca Via Battisti Via Bellini Via Boito Via Bovisasca Via D.Chiesa Via Donizetti Via Filzi Via Polveriera Via Puccini Via Trento e Trieste Via Costa Via Diaz Via Gorizia Via Monte Grappa Via Volta |
4° Convegno Ecclesiale
Nazionale
Verona, 16-20 ottobre 2006
www.convegnoverona.it
Messaggio alle Chiese particolari in Italia
Mentre lasciamo Verona per tornare alle nostre Chiese, vogliamo manifestare la gioia profonda per aver vissuto insieme questo 4º Convegno Ecclesiale Nazionale. Portavamo con noi il desiderio di ravvivare, per noi e per tutti, le ragioni della speranza. Nell'incontro con il Signore risorto, abbiamo rivissuto lo stupore, la trepidazione e la gioia dei primi discepoli.
Oggi, come loro, possiamo dire: "abbiamo visto il Signore!".
Lo abbiamo visto nel nostro essere insieme e nella comunione che ha unito tutti noi e che ha preso forma di Chiesa nell'ascolto della Parola e nell'Eucaristia. Lo abbiamo incontrato nella persona di Papa Benedetto e ascoltato nelle sue parole. Lo abbiamo toccato con mano nella testimonianza dei cristiani che, nelle nostre terre, hanno vissuto il Vangelo facendo della santità l'anelito della loro esistenza quotidiana. Abbiamo avviato i nostri lavori lasciandoci illuminare dai loro volti, che sono apparsi a rischiarare la notte che scendeva sull'Arena.
Lo abbiamo conosciuto dentro e oltre le parole di quanti hanno raccontato la fatica di vivere nel nostro tempo e insieme hanno mostrato il coraggio di guardare a fondo la realtà, alla ricerca dei segni dello Spirito, efficacemente presente anche nella storia di oggi.
Lo abbiamo sperimentato nei dialoghi di queste giornate intense e indimenticabili, espressione di corresponsabile amore per la Chiesa e della volontà di comunicare la perla preziosa della fede che ci è stata donata. Su questa esperienza del Signore risorto si fonda la nostra speranza.
La nostra speranza, infatti, è una Persona: il Signore Gesù, crocifisso e risorto. In Lui la vita è trasfigurata: per ciascuno di noi, per la storia umana e per la creazione tutta.
Su di Lui si fonda l'attesa di quel mondo nuovo ed eterno, nel quale saranno vinti il dolore, la violenza e la morte, e il creato risplenderà nella sua straordinaria bellezza.
Noi desideriamo vivere già oggi secondo questa promessa e mostrare il disegno di un'umanità rinnovata, in cui tutto appaia trasformato.
In questa luce, vogliamo vivere gli affetti e la famiglia come segno dell'amore di Dio; il lavoro e la festa come momenti di un'esistenza compiuta; la solidarietà che si china sul povero e sull'ammalato come espressione di fraternità; il rapporto tra le generazioni come dialogo volto a liberare le energie profonde che ciascuno custodisce dentro di sé, orientandole alla verità e al bene; la cittadinanza come esercizio di responsabilità, a servizio della giustizia e dell'amore, per un cammino di vera pace.
Non ci tiriamo indietro davanti alle grandi sfide di oggi: la promozione della vita, della dignità di ogni persona e del valore della famiglia fondata sul matrimonio; l'attenzione al disagio e al senso di smarrimento che avvertiamo attorno e dentro di noi; il dialogo tra le religioni e le culture; la ricerca umile e coraggiosa della santità come misura alta della vita cristiana ordinaria; la comunione e la corresponsabilità nella comunità cristiana; la necessità per le nostre Chiese di dirigersi decisamente verso modelli e stili essenziali ed evangelicamente trasparenti.
Papa Benedetto XVI ci ha ricordato che la via maestra della missione della Chiesa è l'"unità tra verità e amore nelle condizioni proprie del nostro tempo, per l'evangelizzazione dell'Italia e del mondo di oggi". La verità del Vangelo e la fiducia nel Signore illuminino e sostengano il cammino che riprendiamo da Verona con più forte gioia e gratitudine, per essere testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo.
Messaggio Conclusivo del Cardinal Ruini
1. Venerati e cari Confratelli nell'episcopato, fratelli e sorelle nel Signore, giunge ormai a termine questo IV Convegno nazionale delle Chiese che sono in Italia, dopo intense giornate di preghiera, di ascolto e di dialogo. Siamo dunque, forse, un poco affaticati, ma siamo soprattutto pieni di quella gioia del cuore che è frutto dello Spirito Santo (cfr Sir 50,23; Gal 5,22) e alla quale il Papa Benedetto sempre ci richiama.
Questi sono stati, infatti, giorni felici, nei quali abbiamo sentito e gustato la bellezza e la fecondità del trovarci insieme, come fratelli, nel nome del Signore (cfr Mt 18,20). Il mio primo compito, quindi, è dare voce alla nostra comune gratitudine. Vogliamo anzitutto rinnovare il nostro grazie a Dio, Padre, Figlio e Spirito. Da Lui proviene tutto ciò che di buono e positivo abbiamo vissuto qui a Verona e nel lungo cammino di preparazione, da Lui imploriamo la forza e la grazia perché i germogli che sono stati piantati possano giungere a maturazione: in concreto perché si mantenga e si approfondisca la nostra comunione e aumentino in noi la consapevolezza e l'audacia di essere, ogni giorno, suoi testimoni.
Un pensiero di speciale gratitudine lo inviamo al Santo Padre: per la sua presenza tra noi che ci ha permesso di esprimergli anche visibilmente il bene che gli vogliamo; per il discorso che ci ha rivolto e che costituisce la piattaforma fondamentale per la vita e la testimonianza delle nostre Chiese nei prossimi anni, avendoci indicato con la profondità e la chiarezza che gli sono proprie "quel che appare davvero importante per la presenza cristiana in Italia"; per la S. Messa che abbiamo celebrato con lui e con tutta la Chiesa di Verona, oltre che con tante persone e gruppi venuti da ogni parte. In questa Messa Benedetto XVI ha sentito l'abbraccio del nostro popolo, mentre noi, guidati dalla sua parola, siamo andati alla radice della nostra gioia e della nostra comunione.
Ma vogliamo anche ringraziarci l'un l'altro per quel che insieme, tra noi e con il Signore, abbiamo potuto vivere e costruire: questa reciproca gratitudine, amicizia e stima è anche la premessa del cammino che dopo Verona dobbiamo proseguire insieme. Speciale riconoscenza esprimiamo al Cardinale Dionigi Tettamanzi, ai vari relatori e a tutti coloro che hanno lavorato alla preparazione del Convegno. Nel dire questo avvertiamo però che il raggio della nostra gratitudine non si restringe ad alcuni tra noi, ma piuttosto si allarga ben al di là del numero di coloro che sono qui riuniti. Una nota saliente dell'attuale Convegno è infatti la quantità e qualità della partecipazione che lo ha preceduto e lo ha fatto lievitare, specialmente a partire dalla pubblicazione, nel luglio dello scorso anno, della Traccia di riflessione: straordinario è stato il coinvolgimento delle Chiese locali - non solo di quelle che hanno ospitato e curato gli eventi legati ai cinque ambiti del Convegno -, intensa la partecipazione spirituale, serio e condiviso l'approfondimento delle problematiche, particolarmente sentita la ricerca dei segni di speranza presenti oggi nella società e nella Chiesa, così come la valorizzazione di quelle figure di cristiani del Novecento che costituiscono per l'Italia di oggi modelli convincenti di testimonianza evangelica: tutto ciò in un clima di fiducia, di libertà e di spontanea comunione.
Un vivissimo grazie lo diciamo ai Vescovi venuti a testimoniarci la fraterna vicinanza di tutta la Chiesa cattolica che vive in Europa ed anche negli altri continenti. Ringraziamo inoltre di cuore i delegati fraterni delle altre Chiese e Comunità cristiane, e parimenti i rappresentanti della Comunità ebraica, di quella islamica e di altre religioni.
Uno speciale e ingente debito di gratitudine abbiamo verso Mons. Flavio Roberto Carraro e tutta la Chiesa di Verona: l'affetto con cui ci hanno accolto e la premura di cui ci hanno circondato sono stati un contributo prezioso alla buona riuscita del Convegno e per ciascuno di noi un incoraggiamento e un motivo di gioia.
(Il messaggio continuerà ad essere pubblicato
nei prossimi numeri de "La Comunità")
Sabato 11 Novembre 2006
Assemblea Campeggio
Insieme per costruire il futuro del Campeggio
Nato nel 1961 il nostro caro amico campeggio ci chiede in questi tempi un po' di tempo per riflettere insieme su come custodirlo al meglio: montaggio, smontaggio, custodia durante l'inverno, manutenzioni di ogni genere, coordinamenti, tempi, luoghi, persone per ricoprire i piccoli e i grandi ruoli che una grande organizzazione necessita.
Ci troveremo insieme sabato 11
Novembre a parlare per:
1. osservare quello che c'è
2. valutare le soluzioni finora adottate
3. progettare il futuro
4. Identificare i responsabili dei diversi settori
Il campeggio ha bisogno dei suoi amici e li chiama a raccolta.
Ti aspettiamo.
don Paolo
ORARIO
ore 10.00 Presentazione della struttura del campeggio (passato e presente)
ore 10.20 Scambio di idee
ore 11.00 Coffee break
ore 11.15 Ripresa dei lavori
ore 12.30 Conclusione
Ottobre Missionario:
"Dio amore sorgente della Missione"
Riflessione per la settimana dal 29 al
31 Ottobre
"Ringraziamento e gioia"
Riacquistò la vista
e prese a seguirlo per strada.
(Vangelo di Marco 10,46-52)
Centro Lavoro
Cerchi lavoro? Sei in cerca di un'occupazione?
Offri lavoro? Sei un imprenditore? Hai un'azienda un negozio
un'attività commerciale?
Comunichiamo che il Centro Lavoro continua l'attività di
volontariato con lo scopo di aiutare coloro che sono alla ricerca di lavoro e
di accogliere le richieste provenienti dalle imprese. Questo servizio
è gratuito.
Centro Lavoro: Centro Parrocchiale - Piazza della Chiesa 12
orari: Martedì dalle ore 10.00 alle ore 12.00
Giovedì dalle ore 14.30 alle ore 17.00 e dalle ore 20.30 alle ore 21.30
Venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00
tel. 329.543.29.61
Offerte di lavoro:
- Azienda metalmeccanica di Novate cerca operaio trentenne
mulettista
Richieste di lavoro:
- Cerco lavoro come commessa in negozio di abbigliamento/moda
o altro
Valle Aurina
Anche per questo Inverno viene riproposta alle famiglie della Parrocchia l'esperienza di trascorrere alcuni giorni (2-7 Gennaio 2007) insieme in Valle Aurina. Sarà possibile iscriversi presso la segreteria dell'Oratorio San Luigi entro il 30 Ottobre 2006, oppure inviando una mail a Don Paolo (Invia mail a Don Paolo).
La vita della nostra comunità
Domenica 29 Ottobre 2006 - XXX del Tempo Ordinario |
- Ritiro 5a elementare e genitori |
Lunedì 30 Ottobre 2006 |
ore 21.00 Santa Messa in ricordo dei defunti U.N.I.T.A.L.S.I. all'Oasi San Giacomo |
Martedì 31 Ottobre 2006 |
ore 21.00 Assemblea O.Sa.L. in Oratorio San Luigi |
Mercoledì 1 Novembre - Tutti i Santi |
- Sante Messe in Chiesa Parrocchiale alle ore 8.00 - 10.00 - 11.30 - 18.00 |
Giovedì 2 Novembre - Commemorazione dei fedeli defunti |
- Sante Messe in Chiesa Parrocchiale alle ore 8.30 - 10.00 - 18.00 |
Venerdì 3 Novembre |
ore 15.00 Catechesi per casalinghe e pensionati al Centro Parrocchiale |
Sabato 4 Novembre - San Carlo |
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Domenica 5 Novembre - XXXI del Tempo Ordinario |
- Ritiro 1a media e genitori |
Sacerdoti: Orari delle Sante Messe in Parrocchia |