SS. GERVASO E PROTASO - NOVATE MILANESE Anno V - n° 28 - Domenica 23 Settembre 2001 |
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Messaggio del Cardinale Arcivescovo
per la Festa di apertura degli Oratori
Al termine delle vacanze estive, in tutti gli Oratori riprendono le molte attività ordinarie e, come sempre, anche quest'anno la "Festa di apertura" ritorna quale segno di comunione tra i ragazzi, i genitori, gli educatori e gli animatori delle più di mille parrocchie sparse sul vasto territorio della Diocesi. La passione educativa della Chiesa risuona come una sinfonia, dove le molte e diverse voci sentono il bisogno di convergere in unità. Il Papa, nella sua lettera apostolica scritta al termine del Grande Giubileo del Duemila, invita tutti i cristiani a "prendere il largo" (cfr. Lc 5,4), sospinti dalla parola di Gesù, rispondendo con fiducia, come ha fatto Simon Pietro: "Sì, SE LO DICI TU, getterò le reti" (Lc 5,5). Ed è proprio questo lo slogan che la FOM propone per l'anno pastorale 2001-2002, nel desiderio di interpretare e tradurre - con il linguaggio e lo stile dell'Oratorio - i temi e i momenti di vita dell'intera Chiesa diocesana.
Nelle mie visite alle parrocchie, entrando in Oratorio, troverò certamente il logo e lo slogan "Se lo dici tu", riprodotto in molti e diversi modi, spesso artistici. Vorrei, però, che il suo contenuto si imprimesse profondamente nel cuore di tutti coloro che partecipano e costruiscono la vita dell'Oratorio. Sì, perché la Parola di Dio è il cuore dell'Oratorio! Essa, quale lampada che risplende (cfr. Sal 118,105), guida i passi dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani, come di chi li accompagna, alla consolante convinzione che il Signore parla, parla alla Chiesa, alla storia e a ciascuno. Il Signore parla proprio a te e a me! È nella luce di questa certezza che la Parola di Dio lascia intravedere i contorni della vocazione - ossia della vera e piena realizzazione di sé - nella vita di ogni ragazzo, adolescente e giovane e infonde, in ogni persona e in tutte le comunità, forza e coraggio per guardare avanti e per sognare il domani preparato da Dio per ciascuno e per tutti.
La Parola di Dio è il centro di ogni cammino e la sorgente viva da cui dobbiamo sempre attingere. Ciò che conta veramente - anche all'Oratorio - è ascoltarla, obbedirle, farsene discepoli, essere credenti. È importante, perciò, che la centralità della Parola di Dio sia riconosciuta e manifestata in tutti i molteplici e diversificati itinerari educativi che gli Oratori propongono.
È auspicabile che, possibilmente in ogni Oratorio, ci sia anche un luogo visibile, accessibile e ben tenuto, dove chiunque possa incontrare, con devozione e intelligente curiosità, il libro della Sacra Scrittura. La competenza biblica di catechisti ed educatori è andata crescendo in questi anni, ma si può ancora progredire molto, affinché all'Oratorio ci sia un buon numero di persone qualificate per accompagnare i ragazzi nell'entusiasmante avventura di scoprirsi coinvolti nel piano di Dio per il bene dell'umanità. Penso che sia un vero educatore dell'Oratorio chi crede nella forza intrinseca della Parola di Dio, se ne lascia impregnare costantemente nella preghiera e poi la diffonde generosamente e con fiducia, come il seminatore della parabola evangelica, che non trattiene il seme, ma lo getta con abbondanza anche dove trova la strada, i sassi, le spine (cfr. Mt 13,3-9). Un vero educatore, innamorato della Parola, vorrà donarla tanto ai singoli quanto al gruppo, sia nelle attività formative e spirituali, sia in quelle ludiche e di aggregazione. Quanta parola di Dio don Bosco ha seminato stando in cortile con i suoi ragazzi! I veri educatori dell'Oratorio non solo seminano la Parola con insistenza, in ogni occasione opportuna e non opportuna (cfr. 2Tm 4,2), ma desiderano diventare essi stessi un seme gettato nella vita dei ragazzi, dove - come Gesù, parola vivente del Padre -, morendo, porteranno frutto (cfr. Gv 12,24).
La "Festa di apertura dell'Oratorio" ci chiama, allora, a ricominciare dalla Parola, a giocare su di essa tutta la nostra vita di singoli e di Chiesa. È l'invito che rivolgo a ogni Oratorio, affidando tutti e ciascuno di voi alla Parola che sola può salvare le nostre anime (cfr. At 20,32) e che saprà imprimere di nuovo slancio, senso, bellezza alla nostra vita e alla nostra missione educativa.
+ Carlo Maria Card. Martini
Spazio MISNA
http://www.misna.org
BURUNDI, 21 SET 2001
COMBATTIMENTI ANCORA IN CORSO A NORD DI
BUJUMBURA
Continuano i combattimenti fra governativi e ribelli a nord di Bujumbura (Burundi). Una
delle località più colpite è Mageyo (circa 20 chilometri a nord della capitale). La strada che la
collega alla prima città del Paese rimane interrotta e nemmeno gli organismi umanitari possono
accedere all'area degli scontri, che interessano vari punti delle campagne di Bubanza e Cibitoke e
si registrano fino ai margini della foresta di Kibira, roccaforte nordoccidentale degli
antigovernativi. Non è noto alcun bilancio della nuova escalation bellica né si conoscono le condizioni nelle
quali versa la popolazione locale, che in diverse zone è stata "raggruppata" dai militari.
L'obiettivo ufficiale di tali concentrazioni di civili è la loro protezione ma è ormai assodato come
l'abbandono delle abitazioni e dei villaggi da parte dei residenti lasci campo libero a saccheggi e
devastazioni da parte dei belligeranti. Quando il raggruppamento dura oltre un certo numero di giorni,
inoltre, le condizioni igienico-sanitarie deteriorano rapidamente e si diffondano gravi malattie,
specialmente quelle gastrointestinali. A peggiorare la situazione ci sono l'inizio della stagione
delle piogge, che raggiungerà il suo culmine nei prossimi mesi, e la diminuzione della
temperatura esterna. Aumenta invece la preoccupazione per la permanenza in Burundi di soldati ruandesi
e di banyamulenge giunti dal Congo Kinshasa. Sebbene la presenza di tali truppe sia stata
smentita dal governo, sono in molti a chiedere che i due contingenti lascino il Rwanda. Si teme infatti
un ampliamento del conflitto e il possibile intervento ufficiale di altri eserciti con conseguenze
ancor più disastrose per il Paese. La guerra civile burundese, esplosa otto anni fa, è sinora costata
la vita ad almeno 300mila persone. In attuazione delle intese raggiunte nell'ambito dei negoziati
di Arusha (Tanzania) il 1° novembre prossimo dovrebbe insediarsi a Bujumbura il primo dei
due governi di transizione che dovrebbero riportare l'ex colonia belga alla pace e alla
democrazia.
Ri-partire
Benedici i cuori che si ottenebrano.
Benedici il cuore afflitto di coloro che soffrono,
l'apparente solitudine degli uomini,
l'essere senza quiete,
la sofferenza che nessuno oserebbe mai confidare ad altri.
Insegna a dimenticare...
(Edith Stein)
Essere fedeli a tutto ciò che si è cominciato spontaneamente,
a volte fin troppo spontaneamente.
Essere fedeli a ogni sentimento,
a ogni pensiero che ha cominciato a germogliare.
Essere fedeli nel senso più largo del termine,
fedeli a se stessi, a Dio, ai propri momenti migliori.
E dovunque si è, esserci «al cento per cento».
Il mio «fare» consisterà nell'«essere».
(da Etty Hillesum, Diario 1941-1943)
Può essere difficile riprendere il cammino dopo i fatti tragici di
questi giorni. Sembra quasi di essere immersi in «guerre e rumori di guerre»
e si è un po' presi dalla tentazione dello sconforto.
Ecco allora la determinazione a esserci «al cento per cento»,
senza dilazione in una profonda fedeltà al cammino intrapreso e,
soprattutto, a un impegno che ci chiama verso gli altri.
Dimenticare non può essere cancellare i fatti dalle nostre menti. Ma
più profondamente... andare avanti donandoci interamente in ciò che
siamo chiamati a fare innanzitutto nelle nostre famiglie e nel nostro
Oratorio e nella nostra comunità, educando la memoria perché il male
che vediamo non ci paralizzi, avviluppandoci in una morsa che
impedisce ogni slancio creativo.
Allora potremo ripartire veramente per un nuovo anno...
Le Carmelitane di Legnano
Auguri di Buona Festa
Carissimi Don Paolo e amici,
Vi saluto con affetto. Vi auguro che la Festa dell'Oratorio sia piena dei frutti desiderati. A me manca la presenza fisica a quella festa, ma il mio cuore è con voi ed immagino come sarà bello con tutte le attività.
Non dimentico di pregare per il successo di tutto quello che fate.
Stare con voi durante l'estate è stata un'esperienza molto stupenda per me! Vi ringrazio tanto per la vostra amicizia e generosità a me.
Il Signore vi protegga sempre e ci conceda di ritrovarci.
A presto.
Cyril Kasigwa
Seminarista Collegio Urbano - Roma
Giornata per il Seminario
I risultati delle Giornate per il Seminario sono sempre soddisfacenti e ne ringraziamo innanzitutto il Signore, i sacerdoti che ci hanno accompagnato nella preghiera e la squisita sensibilità delle persone, che riconoscono nel Seminario la validità della sua opera educativa.
Ringraziamo inoltre coloro che con il lavoro del ricamo e del cucito hanno contribuito all'allestimento del "mercatino" e tutti coloro che si sono impegnati per il buon esito della "Giornata".
Associazione Amici del Seminario
Riepilogo delle offerte raccolte:
Offerte per la Giornata |
L. 4.151.000 |
Offerte per i suffragi |
L. 1.935.000 |
Mercatino |
L. 1.739.000 |
TOTALE |
L. 7.825.000 |
Vita Parrocchiale
Domenica 23 Settembre 2001 - Festa dell'Oratorio San Luigi |
- Raccolta di generi alimentari a favore del Banco Alimentare |
Lunedì 24 Settembre 2001 |
ore 21.00 Commemorazione dei ragazzi dell'Oratorio in Oratorio San Luigi |
Martedì 25 Settembre 2001 |
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Mercoledì 26 Settembre 2001 |
ore 21.00 Consiglio Pastorale nel salone parrocchiale |
Giovedì 27 Settembre 2001 |
ore 21.00 Presentazione del video "Professione genitore" con la partecipazione del Dott. Durello - presso il Centro Incontri di Via Manzoni |
Venerdì 28 Settembre 2001 |
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Sabato 29 Settembre 2001 |
- Ordinazioni Diaconali presso il Seminario di Venegono |
Domenica 30 Settembre 2001 |
- Festa dell'Oratorio Sacra Famiglia |
Lunedì 1 Ottobre 2001 |
ore 21.00 Prove della Corale al Centro Femminile - Si attendono voci nuove! |