Parrocchia SS. Gervaso e Protaso - Novate Milanese

Anno XVIII - n° 22
Domenica 22 Giugno 2014

Orari delle Sante Messe in Parrocchia:
Feriali: ore 7.30 Oasi - 8.30 - 18.00
Festive: ore 8.00 - 9.00 Oasi - 10.00 - 11.30 - 18.00


Foglio settimanale di riflessione, comunicazione ed informazione

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Solennità del Corpus Domini

Carissimi,
in occasione della Solennità del Corpus Domini propongo l’omelia di Papa Francesco durante la Santa Messa in San Giovanni in Laterano del 30 Maggio 2013.

Cari Fratelli e sorelle, nel Vangelo che abbiamo ascoltato, c’è un’espressione di Gesù che mi colpisce sempre: «Voi stessi date loro da mangiare» (Lc 9,13). Partendo da questa frase, mi lascio guidare da tre parole: sequela, comunione, condivisione.
1. Anzitutto: chi sono coloro a cui dare da mangiare? La risposta la troviamo all’inizio del brano evangelico: è la folla, la moltitudine. Gesù sta in mezzo alla gente, l’accoglie, le parla, la cura, le mostra la misericordia di Dio; in mezzo ad essa sceglie i Dodici Apostoli per stare con Lui e immergersi come Lui nelle situazioni concrete del mondo. E la gente lo segue, lo ascolta, perché Gesù parla e agisce in un modo nuovo, con l’autorità di chi è autentico e coerente, di chi parla e agisce con verità, di chi dona la speranza che viene da Dio, di chi è rivelazione del Volto di un Dio che è amore. E la gente, con gioia, benedice Dio.
Questa sera noi siamo la folla del Vangelo, anche noi cerchiamo di seguire Gesù per ascoltarlo, per entrare in comunione con Lui nell’Eucaristia, per accompagnarlo e perché ci accompagni. Chiediamoci: come seguo io Gesù? Gesù parla in silenzio nel Mistero dell’Eucaristia e ogni volta ci ricorda che seguirlo vuol dire uscire da noi stessi e fare della nostra vita non un nostro possesso, ma un dono a Lui e agli altri.
2. Facciamo un passo avanti: da dove nasce l'invito che Gesù fa ai discepoli di sfamare essi stessi la moltitudine? Nasce da due elementi: anzitutto dalla folla che, seguendo Gesù, si trova all'aperto, lontano dai luoghi abitati, mentre si fa sera, e poi dalla preoccupazione dei discepoli che chiedono a Gesù di congedare la folla perché vada nei paesi vicini a trovare cibo e alloggio (cfr Lc 9,12). Di fronte alla necessità della folla, ecco la soluzione dei discepoli: ognuno pensi a se stesso; congedare la folla! Ognuno pensi a se stesso; congedare la folla! Quante volte noi cristiani abbiamo questa tentazione! Non ci facciamo carico delle necessità degli altri, congedandoli con un pietoso: "Che Dio ti aiuti", o con un non tanto pietoso: "Felice sorte", e se non ti vedo più. Ma la soluzione di Gesù va in un'altra direzione, una direzione che sorprende i discepoli: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma come è possibile che siamo noi a dare da mangiare ad una moltitudine? «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente» (Lc 9,13). Ma Gesù non si scoraggia: chiede ai discepoli di far sedere la gente in comunità di cinquanta persone, alza gli occhi al cielo, recita la benedizione, spezza i pani e li dà ai discepoli perché li distribuiscano (cfr Lc 9,16). E' un momento di profonda comunione: la folla dissetata dalla parola del Signore, è ora nutrita dal suo pane di vita. E tutti ne furono saziati, annota l'Evangelista (cfr Lc 9,17).
Questa sera, anche noi siamo attorno alla mensa del Signore, alla mensa del Sacrificio eucaristico, in cui Egli ci dona ancora una volta il suo Corpo, rende presente l’unico sacrificio della Croce. E’ nell’ascoltare la sua Parola, nel nutrirci del suo Corpo e del suo Sangue, che Egli ci fa passare dall’essere moltitudine all’essere comunità, dall’anonimato alla comunione. L’Eucaristia è il Sacramento della comunione, che ci fa uscire dall’individualismo per vivere insieme la sequela, la fede in Lui. Allora dovremmo chiederci tutti davanti al Signore: come vivo io l’Eucaristia? La vivo in modo anonimo o come momento di vera comunione con il Signore, ma anche con tutti i fratelli e le sorelle che condividono questa stessa mensa? Come sono le nostre celebrazioni eucaristiche?
3. Un ultimo elemento: da dove nasce la moltiplicazione dei pani? La risposta sta nell’invito di Gesù ai discepoli «Voi stessi date…», “dare”, condividere. Che cosa condividono i discepoli? Quel poco che hanno: cinque pani e due pesci. Ma sono proprio quei pani e quei pesci che nelle mani del Signore sfamano tutta la folla. E sono proprio i discepoli smarriti di fronte all’incapacità dei loro mezzi, alla povertà di quello che possono mettere a disposizione, a far accomodare la gente e a distribuire – fidandosi della parola di Gesù - i pani e pesci che sfamano la folla. E questo ci dice che nella Chiesa, ma anche nella società, una parola chiave di cui non dobbiamo avere paura è “solidarietà”, saper mettere, cioè, a disposizione di Dio quello che abbiamo, le nostre umili capacità, perché solo nella condivisione, nel dono, la nostra vita sarà feconda, porterà frutto. Solidarietà: una parola malvista dallo spirito mondano! Questa sera, ancora una volta, il Signore distribuisce per noi il pane che è il suo Corpo, Lui si fa dono. E anche noi sperimentiamo la “solidarietà di Dio” con l’uomo, una solidarietà che mai si esaurisce, una solidarietà che non finisce di stupirci: Dio si fa vicino a noi, nel sacrificio della Croce si abbassa entrando nel buio della morte per darci la sua vita, che vince il male, l’egoismo e la morte. Gesù anche questa sera si dona a noi nell’Eucaristia, condivide il nostro stesso cammino, anzi si fa cibo, il vero cibo che sostiene la nostra vita anche nei momenti in cui la strada si fa dura, gli ostacoli rallentano i nostri passi. E nell’Eucaristia il Signore ci fa percorrere la sua strada, quella del servizio, della condivisione, del dono, e quel poco che abbiamo, quel poco che siamo, se condiviso, diventa ricchezza, perché la potenza di Dio, che è quella dell’amore, scende nella nostra povertà per trasformarla.
Chiediamoci allora questa sera, adorando il Cristo presente realmente nell’Eucaristia: mi lascio trasformare da Lui? Lascio che il Signore che si dona a me, mi guidi a uscire sempre di più dal mio piccolo recinto, a uscire e non aver paura di donare, di condividere, di amare Lui e gli altri?
Fratelli e sorelle: sequela, comunione, condivisione. Preghiamo perché la partecipazione all’Eucaristia ci provochi sempre: a seguire il Signore ogni giorno, ad essere strumenti di comunione, a condividere con Lui e con il nostro prossimo quello che siamo. Allora la nostra esistenza sarà veramente feconda. Amen.

 


Banco di Solidarietà

Tutti coloro che intendono sostenere l'iniziativa della raccolta di generi alimentari a favore delle famiglie in difficoltà possono portare il loro contributo in Parrocchia sabato 28 Giugno dalle ore 17.30 alle ore 18.30 e domenica 29 Giugno dalle ore 8.00 alle ore 12.00.
Si raccolgono in particolare: caffè, biscotti, zucchero.

 


Grazie!

Nella seconda domenica del mese sono stati raccolti € 1.570,00 (106 buste).
Grazie per la generosità.

 


Impegni comunitari dal 22 al 29 Giugno 2014

Domenica 22 Giugno 2014

II Domenica dopo Pentecoste

- Festa Patronale Santi Gervaso e Protaso
Ore 10.00 Santa Messa solenne in Chiesa Parrocchiale - Celebrazione Eucaristica nel 50° di Ordinazione sacerdotale di don Vincenzo Schieppati
Ore 20.45 Processione cittadina del Corpus Domini con partenza dall’Oasi San Giacomo

Lunedì 23 Giugno 2014

 

Ore 21.00 Ufficio generale per tutti i defunti in Chiesa Parrocchiale

Martedì 24 Giugno 2014

 

   

Mercoledì 25 Giugno 2014

 

   

Giovedì 26 Giugno 2014

 

   

Venerdì 27 Giugno 2014

Sacratissimo Cuore di Gesù

- Giornata Mondiale della Santificazione Sacerdotale
Ore 17.00 Esposizione - Adorazione in Chiesa Parrocchiale
Ore 18.00 Santa Messa in Chiesa Parrocchiale
Ore 21.00 Santa Messa di suffragio per don Pino nel 50° anniversario della sua Ordinazione sacerdotale - in Chiesa Parrocchiale

Sabato 28 Giugno 2014

Cuore Immacolato della B.V. Maria

- Banco di solidarietà

Domenica 29 Giugno 2014

III Domenica dopo Pentecoste

- Giornata per la Carità del Papa
- Banco di solidarietà

Questo numero in formato PDF

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