Parrocchia SS. Gervaso e Protaso - Novate Milanese
Anno XVIII - n° 22
Orari delle Sante Messe in Parrocchia: |
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Solennità del Corpus Domini
Carissimi,
in occasione della Solennità del Corpus Domini propongo l’omelia di Papa
Francesco durante la Santa Messa in San Giovanni in Laterano del 30 Maggio 2013.
Cari Fratelli e sorelle, nel Vangelo che abbiamo
ascoltato, c’è un’espressione di Gesù che mi colpisce sempre: «Voi stessi date
loro da mangiare» (Lc 9,13). Partendo da questa frase, mi lascio guidare da tre
parole: sequela, comunione, condivisione.
1. Anzitutto: chi sono coloro a cui dare da mangiare? La risposta la troviamo
all’inizio del brano evangelico: è la folla, la moltitudine. Gesù sta in mezzo
alla gente, l’accoglie, le parla, la cura, le mostra la misericordia di Dio; in
mezzo ad essa sceglie i Dodici Apostoli per stare con Lui e immergersi come Lui
nelle situazioni concrete del mondo. E la gente lo segue, lo ascolta, perché
Gesù parla e agisce in un modo nuovo, con l’autorità di chi è autentico e
coerente, di chi parla e agisce con verità, di chi dona la speranza che viene da
Dio, di chi è rivelazione del Volto di un Dio che è amore. E la gente, con
gioia, benedice Dio.
Questa sera noi siamo la folla del Vangelo, anche noi cerchiamo di seguire Gesù
per ascoltarlo, per entrare in comunione con Lui nell’Eucaristia, per
accompagnarlo e perché ci accompagni. Chiediamoci: come seguo io Gesù? Gesù
parla in silenzio nel Mistero dell’Eucaristia e ogni volta ci ricorda che
seguirlo vuol dire uscire da noi stessi e fare della nostra vita non un nostro
possesso, ma un dono a Lui e agli altri.
2. Facciamo un passo avanti: da dove nasce l'invito che Gesù fa ai discepoli di
sfamare essi stessi la moltitudine? Nasce da due elementi: anzitutto dalla folla
che, seguendo Gesù, si trova all'aperto, lontano dai luoghi abitati, mentre si
fa sera, e poi dalla preoccupazione dei discepoli che chiedono a Gesù di
congedare la folla perché vada nei paesi vicini a trovare cibo e alloggio (cfr
Lc 9,12). Di fronte alla necessità della folla, ecco la soluzione dei discepoli:
ognuno pensi a se stesso; congedare la folla! Ognuno pensi a se stesso;
congedare la folla! Quante volte noi cristiani abbiamo questa tentazione! Non ci
facciamo carico delle necessità degli altri, congedandoli con un pietoso: "Che
Dio ti aiuti", o con un non tanto pietoso: "Felice sorte", e se non ti vedo più.
Ma la soluzione di Gesù va in un'altra direzione, una direzione che sorprende i
discepoli: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma come è possibile che siamo noi
a dare da mangiare ad una moltitudine? «Non abbiamo che cinque pani e due pesci,
a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente» (Lc 9,13).
Ma Gesù non si scoraggia: chiede ai discepoli di far sedere la gente in comunità
di cinquanta persone, alza gli occhi al cielo, recita la benedizione, spezza i
pani e li dà ai discepoli perché li distribuiscano (cfr Lc 9,16). E' un momento
di profonda comunione: la folla dissetata dalla parola del Signore, è ora
nutrita dal suo pane di vita. E tutti ne furono saziati, annota l'Evangelista
(cfr Lc 9,17).
Questa sera, anche noi siamo attorno alla mensa del Signore, alla mensa del
Sacrificio eucaristico, in cui Egli ci dona ancora una volta il suo Corpo, rende
presente l’unico sacrificio della Croce. E’ nell’ascoltare la sua Parola, nel
nutrirci del suo Corpo e del suo Sangue, che Egli ci fa passare dall’essere
moltitudine all’essere comunità, dall’anonimato alla comunione. L’Eucaristia è
il Sacramento della comunione, che ci fa uscire dall’individualismo per vivere
insieme la sequela, la fede in Lui. Allora dovremmo chiederci tutti davanti al
Signore: come vivo io l’Eucaristia? La vivo in modo anonimo o come momento di
vera comunione con il Signore, ma anche con tutti i fratelli e le sorelle che
condividono questa stessa mensa? Come sono le nostre celebrazioni eucaristiche?
3. Un ultimo elemento: da dove nasce la moltiplicazione dei pani? La risposta
sta nell’invito di Gesù ai discepoli «Voi stessi date…», “dare”, condividere.
Che cosa condividono i discepoli? Quel poco che hanno: cinque pani e due pesci.
Ma sono proprio quei pani e quei pesci che nelle mani del Signore sfamano tutta
la folla. E sono proprio i discepoli smarriti di fronte all’incapacità dei loro
mezzi, alla povertà di quello che possono mettere a disposizione, a far
accomodare la gente e a distribuire – fidandosi della parola di Gesù - i pani e
pesci che sfamano la folla. E questo ci dice che nella Chiesa, ma anche nella
società, una parola chiave di cui non dobbiamo avere paura è “solidarietà”,
saper mettere, cioè, a disposizione di Dio quello che abbiamo, le nostre umili
capacità, perché solo nella condivisione, nel dono, la nostra vita sarà feconda,
porterà frutto. Solidarietà: una parola malvista dallo spirito mondano! Questa
sera, ancora una volta, il Signore distribuisce per noi il pane che è il suo
Corpo, Lui si fa dono. E anche noi sperimentiamo la “solidarietà di Dio” con
l’uomo, una solidarietà che mai si esaurisce, una solidarietà che non finisce di
stupirci: Dio si fa vicino a noi, nel sacrificio della Croce si abbassa entrando
nel buio della morte per darci la sua vita, che vince il male, l’egoismo e la
morte. Gesù anche questa sera si dona a noi nell’Eucaristia, condivide il nostro
stesso cammino, anzi si fa cibo, il vero cibo che sostiene la nostra vita anche
nei momenti in cui la strada si fa dura, gli ostacoli rallentano i nostri passi.
E nell’Eucaristia il Signore ci fa percorrere la sua strada, quella del
servizio, della condivisione, del dono, e quel poco che abbiamo, quel poco che
siamo, se condiviso, diventa ricchezza, perché la potenza di Dio, che è quella
dell’amore, scende nella nostra povertà per trasformarla.
Chiediamoci allora questa sera, adorando il Cristo presente realmente
nell’Eucaristia: mi lascio trasformare da Lui? Lascio che il Signore che si dona
a me, mi guidi a uscire sempre di più dal mio piccolo recinto, a uscire e non
aver paura di donare, di condividere, di amare Lui e gli altri?
Fratelli e sorelle: sequela, comunione, condivisione. Preghiamo perché la
partecipazione all’Eucaristia ci provochi sempre: a seguire il Signore ogni
giorno, ad essere strumenti di comunione, a condividere con Lui e con il nostro
prossimo quello che siamo. Allora la nostra esistenza sarà veramente feconda.
Amen.
Banco di Solidarietà
Tutti coloro che intendono sostenere l'iniziativa
della raccolta di generi alimentari a favore delle famiglie in difficoltà
possono portare il loro contributo in Parrocchia sabato 28 Giugno dalle
ore 17.30 alle ore 18.30 e domenica 29 Giugno dalle ore 8.00 alle ore
12.00.
Si raccolgono in particolare: caffè, biscotti, zucchero.
Grazie!
Nella seconda domenica del mese sono stati raccolti € 1.570,00 (106
buste).
Grazie per la generosità.
Impegni comunitari dal 22 al 29 Giugno 2014
Domenica 22 Giugno 2014 |
II Domenica dopo Pentecoste |
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Festa Patronale Santi Gervaso e Protaso |
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Lunedì 23 Giugno 2014 |
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Ore 21.00 Ufficio generale per tutti i defunti in Chiesa Parrocchiale | |
Martedì 24 Giugno 2014 |
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Mercoledì 25 Giugno 2014 |
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Giovedì 26 Giugno 2014 |
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Venerdì 27 Giugno 2014 |
Sacratissimo Cuore di Gesù |
- Giornata Mondiale della Santificazione Sacerdotale |
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Sabato 28 Giugno 2014 |
Cuore Immacolato della B.V. Maria |
- Banco di solidarietà | |
Domenica 29 Giugno 2014 |
III Domenica dopo Pentecoste |
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Giornata per la Carità del Papa |