Carissimi,
in questi mesi abbiamo bussato alle porte di tutte le vostre case per condividere un momento di preghiera, per portarvi la benedizione del Signore e per annunciarvi il Natale di Gesù.
Siamo entrati nelle vostre case anche per ascoltare ciò che avete nel cuore, per stringere le vostre mani in segno di profonda e tenace condivisione di ciò che labbra e, talvolta, lacrime ci comunicavano.
Così ancor più abbiamo sperimentato quanto forte sia il legame tra voi e i vostri preti e quanto, in affetto sincero e condiviso, ci lega.
Ci siamo conosciuti un po’ di più e ora ci vogliamo bene un po’ di più.
Tutti vi portiamo sull’altare del Signore nella Santa Messa e tutti vi portiamo davanti al presepe di Gesù nella preghiera.
Tutti. Proprio tutti. Nessuno escluso.
Buon santo Natale! Per tutti sia un “bel” Natale, perché confortato dalla presenza del Signore.
Vogliamo condividere con ciascuno di voi, soprattutto con chi sta vivendo situazioni di fatica e di sofferenza, questo augurio di Mons. Tonino Bello che tutti ci interpella e ci sospinge a metterci in cammino, a “ri-partire” con maggiore responsabilità, con più forte affetto e stima, con più coraggiosa capacità di testimonianza cristiana:
“Vi auguro di capire che Natale non è un punto di arrivo ma di partenza… Natale non è un “punto a capo”:
Natale è “due punti”: si apre, si deve aprire poi tutto un discorso.
Dobbiamo tutti prendere coscienza con lucidità e determinazione che a
Natale non si arriva, dal Natale si parte. Per troppi cristiani tutto finisce a
Natale, mentre tutto dovrebbe cominciare da lì: conta il giorno dopo Natale. Gesù è venuto non perché tutto restasse come prima, ma perché cambiasse la vita di tutti. Natale è rinascere noi e far nascere un mondo nuovo. Natale è qualcosa di nuovo che nasce dentro di noi, nel nostro cuore, nel santuario della nostra libertà. E' il nostro cuore che fiorisce, che guarisce e che fa di noi le vere luci di Natale, le vere stelle di Natale".

Vi benedico