Parrocchia SS. Gervaso e Protaso - Novate Milanese

Anno XIII - n° 23
Domenica 21 Giugno 2009

Orari delle Sante Messe in Parrocchia:
Feriali: ore 6.50 Oasi - 8.30 - 18.00
Festive: ore 8.00 - 9.00 Oasi - 10.00 - 11.30 - 18.00


Foglio settimanale di riflessione, comunicazione ed informazione

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Saluto di don Ugo

Parrocchiani che siete tutti nel mio cuore, questa è l'ultima volta che mi rivolgo a voi per dirvi tutta la sofferenza (anche se cerco di non manifestarla) che provo nel lasciarvi.
Purtroppo gli anni passano anche per i Preti (il Signore non fa preferenza di persona) ed anche per me è arrivato il momento per lasciare ad altri la responsabilità della Parrocchia.
La parola che mi viene spontanea: è GRAZIE!
A tutti voi; ai Sacerdoti che hanno lavorato con me, a tutte le persone impegnate nei vari movimenti, a quelli che mi vedono solo alla domenica, e a quelli che, pur lontani, ho incontrato per circostanze di gioia (battesimi - matrimoni) o di sofferenza (lutti o separazioni).
Per essere sincero devo dire che sono questi ultimi le persone che si sono confidate e aperte col Sacerdote; i vicini forse lo vedono, lo sentono sempre e forse ci fanno l'abitudine.
Per tutti però il mio cuore è stato sempre aperto e in ascolto.
Forse ho parlato poco, ma ho ascoltato tanto (fa parte del mio carattere riservato e rispettoso della vita privata di ognuno di voi).
La confidenza non si misura dal numero delle parole, ma dallo sforzo di ascoltare e condividere gioie e dolori "Beati quelli che sanno ascoltare e tacere: impareranno molte cose".
Il Signore vi benedica.

Don Ugo

 


Angelus

Cari fratelli e sorelle!
Si celebra oggi in diversi Paesi, tra i quali l'Italia, il Corpus Domini, la festa dell'Eucaristia, in cui il Sacramento del Corpo del Signore viene portato solennemente in processione. Che cosa significa per noi questa festa? Essa non fa pensare solo all'aspetto liturgico; in realtà, il Corpus Domini è un giorno che coinvolge la dimensione cosmica, il cielo e la terra. Evoca prima di tutto - almeno nel nostro emisfero _ questa stagione così bella e profumata in cui la primavera volge ormai all'estate, il sole è forte nel cielo e nei campi matura il frumento. Le feste della Chiesa - come quelle ebraiche - hanno a che fare con il ritmo dell'anno solare, della semina e del raccolto. In particolare, questo risalta nella solennità odierna, al cui centro sta il segno del pane, frutto della terra e del cielo. Perciò il pane eucaristico è il segno visibile di Colui nel quale cielo e terra, Dio e uomo sono diventati una cosa sola. E questo mostra che il rapporto con le stagioni non è per l'anno liturgico qualche cosa di meramente esteriore.
La solennità del Corpus Domini è intimamente legata alla Pasqua e alla Pentecoste: la morte e risurrezione di Gesù e l'effusione dello Spirito Santo ne sono i presupposti. È inoltre immediatamente collegata alla festa della Trinità, celebrata domenica scorsa. Solamente perché Dio stesso è relazione, ci può essere rapporto con Lui; e soltanto perché è amore può amare ed essere amato. Così il Corpus Domini è una manifestazione di Dio, un'attestazione che Dio è amore. In un modo unico e peculiare, questa festa ci parla dell'amore divino, di ciò che è e di ciò che fa. Ci dice, ad esempio, che esso si rigenera nel donarsi, si riceve nel darsi, non viene meno e non si consuma - come canta un inno di san Tommaso d'Aquino: "nec sumptus consumitur".
L'amore trasforma ogni cosa, e dunque si capisce che al centro dell'odierna festa del Corpus Domini ci sia il mistero della transustanziazione, segno di Gesù-Carità che trasforma il mondo. Guardando Lui e adorandoLo, noi diciamo: sì, l'amore esiste, e poiché esiste, le cose possono cambiare in meglio e noi possiamo sperare. È la speranza che proviene dall'amore di Cristo a darci la forza di vivere e di affrontare le difficoltà. Per questo cantiamo, mentre portiamo in processione il Santissimo Sacramento; cantiamo e lodiamo Dio che si è rivelato nascondendosi nel segno del pane spezzato. Di questo Pane abbiamo tutti bisogno, perché lungo e faticoso è il cammino verso la libertà, la giustizia e la pace.
Possiamo immaginare con quanta fede e amore la Madonna avrà ricevuto e adorato nel suo cuore la santa Eucaristia! Ogni volta era per Lei come rivivere tutto il mistero del suo Figlio Gesù: dal concepimento fino alla risurrezione. "Donna eucaristica" l'ha chiamata il mio venerato predecessore Giovanni Paolo II. Impariamo da Lei a rinnovare continuamente la nostra comunione con il Corpo di Cristo, per amarci gli uni gli altri come Lui ha amato noi.

Benedetto XVI
Domenica, 14 giugno 2009

 


Rito dell'accensione del "Faro"

Tra i riti tipici della tradizione liturgica milanese suggestivo è quello del faro, un globo di bambagia che vien fatto ardere prima dell'inizio della messa in onore di un martire, all'ingresso del presbiterio. La prima attestazione in proposito la troviamo già nel sec. VII, in un documento di ambiente cremonese dove si parla di "corona et pharum" da accendersi nella festa del santo martire Sisinio. Si tratterebbe probabilmente di un rito analogo a quello che troviamo descritto nel sec. XII da Beroldo per la cattedrale milanese: in alcune messe particolarmente solenni, quando la processione di ingresso era ormai giunta all'altare, l'ostiario che aveva portato la croce accendeva con la candela posta, secondo l'usanza del tempo, sulla sommità della croce stessa il cosiddetto "pharus".
Era questo una specie di lampadario formato da una serie di lumi disposti a corona e sopra i quali era stato posto un anello di bambagia che, ardendo, comunicava il fuoco alle singole lampade.
L'interpretazione che gli studiosi danno di questo antico rito oscilla fra quella puramente funzionale, a quella allegorica immagine del trionfo e della gloria dei martiri, a quella che vede nell'accensione del faro un elemento che serva semplicemente a rendere particolarmente solenne l'inizio della celebrazione liturgica in giorni straordinari.
Di fatto il faro si trasformò con il tempo da corona di lampade a un globo di bambagia appeso all'ingresso del presbiterio nelle sole feste dei martiri, a cui il celebrante stesso da fuoco con tre candeline accese, fissate sulla sommità di una verga, al termine della processione di ingresso.
Il significato in questo caso è puramente allegorico e vorrebbe alludere al sacrificio della vita da parte del martire.
Questo rito è ancora oggi celebrato in occasione delle feste patronali delle parrocchie dedicate ad un santo martire, soprattutto nei paesi della diocesi ambrosiana.

 


Date del Campeggio 2009 in Val di Rhêmes

1° TURNO (elementari): 27 giugno - 11 luglio

2° TURNO (medie): 11 - 25 luglio

3° TURNO (adolescenti): 25 luglio - 1 agosto

a seguire 4° TURNO (adulti e famiglie)

 


Amici del Banco Alimentare

Tutti coloro che intendono sostenere l'iniziativa del Banco Alimentare potranno portare il loro contributo in Parrocchia sabato 27 Giugno dalle ore 17.30 alle ore 18.30 e domenica 28 Giugno dalle ore 8.00 alle ore 11.30.
Si raccolgono in particolare: pelati - zucchero - biscotti - tonno.

 


Orari Sante Messe per il periodo estivo

La Santa Messa festiva delle ore 11.30 è sospesa a partire da domenica 21 Giugno

e riprenderà domenica 6 Settembre

 


Ricordiamo che il foglio La Comunità

riprenderà la pubblicazione

domenica 6 Settembre 2009

 


Impegni comunitari dal 21 al 28 Giugno 2009

Domenica 21 Giugno 2009 - III dopo Pentecoste

- Da oggi è sospesa la Santa Messa Festiva delle ore 11.30
ore 10.15
Partenza dall'Oratorio San Luigi della processione verso la Chiesa Parrocchiale - a seguire Santa Messa durante la quale verrà dato il saluto a Don Ugo
al termine
Rito dell'accensione del "Faro"
ore 12.30
Pranzo comunitario in Oratorio San Luigi
ore 21.00
Concerto Bandistico del Corpo Musicale Santa Cecilia

Lunedì 22 Giugno 2009

ore 21.00 Ufficio generale per tutti i defunti della Parrocchia in Chiesa Parrocchiale

Martedì 23 Giugno 2009

  

Mercoledì 24 Giugno 2009

  

Giovedì 25 Giugno 2009

ore 9.00 Adorazione Eucaristica in Chiesa Parrocchiale

Venerdì 26 Giugno 2009

   

Sabato 27 Giugno 2009 - Sant'Arialdo

- Banco alimentare

Domenica 28 Giugno 2009 - IV dopo Pentecoste

- Banco alimentare
- Pellegrinaggio UNITALSI a Santa Maria delle Grazie a Mantova

Questo numero in formato PDF

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