Anno X - n° 19 - Domenica 21 Maggio 2006


Foglio settimanale di riflessione, comunicazione ed informazione
della Parrocchia SS. Gervaso e Protaso - Novate Milanese

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VI domenica di Pasqua
Dimorare in Dio

Questa sesta domenica di Pasqua ci invita a meditare nuovamente sul discorso di Gesù della vite e dei tralci. La parola "dimorare" in questi versetti viene nominata varie volte, richiamando relazioni affettive, amore, amicizia. L'uomo dimora dove ha il cuore: abita dove ama, è di casa in colui che ama. L'unione con Dio non è un vago affetto, una speculazione esoterica o un'illuminazione intellettuale: è vita concreta, spesa nell'amore per i fratelli. Questa unione porta frutto, il frutto dell'amore, che ci rende suoi amici, partecipi della sua gioia. Il punto d'arrivo è la gioia, segno proprio della manifestazione di Dio e compimento dei desideri dell'uomo. Dimorare in Dio significa che le sue parole dimorano in noi. Non è sufficiente accettare Gesù come persona; bisogna accettare anche il suo messaggio, con tutto ciò che ha detto, senza sconti. Accogliere una persona vuol dire concretamente accettare il suo mondo, la sua storia. Dimorare in lui, accettarlo e amarlo, significa avere il suo stesso modo di pensare e di agire. Se dimoriamo in lui e le sue parole dimorano in noi, siamo in sintonia con lui e vogliamo ciò che lui vuole.

Siamo chiamati a dimorare nell'amore suo per noi, che è lo stesso che il Padre ha per lui e per noi. Questa è la nostra vera casa, dove possiamo vivere e ritrovare la nostra identità di figli e di fratelli. L'unico amore tra il Padre e il Figlio circola anche in noi e ci fa dimorare nel Figlio come il Figlio nel Padre. Dimorare nel suo amore ci fa diventare figli di Dio: ci rende capaci di portare frutto, di amare i fratelli con il suo stesso amore. Se dimoriamo nel suo amore, siamo realmente divinizzati, perché l'amore è comunicazione di ciò che si ha e si è.

(Atti 10,25-27.34-35.44-48 - Salmo 97 - 1 Giovanni 4,7-10 - Giovanni 15,9-17)

 


Parrocchie di Novate Milanese
Gruppi Famigliari

RITIRO di fine anno

I Gruppi Famiglie delle Parrocchie di Novate invitano tutte le Famiglie ad una giornata di ritiro e condivisione a conclusione del percorso di quest'anno Venerdì 2 giugno 2006 presso la Parrocchia S.Carlo di Casatenovo di Valaperta (LC) - Via Dante 59

Programma:
Ore 8.45
Ritrovo sul piazzale della chiesa S.Gervaso e Protaso
Ore 9.00
Partenza (con mezzi propri)
Ore 10.00
Accoglienza. Seguirà una riflessione di don Mario Gonti Responsabile per la pastorale famigliare della Zona IV (Rho) sul tema "La Famiglia e la sobrietà nel Vangelo" Una vita pìù semplice, più libera , più felice è possibile!
A seguire momento di silenzio
Ore 11.30
Condivisione sul tema - risonanze - confronto
Ore 12.30
Pranzo insieme (ciascuno porti qualcosa di buono da condividere con tutti)
Ore 14.30
Verifica di ogni gruppo del cammino fatto durante l'anno e programmazione per il 2006/2007
Ore 15.30
S. Messa celebrata da don Franco Balzarini, Parroco di Valaperta - Omelia con ripresa del tema
Ore 16.15
Conclusione

Le adesioni vanno comunicate possibilmente entro Domenica 28 maggio 2006 a:
- Famiglia Spadari Tel. 02/35.44.395
- Famiglia Capovilla Tel. 02/61.50.676
- Famiglia Sambruni Tel. 02/35.44.065
- Elio Panozzo Tel. 02/35.48.767

E' richiesta una iscrizione di 5 euro a famiglia per lasciare un'offerta al relatore, una alla parrocchia che ci ospiterà e coprire i costi del servizio di baby-sitting.

 


Testimoni di Gesù risorto,
speranza del mondo

Traccia di riflessione in preparazione
al Convegno Ecclesiale di Verona
16 - 20 ottobre 2006

Comunicare il Risorto: un'esperienza di relazione

5. L'incontro con il Risorto, infine, è esperienza di relazione. La missionarietà della Chiesa non ha lo scopo di dire "altro" o di andare "oltre" Gesù Cristo, ma di condurre gli uomini a lui. Il modo è uno solo: una relazione "spirituale", capace di trasformare la vita personale e sociale. Il mistero della Chiesa, il senso dei suoi gesti e delle sue iniziative, la forza della sua testimonianza hanno il compito di introdurre gli uomini alla relazione viva con il Risorto.

La Chiesa è evento dello Spirito, ambiente spirituale dove avviene l'incontro con Gesù Risorto. Lo Spirito della vita è lo Spirito che guida a Gesù, la verità integrale: «Quando verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future» (Gv 16,13). Non parla da sé, perché è Spirito della relazione, è il legame tra il Padre e il Figlio, è l'osculum caritatis, il "bacio santo". Per questo la Chiesa è il segno reale del Vangelo accolto, è la comunità generata dalla Pasqua di Gesù nello Spirito, sorgente di speranza e di creatività per la vita del mondo.

Testimone è chi sa sperare. La testimonianza cristiana è contrassegnata dalla speranza di Pasqua, dal giudizio sul peccato del mondo che non ha accolto il Salvatore e dalla riconciliazione con cui il mondo viene redento e trasfigurato. Il luogo di questa riconciliazione è l'uomo nuovo, restituito alla buona relazione con il Signore e reso capace di plasmare la vita, di condurre un'esperienza quotidiana di relazione in famiglia, con gli amici, al lavoro, nella società. In questi scenari si attua l'esercizio del cristianesimo radicato nella speranza della risurrezione.

Per la riflessione e il confronto

- Il cuore della proclamazione e della testimonianza cristiana è Gesù Cristo Risorto, fonte di speranza per il credente e fondamento del suo impegno per rinnovare la vita e il mondo. In un clima sociale e culturale in cui gli orizzonti sono spesso fissati su piccoli frammenti di vissuto, come può la speranza cristiana mobilitare le energie spirituali, purificare e orientare le speranze fragili, sostenere i momenti di delusione?

- La fede e la speranza nella resurrezione non devono far dimenticare lo scandalo della croce: il Risorto è e rimane il Crocifisso, solidale con tutti gli umiliati della terra. In quali forme e verso quali situazioni la testimonianza cristiana è chiamata oggi a rendere presente questa solidarietà?

- Il Crocifisso ha vissuto la sua morte ignominiosa in una estrema fiducia in Dio e con una totale disponibilità di amore e verso l'umanità. Per questo Dio lo ha risuscitato e costituito Signore e autore della vita. Come vivere la malattia, il dolore, la sconfitta quali esperienze in cui Dio può far rinascere una vita nuova? Come riproporre le virtù della pazienza e della perseveranza per dare senso anche alle situazioni di apparente fallimento? Che cosa può suggerire alla vita e alla prassi delle comunità cristiane il fatto che Dio scelga le cose deboli per confondere quelle potenti?

- Il Risorto è Colui che vive per sempre nella piena disponibilità al dono di sé verso tutti, fissato definitivamente nella sua morte. Egli è la nostra pace: ci riconcilia con il Padre e tra noi e ci fa dono della comunione. Le nostre comunità cristiane sono scuole di formazione a relazioni gratuite e riconcilianti? C'è in esse l'attenzione a una cultura di pace e di pacificazione, di cui avvalersi nei rapporti e nell'impegno sociale?

- Incontrare il Signore Risorto è scoprire che egli è il Salvatore di tutti gli uomini e che la sua potenza salvifica si estende nel tempo e nel mondo. È viva nei credenti la coscienza che la fede pasquale è per sua natura missionaria e testimoniale? Come la vita quotidiana può diventare luogo dell'incontro con il Risorto presente e attivo in ogni tempo? Come può l'impegno professionale, culturale, sociale porre i segni di quel mondo nuovo germinato con il Risorto?

- La comunità cristiana è lo spazio storico e comunitario dove lo Spirito attua visibilmente nei segni _ parola, sacramenti, comunità _ la presenza e l'azione salvifica del Risorto. Le nostre comunità cristiane cercano di essere un "ambiente di spiritualità" che apre all'incontro con il Risorto e lo favorisce? Come liberarle dal diffuso ripiegamento su se stesse, dall'appagamento di una convenire consolante, delle preoccupazioni di carattere organizzativo?

 

II. la RADICE DELLA testimonianza

«Stringendovi a lui, pietra viva,… anche voi venite impiegati come pietre vive
per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo,
per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio»
(1Pt 2,4-5)

Il cristiano come testimone

6. Come la fede in Gesù Cristo, Crocifisso e Risorto, ci rende testimoni di speranza? La prima lettera di Pietro ci aiuta a rispondere a questa domanda tracciando un'immagine plastica dell'identità del cristiano, membro vivo del popolo di Dio. Rivolgendosi ai credenti dell'Asia minore, l'apostolo li esorta così a riguardo di Gesù Cristo: «Voi lo amate, pur senza averlo visto; e ora senza vederlo credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa» (1Pt 1,8). E se ora siete «afflitti da varie prove», questo è perché risplenda il «valore della vostra fede» (1Pt 1,6.7).

La testimonianza da rendere a Cristo Risorto è pure oggi soggetta alla fatica e alla prova. Essa rischia, infatti, di essere percepita come un fatto privato senza rilievo pubblico, limitata ai rapporti corti e gratificanti all'interno di un gruppo; oppure di essere ridotta a una proclamazione di valori senza mostrare come la fede trasformi la vita concreta.

Il cristiano diventa testimone del Signore vivendo e comunicando il Vangelo con gioia e con coraggio, sapendo che la verità del Vangelo viene incontro ai desideri più autentici dell'uomo. Egli deve tenere congiunti i due aspetti della testimonianza, quello personale e quello comunitario, quello che si esprime nell'investimento personale e quello che manifesta il rilievo pubblico della fede.

La vita culturale e sociale è l'orizzonte in cui il vissuto quotidiano dei credenti deve lasciarsi plasmare dal Risorto. È un'intuizione fondamentale del Concilio Vaticano II: la comunità dei credenti è il soggetto storico della missione della Chiesa nel mondo (cfr Lumen gentium, 10). La testimonianza dei credenti è una singolare partecipazione all'unico mandato del Risorto; nella speranza i credenti trovano la sintesi tra l'annuncio del Vangelo e il desiderio del loro cuore di uomini.

È opportuno allora rimettere in luce gli elementi di fondo della testimonianza cristiana: il suo aspetto esistenziale («pietre vive»), il suo carattere ecclesiale («edificio spirituale»), la sua qualità testimoniale («sacerdozio santo»).

Essere testimoni: la radice battesimale

7. Il credente cristiano riceve la chiamata a essere testimone come un dono e una promessa. All'origine del dono c'è il battesimo accolto nella fede, radicato nel mistero pasquale. Afferma san Paolo: «Non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova» (Rm 6,3-4). L'apostolo rimanda alla vicenda di Gesù, iniziata ricevendo il battesimo nello Spirito e portata a compimento nella sua morte di croce. Messo alla prova nelle tentazioni, Gesù sceglie uno stile umile, sofferente, speso per la vita degli altri, secondo la figura del buon samaritano, che si fa carico dell'uomo così com'è, senza condizioni, fino alla completa consegna di sé per gli altri sulla croce.

La radice battesimale consente di conformarsi alla storia di Gesù, diventandone testimoni. Rende capaci di essere, sentire e fare come lui, nella Chiesa e nel mondo. Il testimone è così memoria di Gesù nello Spirito: nessuno può dire che «Gesù è Signore» se non «nello Spirito» (1Cor 12,3). Il discepolo di Gesù, attraverso lo Spirito, dà alla propria vita la forma "filiale" di Gesù e assume i lineamenti stessi del Figlio. È lo Spirito che ci rende liberi: liberi e capaci di discernere e trasformare la nostra esistenza, aprendola alla fraternità.

Occorre rendere vitale la coscienza battesimale del cristiano, a partire da un'attenzione speciale ai cammini di iniziazione di adulti, ragazzi e giovani, come i Vescovi hanno sovente richiamato in questi ultimi anni.

Il Battesimo è già presente in modo reale come dono nel cuore e nella vita del credente e attende che la promessa che porta con sé giunga a compimento nella trama della storia.

Diventare testimoni: la fede adulta

8. Di fronte al credente testimone sta un cammino di crescita e di responsabilità: «Anche noi possiamo camminare in una vita nuova» (Rm 6,4). La metafora del cammino introduce l'idea del tempo, della fedeltà e della libertà, e dà alla vita cristiana un carattere "drammatico"; la libertà cioè si mette in gioco, attraversa il deserto dell'esistenza ed è sottoposta alla prova per entrare nella terra promessa di una vita libera e salvata. Per descrivere la vita cristiana Paolo usa metafore riferite agli sport duri: lotta, pugilato, corsa di resistenza. Solo con una testimonianza offerta in forma "agonistica" si cammina nella vita nuova, si vive cioè quel difficile e "agonico" dono di sé che non teme neppure la morte, perché è abitato dalla speranza del Risorto. La testimonianza del credente è così collegata con il martirio, non solo perché può arrivare sino all'effusione del sangue, ma anche perché il testimone sa che deve scomparire affinché si riveli il dono del Risorto, la sua presenza che guarisce e consola, la sua vita spesa per noi.

La vita nuova ricevuta nel Battesimo deve riconoscere, perciò, che nel dono è contenuta una promessa, da accogliere e sviluppare. L'esperienza della generazione e della famiglia è il primo luogo dove ciascuno può accogliere e far crescere il dono della vita, dell'altro, del mondo. Oggi però è divenuto estremamente difficile vivere questa esperienza come scoperta dell'amore, della fiducia e della condivisione. Sono infatti messe alla prova le esperienze umane fondamentali: il rapporto uomo-donna, la sessualità e la generazione, l'amicizia e la solidarietà, la vocazione personale, la partecipazione alle vicende della società.

Sottoposti alla tentazione radicale di pensare la vita come una ricerca di possesso di beni, si rischia di dimenticare che i beni sono solo strumenti per far crescere relazioni buone, con il Signore che ce li dona e con gli altri con cui condividerli. Ne va della possibilità stessa di un progetto di vita personale responsabile, vissuta come risposta a una chiamata. Non a caso ogni forma di vocazione appare in crisi: quella al matrimonio e quelle di speciale consacrazione, come pure il rapporto con il lavoro e la professione. Le comunità cristiane dovranno essere attente a coltivare cristiani adulti, consapevoli e responsabili, capaci di dedizione e di fedeltà. Ce n'è urgente bisogno.

La figura adulta della testimonianza è la «fede che opera per mezzo della carità» (Gal 5,6). Paolo ricorre a un'immagine forte ed efficace: «Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale» (Rm 12,1). La testimonianza è la fede che diventa "corpo" e si fa storia nella condivisione e nell'amore. Vivere responsabilmente in questo mondo, fiduciosi nel Dio vivente, carichi di speranza nella novità che si è manifestata nel Risorto, disponibili all'azione creatrice dello Spirito, comporta una coscienza battesimale viva, non data una volta per tutte, capace di costruire cammini e progetti di vita cristiana nuovi, affascinanti e coinvolgenti.

 


Verbale del Consiglio degli Oratori del 10.05.2006

I lavori del consiglio sono iniziati con una verifica delle iniziative che hanno dei mesi passati. Durante la Quaresima si è proposto lo "sveglione" che ha avuto un buon seguito, lo stesso esito positivo lo abbiamo avuto con la Via Crucis nei cortili. Si è riconfermata una bellissima esperienza la "quattro giorni" con adolescenti e 18/19enni con partenza la domenica di Pasqua e rientro il mercoledì: quest'anno siamo partiti alla scoperta dei Santi toscani, con riferimento speciale a Santa Caterina da Siena, patrona d'Italia e d'Europa.

Senz'altro un'iniziativa da custodire e mantenere.

La Professione di Fede quest'anno ha avuto come protagonisti circa 160 ragazzi del decanato e data l'esperienza ormai acquisita nell'organizzazione non abbiamo avuto contrattempi.

Si vuole verificare e perlustrare, per l'anno prossimo, la possibilità di utilizzare il treno e servirsi di un servizio pullman, del posto, in Roma.

Si è passati poi alla presentazione dell'OFE che quest'anno inizierà il 12 giugno e finirà il 7 luglio. Il tema di quest'anno "Si fa x dire?" . Verrà presentato agli animatori il giorno 26 maggio con l'incontro con il Cardinale al Dutchforum di Assago.

Quest'anno il nostro gruppo animatori è composto da un nutrito numero di ragazzi e di ragazze che possono essere un bel nucleo su cui costruire il presente e il futuro del nostro oratorio. Gli animatori verranno presentati alla comunità il giorno 11 giugno in occasione della festa del centro femminile e all'interno della S. Messa che verrà celebrata nel cortile del centro.

Alcuni dei nostri animatori parteciperanno attivamente ad Aqualandia (iniziativa all'interno di Aquatica) e altri sono stati chiamati per il "servizio d'ordine" al Dutchforum il 26 maggio. Per quanto riguarda il campeggio si riparte con le stesse modalità degli anni passati ma quest'anno il turno delle ragazze sarà animato e gestito dalle ragazze stesse con il coordinamento di un solo adulto responsabile: questa è una scelta basata sull'esperienza del campeggio del turno dei ragazzi che funziona in questo modo già da qualche anno: responsabilizzando le ragazze e animatrici, confidiamo che l'esperienza educativa troverà nuovi stimoli, nuove risorse e diventerà inizio solido per l'impostazione dei prossimi anni.

Per il turno della ragazze in cucina cinque adulti garantiranno il servizio e la presenza affettuosa e solida. Si è poi passati ad una illustrazione delle manifestazioni previste quest'anno per i festeggiamenti dei cinquant'anni del gruppo sportivo del nostro oratorio: l'OSAL. Tutto inizierà in modo ufficiale il 30 maggio con una serata-dibattito sulla corruzione nel mondo dello sport alla quale parteciperanno alcuni personaggi sportivi: sicuramente Dino Meneghin, Fabrizio Della Fiori, Enzo Masiello. Il 4 giugno grande festa dell'OSAL con S. Messa dello sportivo (conclusiva della stagione agonistica dell'OSMI e dell'OSAL) e a seguire piccoli tornei di minibasket, primi calci, esibizione di basket e altro.Tutto continuerà a settembre con altre iniziative all'interno della festa dell'oratorio maschile.

Viene proposto di tenere aperto l'oratorio maschile alcune ore nel tardo pomeriggio durante il mese di luglio: si contatteranno degli adulti per vedere se sarà possibile attuare questa proposta.

Il prossimo consiglio è fissato per il 5 settembre 2006.

Don Paolo

 


Ringraziamenti

Il movimento Terza Età ringrazia di cuore per la partecipazione al mercatino di sabato 13 e domenica 14 maggio. Il ricavato è stato di euro 900,00 che sarà devoluto al progetto educativo di don Luciano Garlappi in Perù.

Movimento Terza Età

 


Amici del Banco Alimentare

Ricordiamo a tutti coloro che intendono sostenere l'iniziativa del Banco Alimentare che potranno portare il loro contributo in Parrocchia sabato 27 Maggio dalle ore 17.30 alle ore 18.30 e domenica 28 Maggio dalle ore 8.00 alle ore 12.00. Si raccolgono in particolare: riso - legumi - biscotti - orzo - zucchero.

 


AAA Cercasi

Siamo alla ricerca, per il periodo dell'Oratorio Estivo (Giugno - Luglio), di due casette in legno per bambini (vedere foto) da collocare in Oratorio San Luigi e al Centro Femminile.

Chi può aiutarci è pregato di contattare Don Paolo.

 


Rassegna cinematografica

Originale
Film - documentario
su cui riflettere e meditare

Il grande silenzio

Giovedì 1 Giugno 2006
ore 21.00 - euro 5,00

Straordinario documento di 162 minuti girato nella Grande Chartreuse, Casa dei certosini nelle alpi francesi: una di quelle scommesse vinte dal cinema quando diventa qualcosa di speciale, un'esperienza che ci trasporta in una dimensione spazio temporale diversa. Paziente, il tedesco Philip Groning ha atteso 19 anni per riprendere in silenzio con una telecamera (120 ore in tutto) il quotidiano, le opere e i giorni della vita monacale. Il risultato è un'esperienza straordinaria che coi volti e lo scorrere della natura, fa del Tempo una categoria dello spirito. Ripagato dal successo, l'eloquente viaggio nel paziente, religioso silenzio, associazioni, emozioni del pubblico, come si addice ai grandi spiriti evocatori del cinema (Dreyer, Bergman, Cavalier, Bresson, Resnais), rispondendo al bisogno di silenzio invocato da Fellini nella Voce della Luna.

 


Date del Campeggio 2006

1° TURNO (ragazze): 24 giugno - 8 luglio

2° TURNO (ragazzi): 8 - 21 luglio

3° TURNO (ado e 18/19nni): 21 - 31 luglio

4° TURNO (famiglie): 31 luglio - 15 agosto

 


Domenica 28 Maggio 2006

40ª Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali

Presso Piazza Pertini - Novate Mil.se

PROGRAMMA

Ore 10.00 Inizio Manifestazione
Per tutta la giornata:
- vendita quotidiano AVVENIRE e riviste cattoliche
- manufatti realizzati delle ospiti dell'Oasi S.Giacomo
- oggettistica e manufatti dei ragazzi della comunità "Il ponte" Anffas
- libri e icone sacre
Ore 11.00 Intrattenimento musicale con la Banda Santa Cecilia
Ore 11.30 Presentazione della Comunità di Fratel Ettore
Ore 16.00 Intrattenimento musicale
con la "Patchwork Style Band"
Ore 17.00 Intervento dei giornalisti: dott. Francesco Ognibene (Avvenire) - dott. Marco Invernizzi (Il Timone)
Ore 18.00 Intrattenimento musicale con la "Patchwork Style Band"
Ore 19.00 Chiusura della manifestazione

La manifestazione è organizzata in collaborazione dalle tre Parrocchie di Novate, con il patrocinio del Comune.

 


Anniversari di matrimonio

Domenica 11 giugno 2006, in occasione della Festa Patronale, durante la Santa Messa solenne delle ore 11.30 verranno ricordati gli anniversari di matrimonio. Coloro che desiderano ricordare la ricorrenza del loro - 5° - 10° - 15° - 20° - 25° - 30° - 35° - 40° - 45° - 50° (e oltre) anniversario di matrimonio possono dare i propri nominativi al Parroco entro domenica 4 giugno.

 


Festa Scuola Materna
Giovanni XXIII

Tutta la Comunità è calorosamente invitata domenica 28 Maggio 2006 alla festa di fine anno della Scuola Materna Giovanni XXIII in via Bollate, 8 che avrà il seguente svolgimento.

ore 10.00 Apertura Scuola e inizio festa
ore 10.30
Santa Messa in cortile
ore 11.15
Consegna diplomi ai remigini
ore 11.30
Apertura pesca e stands
ore 12.00
Favoloso aperitivo
Colazione al sacco
ore 13.30
Animazione con trampolieri e giocolieri
ore 14.30
Tutti al circo de "I Giovannini" con grandi artisti: bambini e genitori
ore 16.30
Dolce merenda
ore 17.30
Si gioca
ore 18.00
Gran finale con lancio dei palloncini e chiusura della festa

Vi aspettiamo numerosi !!!

 


Festa di fine anno della Scuola Materna e del Micronido
Maria Immacolata

Sabato 27 maggio 2006 si svolgerà la ormai tradizionale festa di fine anno della Scuola Materna e del Micronido Maria Immacolata in via Cascina del Sole n° 9, secondo il seguente programma:

ore 16.00 Ritrovo e merenda insiema (torte per tutti)
ore 16.30
Spettacolare premiazione dei remigini
ore 17.15
Apertura stands, il clown, lo scatolone magico
ore 18.30
Apertura gastronomia
ore 19.30
Presentata da un ospite straordinario l'imperdibile tombolata

Sono invitati oltre ai bambini che hanno frequentato la nostra scuola, la frequentano o lo faranno in futuro , anche le loro famiglie e tutti gli amici della comunità parrocchiale.

 


La vita della nostra comunità

Domenica 21 Maggio 2006 - Sesta di Pasqua

- Giornata dell'Ammalato (ore 9.00 Ritrovo all'Oasi San Giacomo; ore 10.00 Preghiere del mattino con breve meditazione di don Massimo; ore 10.30 Intrattenimento in allegria; ore 12.00 Pranzo comunitario; ore 14.30 Camminata verso la Chiesa SS. Gervaso e Protaso; ore 15.00 Recita del Santo Rosario; ore 15.30 Santa Messa concelebrata)
- Banco libri in fondo alla Chiesa
ore 9.30
Partenza dal Centro Femminile verso la Chiesa Parrocchiale dei bambini che riceveranno la Prima Comunione

Lunedì 22 Maggio 2006 - Santa Rita da Cascia

ore 16.00 Santo Rosario guidato dall'Associazione del Rosario Perpetuo in Chiesa Parrocchiale
ore 19.00
Incontro segreteria del Consiglio Pastorale in Oratorio San Luigi
ore 21.00
Catechesi U.N.I.T.A.L.S.I. all'Oasi

Martedì 23 Maggio 2006

ore 18.30 Incontro collaboratori (bar e cucina) dell'Oratorio Feriale
ore 20.30
Santo Rosario in Chiesa Parrocchiale

Mercoledì 24 Maggio 2006 - Santa Maria Ausiliatrice

ore 7.40 Preghiera Mariana con i ragazzi delle medie in Chiesa Parrocchiale
ore 8.00
Preghiera Mariana con i ragazzi delle elementari in Chiesa Parrocchiale
ore 20.30
Santo Rosario al Centro Femminile

Giovedì 25 Maggio 2006 - San Dionigi

ore 9.00 Adorazione Eucaristica in Chiesa Parrocchiale (fino alle ore 10.00)
ore 20.30
Santo Rosario nei cortili in Via Tasso e in Via Bertola presso la casa delle suore spagnole
ore 21.00
Rassegna Cinematografica: "Casanova" - al Cinema Nuovo

Venerdì 26 Maggio 2006 - San Filippo Neri

- Presentazione diocesana dell'Oratorio Estivo
ore 20.30
Santo Rosario in Chiesa Parrocchiale

Sabato 27 Maggio 2006

- Incontro organizzato dal Centro Culturale Karol Wojtyla - Amici del Timone a Oreno di Vimercate. Per informazioni:
02 66825296 (Laura - orari ufficio)
- Festa della scuola materna Maria Immacolata

Domenica 28 Maggio 2006 - Ascensione

- Banco alimentare
- Giornata delle comunicazioni sociali
- Festa della scuola materna Giovanni XXIII
- Pellegrinaggio dei bambini di 5a elementare a Castiglione delle Stiviere

      

Sacerdoti:
Don Ugo Proserpio
- Parroco - Tel. 02.35.41.417
Don Massimo Riva
- Vicario Parr. - Tel. 02.39.10.11.51
Don Paolo Rota
- Vicario Parr. - Tel. 02.35.44.602

Orari delle Sante Messe in Parrocchia
Feriali:
ore 6.50 (all'Oasi San Giacomo) - 8.30 - 10.00 (sospesa in luglio e agosto) - 18.00.
Festive:
ore 8.00 - 9.00 (all'Oasi San Giacomo) - 10.00 - 11.30 (sospesa in luglio e agosto) - 18.00

Questo numero in formato PDF

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