Carissimi,
quest’oggi, nella nostra Chiesa diocesana, viviamo la “Giornata della Solidarietà” voluta tenacemente e profeticamente dal cardinal Carlo Maria Martini.
È un richiamo, occasione di preghiera, di riflessione e di qualche gesto per allargare il cuore al “mondo del lavoro”.
La Chiesa Italiana ha vissuto a Cagliari del 26 al 29 Ottobre 2017 un evento che ha portato a tema centrale il lavoro: libero, creativo, partecipativo, solidale.
Purtroppo un silenzio indifferente (tranne pochissime eccezioni) ha accompagnato questo importante appuntamento ecclesiale.
Anche nelle nostre comunità non c’è stata attenzione e, forse, trascuratezza. Ma tutti sappiamo quanto il tema “lavoro” investa ancora tante persone che si trovano senza lavoro.
Basta mettere il naso al “Centro Lavoro” della nostra Caritas per constatare quante richieste vi giungono, quanti “curriculum” vengono inviati, quante richieste vengono effettuate per dare speranza a chi ha perso il lavoro.
Se è vero che è in atto una certa ripresa economica, è altrettanto vero che, ogni giorno, la televisione ci mette a conoscenza di fabbriche in crisi, in chiusura e pertanto di famiglie in difficoltà che non possono sostenere il presente e ancor meno il futuro.
A noi, a ciascuno di noi, il compito e la responsabilità della preghiera, della condivisione, del sostegno a quelle “iniziative” che, come comunità di discepoli del Signore, vengono messe in atto: una goccia o più gocce che possono dare un po’ di respiro e di speranza…
Ringrazio tutti coloro che, con Adotta una famiglia, sono la goccia o le gocce che danno amicizia, condivisione, speranza.
Condivido con voi un passaggio della famosa omelia che San Basilio, Vescovo di Cesarea, pronunciò nel 370 ai suoi fedeli: “La ricchezza è come l’acqua del pozzo. Se attingiamo l’acqua dal pozzo e la distribuiamo per dissetare uomini, animali, etc., la sorgente la rigenera.
Se invece non attingiamo l’acqua, dopo un po’ questa marcisce per cui non può essere di nessuna utilità.
La ricchezza, conclude, San Basilio, deve circolare perché, se si ferma nelle mani di pochi, produce disastri”.
Queste cose le descrive San Basilio, circa 1700 anni fa…
È l’economia di comunione.

Vi benedico

Don Vittorio