SS. GERVASO E PROTASO - NOVATE MILANESE Anno VI - n° 32 - Domenica 20 Ottobre 2002 |
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Io e il Padre siamo uno
Siamo all'ultimo incontro/scontro tra Gesù e i "giudei", tra il Figlio e il nostro non volergli essere fratelli.
Giovanni non riferisce il processo finale davanti al sinedrio, perché presenta tutta la vita di Gesù come un processo: il processo dell'uomo che accoglie o rifiuta la Parola che lo fa diventare figlio di Dio.
Avviene d'inverno, nella freddezza, anzi nella tempesta che prelude la passione. Il destino di Gesù, già segnato dall'inizio, è voluto e preordinato da lui stesso, che prende l'iniziativa.
Anticipando a questo punto i capi d'accusa, l'evangelista mostra con chiarezza il motivo della sua condanna. Il processo è il luogo di testimonianza della verità. La verità di Gesù è il suo essere Cristo e Figlio di Dio, il suo essere Cristo in quanto Figlioli Dio.
Sarà ucciso perché presenta un Cristo e un Dio "altro" da quello che noi pensiamo.
Si pensava allora e si penserà anche in seguito, a Dio e al suo Messia come a qualcuno che si impone su tutti, con una forza capace di vincere ogni potere avverso, compresa la malattia e la morte.
Gesù presenta un Dio e un Messia che non corrisponde alle nostre attese e ai nostri timori: è Signore in quanto servo, è pastore in quanto mite agnello, e salvatore in quanto dà la vita.
Ci salva mostrando chi è Dio per noi e chi siamo noi per lui: Dio è Padre che ama e noi suoi figli amati nel Figlio, che si fa nostro fratello, nonostante ogni nostra resistenza o rifiuto.
Anno del Rosario
Il centro della nostra fede è Cristo, Redentore dell'uomo. Maria non l'offusca, né offusca la sua opera salvifica. Assunta in cielo in corpo e anima, la Vergine, la prima a gustare i frutti della passione e della risurrezione del proprio Figlio, è Colei che nel modo più sicuro ci conduce a Cristo, il fine ultimo del nostro agire e di tutta la nostra esistenza.
Per questo, rivolgendo alla Chiesa intera, nella Lettera apostolica Novo millennio ineunte, l'esortazione di Cristo a "prendere il largo", ho aggiunto che "ci accompagna in questo cammino la Vergine Santissima, alla quale [...], insieme a tanti Vescovi [...], ho affidato il terzo millennio" (n. 58). E invitando i credenti a contemplare incessantemente il volto di Cristo, ho desiderato tanto che di tale contemplazione fosse per tutti maestra Maria, sua Madre.
Oggi intendo esprimere questo desiderio con maggiore chiarezza mediante due gesti simbolici. Firmerò tra poco la Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae. Inoltre, insieme a questo documento, dedicato alla preghiera del Rosario, proclamo l'anno che va dall'ottobre 2002 all'ottobre 2003 "Anno del Rosario". Lo faccio non soltanto perché questo anno è il venticinquesimo del mio pontificato, ma anche perché ricorre il centoventesimo anniversario dell'Enciclica Supremi apostolatus officio, con la quale, il 1° settembre 1883, il mio venerato predecessore, il Papa Leone XIII, dette inizio alla pubblicazione di una serie di documenti dedicati proprio al Rosario. C'è poi un'altra ragione: nella storia dei Grandi Giubilei vigeva la buona usanza che, dopo l'Anno Giubilare dedicato a Cristo e all'opera della Redenzione, ne venisse indetto uno in onore di Maria, quasi implorando da Lei l'aiuto per far fruttificare le grazie ricevute.
Per l'esigente, ma straordinariamente ricco compito di contemplare il volto di Cristo insieme con Maria, vi è forse strumento migliore della preghiera del Rosario? Dobbiamo però riscoprire la profondità mistica racchiusa nella semplicità di questa preghiera, cara alla tradizione popolare. Questa preghiera mariana nella sua struttura è in effetti soprattutto meditazione dei misteri della vita e dell'opera di Cristo. Ripetendo l'invocazione dell'"Ave Maria", possiamo approfondire gli eventi essenziali della missione del Figlio di Dio sulla terra, che ci sono stati trasmessi dal Vangelo e dalla Tradizione. Perché tale sintesi del Vangelo sia più completa e offra una maggiore ispirazione, nella Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae ho proposto di aggiungere altri cinque misteri a quelli attualmente contemplati nel Rosario, e li ho chiamati "misteri della luce". Essi comprendono la vita pubblica del Salvatore, dal Battesimo nel Giordano fino all'inizio della Passione. Questo suggerimento ha lo scopo di ampliare l'orizzonte del Rosario, affinché sia possibile a chi lo recita con devozione e non meccanicamente penetrare ancor più a fondo nel contenuto della Buona Novella e conformare sempre più la propria esistenza a quella di Cristo.
L'Anno del Santo Rosario, che vivremo insieme, produrrà certamente benefici frutti nel cuore di tutti, rinnoverà e intensificherà l'azione della grazia del Grande Giubileo dell'Anno Duemila e diventerà sorgente di pace per il mondo. Maria, Regina del Santo Rosario, che vediamo qui esposta nella bella immagine venerata a Pompei, conduca i figli della Chiesa alla pienezza dell'unione con Cristo nella sua gloria!
16 ottobre 2002
Giovanni Paolo II
I nuovi Misteri del Rosario
Misteri di Gioia (lunedì e sabato)
1° L'angelo annuncia a Maria che sarà Madre di Gesù
2° Maria fa visita a Elisabetta
3° Gesù nasce a Betlemme
4° Gesù è presentato al Tempio
5° Gesù è ritrovato tra i Dottori del Tempio
Misteri di Dolore (martedì e venerdì)
1° Gesù prega nell'orto
2° Gesù è flagellato
3° Gesù è incoronato di spine
4° Gesù porta la croce al Calvario
5° Gesù muore sulla croce
Misteri di Gloria (mercoledì e domenica)
1° Gesù risorge da morte
2° Gesù sale al cielo
3° Lo Spirito Santo discende sugli Apostoli e su Maria
4° Maria è assunta in cielo
5° Maria è incoronata Regina del cielo e della terra
Misteri di Luce (giovedì)
1° Gesù è battezzato al Giordano
2° Gesù si rivela alle nozze di Cana
3° Gesù annuncia il Regno di Dio e invita alla conversione
4° Gesù si trasfigura sul monte Tabor
5° Gesù istituisce l'Eucarestia
Lettera ai lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese
A mons. Angelo Sala facente funzione di decano e ai fedeli delle parrocchie del decanato di Bollate
Carissimo Monsignore,
indirizzo a te questo mio scritto perché, nei modi che riterrai
più opportuni, tu possa portarlo a conoscenza dei sacerdoti e dei
fedeli delle parrocchie del decanato di Bollate, soprattutto di quelle
più direttamente interessate dai fatti dell'ALFA ROMEO di Arese.
A tutti e, in particolare, ai lavoratori e alle famiglie di questo territorio, che stanno vivendo momenti di grave apprensione per una crisi aziendale che mette in serio rischio il loro posto di lavoro, dico la mia fraterna vicinanza e la mia cordiale solidarietà. Seguo, infatti, con costante attenzione e con profonda amarezza quanto va profilandosi in questi giorni con la crisi occupazionale che sta coinvolgendo alcune decine di migliaia di lavoratori della FIAT, a iniziare da quelli che operano a Termini Imerese, e, tra di noi, i circa mille lavoratori impegnati nell'ALFA ROMEO.
Si tratta di una crisi che appare ben più grave del previsto: le forti difficoltà che vanno emergendo richiedono un obiettivo e libero confronto atto a individuare, da una parte, le responsabilità e perfino gli eventuali sbagli del passato ma, soprattutto e dall'altra parte, finalizzato a studiare e a decidere gli interventi necessari per una soluzione adeguata che comporti i minori costi possibili; le prospettive che si aprono non sono affatto incoraggianti, per cui tante persone e tante famiglie vedono pesantemente compromesso il loro futuro; la chiusura, seppure temporanea come si assicura da parte dei responsabili, di una azienda rende in qualche modo più povero il territorio e porta con sé più ampi e inevitabili problemi e squilibri sociali.
In questo stato di cose non spetta certo a me come Vescovo né alla Chiesa individuare le soluzioni tecniche, economiche, sociali e politiche. Il Vescovo e la Chiesa hanno però la missione di richiamare i valori della persona umana con le esigenze etiche che ne derivano, di domandare giustizia e responsabilità, di esprimere e di vivere autentica solidarietà.
Desidero, perciò, riaffermare con convinzione che il diritto al lavoro va tutelato e promosso senza lasciare nulla di intentato: che ne è, infatti, dell'uomo, se l'uomo perde il suo lavoro? È una domanda che, nella sua disarmante semplicità, dice tutta la drammaticità di una situazione come quella che si sta delineando.
C'è, quindi, da intervenire perché il costo sociale dell'operazione che si va ventilando sia il meno pesante possibile e per ridare serenità alle persone e alle famiglie che in queste ore si sentono minacciate dalla prospettata chiusura dell'azienda e dalla messa in cassa integrazione. Ancora prima, è necessario che ciascuno faccia la sua parte, procedendo in termini di più convinta sinergia tra le diverse istituzioni e realtà interessate, sempre nella prospettiva della giustizia e della solidarietà.
Auspico, quindi, di vero cuore che le diverse Istituzioni, da quelle locali a quelle nazionali, studino e mettano in atto interventi mirati per affrontare e risolvere i problemi in gioco con progetti, controlli e programmi adeguati, nel maggior rispetto possibile delle caratteristiche storiche e ambientali di ogni situazione; auspico pure che le forze imprenditoriali coinvolte si aprano a tutti i confronti e le collaborazioni utili o necessari per rilanciare la propria attività e produttività, garantendo nei nuovi assetti aziendali lavoro e dignità agli operai e alle famiglie coinvolte; auspico, infine, che tutti coloro che lo possono e lo devono si attivino da subito e con coraggio e lungimiranza mettendo in moto le più autentiche risorse della solidarietà.
Con questi miei auspici desidero dare voce soprattutto a quelle persone che si trovano in situazioni di disagio e rischiano di perdere il lavoro ma che non trovano sufficiente eco nei mezzi di comunicazione sociale: anche i loro diritti vanno salvaguardati e anche per loro occorre attivamente impegnarsi.
Esprimo, infine, a tutte le persone e a tutte le famiglie coinvolte tutta la solidarietà e la vicinanza di cui sono capace.
Tale vicinanza e tale solidarietà si fanno anzitutto preghiera perché il Signore, oltre a illuminare quanti hanno responsabilità da assolvere, doni a ciascuno di non perdere la speranza e gli faccia sperimentare l'amore fattivo e concreto di persone amiche e dell'intera comunità ecclesiale.
In questa solidarietà si devono sentire impegnate direttamente le nostre comunità parrocchiali e tutta la nostra Chiesa, offrendo ascolto, sostegno e aiuto concreto con quelle modalità che andranno opportunamente individuate anche in accordo con i nostri organismi diocesani.
Con l'affetto di chi sente su di sé le sofferenze di tanti nostri fratelli e sorelle e desidera contribuire con tutte le proprie energie alla loro gioia e alla loro pace, saluto tutti e ciascuno dal profondo del cuore, invocando su ogni persona e su ogni famiglia la confortatrice benedizione del Signore.
Milano, 11 ottobre 2002
+ Dionigi card. Tettamanzi
Arcivescovo
20 Ottobre 2002
Santa Cresima
Agnelli Martina - Airaghi Martina - Albani Maria Elena - Andreoni Barbara
- Anelli Alexa - Anelli Saira
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Baldini Valentina
- Barbieri Virginia - Bianchi Chiara - Bifulco Angelo - Boldorini Gaia Maria
- Bonucchi Federico -
Caleffi Giacomo - Canelli Andrea - Casciello Anna - Cavalli Francesco - Cazzaniga Alice
- Cazzaniga Anna -
Chiarappa Dalila - Chiovini Maria Cristina - Ciofetti Simone - Cortese Emanuele
- Cursano Gianluca -
Dalla Corte Pietro - D'Angelo Mauro - De Luca Silvia - Di Leo Debora - Di Liberto Jessica
- Dognini Christian -
Farioli Daniele - Ferrari Manuel - Galimberti Daniele - Gautieri Massimo - Giandrini Viviana
- Grassi Matteo -
Grassi Samuele - Grisoni Edoardo - Iamundo Sabatino - La Bella Gianluca - La Rocca Chiara
- Landriani Sandro -
Leo Michele - Lo Presti Simone - Mancigotti Cristina - Manfra Gianluca - Marano Veronica
- Miculi Emanuela -
Mijac Jessica - Milini Valentina - Minora Andrea - Molgora Alessandra - Monetti Marco
- Musicco Giulia -
Nappi Marcello - Nicosia Martina - Pagliardi Andrea - Palmieri Marco - Passerini Jacopo
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Pizzarelli Maria Rosaria - Porcaro Sara - Portella Eleonora - Rizzo Manuel - Rossini Giulia
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Roveri Federica - Sala Matteo - Salati Maurizio - Savino Viviana - Scotti Elisa
- Silva Emanuela -
Smania Marco - Vegetti Alessandro - Venturini Samuel - Vona Francesco
Le catechiste: Alessandra, Cristina, Franca, Laura, Marisa, Pinuccia, Valentina
don Paolo, don Massimo, don Celso, don Ugo
Gli animatori: Camilla, Lorenzo, Sonia, Valentina, Cristina
Amici del Banco Alimentare
Ricordiamo a tutti coloro che intendono sostenere l'iniziativa del Banco Alimentare che potranno portare il loro contributo in Parrocchia sabato 26 ottobre dalle ore 17.30 alle ore 19 e domenica 27 ottobre dalle ore 8 alle ore 12. Si raccolgono prodotti alimentari a lunga conservazione, in particolare: zucchero, caffè, dadi, legumi.
Movimento terza età
I nostri incontri riprenderanno il 23 ottobre alle ore 15.30 al Centro Femminile.
Vi aspettiamo numerosi.....sono gradite persone nuove.
A presto.
Il gruppo terza età
Serata per un amico
Sabato 26 ottobre alle ore 21.00 presso la Sala Teatro Comunale Giovanni Testori si terrà lo spettacolo comico in due tempi "... Senza nulla a pretendere", organizzato con il patrocinio del Comune di Novate Milanese.
Durante la serata si raccoglieranno fondi per Don Luciano Garlappi, missionario in Perù.
Ingresso libero.
Ristrutturazione della Casa Parrocchiale
Sono iniziati i lavori per ristrutturare la Casa Parrocchiale.
La settimana prossima "La Comunità" riporterà tutte le notizie per informare correttamente i parrocchiani su questa importante opera.
Vita Parrocchiale
Domenica 20 Ottobre 2002 - Giornata Missionaria Mondiale |
- Le offerte delle Sante Messe sono destinate al Centro Missionario
Diocesano |
Lunedì 21 Ottobre 2002 |
ore 18.00 Esperienza missionaria per gli adolescenti (cena compresa)
in Oratorio San Luigi - fino alle ore 22.00 |
Martedì 22 Ottobre 2002 |
ore 15.00 Santo Rosario perpetuo in Chiesa Parrocchiale |
Mercoledì 23 Ottobre 2002 |
ore 21.00 Incontro dei consigli pastorali decanali con l'Arcivescovo a Busto Garolfo |
Giovedì 24 Ottobre 2002 |
ore 20.45 Terzo incontro del corso di formazione per volontari organizzato
da La Tenda Onlus sul tema: "L'empatia: la consapevolezza dei sentimenti" - al Centro Femminile |
Venerdì 25 Ottobre 2002 |
- Redditio Symboli |
Sabato 26 Ottobre 2002 |
- Assemblea degli oratori in FOM |
Domenica 27 Ottobre 2002 |
- Dopo la Santa Messa delle ore 10.00 incontro A.C.R. |