Anno X - n° 36 - Domenica 19 Novembre 2006


Foglio settimanale di riflessione, comunicazione ed informazione
della Parrocchia SS. Gervaso e Protaso - Novate Milanese

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I domenica di avvento
Io vi darò bocca e sapienza

Il brano di Vangelo che oggi commentiamo è chiamato "la grande apocalisse". Apocalisse non significa "disastro", ma "rivelazione" di una cosa ignota. Queste parole di Gesù rivelano non qualcosa di strano e occulto, ma il senso profondo della nostra realtà presente: ci tolgono il velo che le nostre paure e i nostri errori ci hanno messo davanti agli occhi, e ci permettono di vedere quella verità che è la parola definitiva di Dio sul mondo.
L'intento degli evangelisti è mostrare che non si sta andando verso "la fine", ma verso "il fine".
La Croce di Gesù è già il giudizio sul mondo vecchio; il discepolo è chiamato a viverla al presente come seme della gloria futura, in attesa del suo ritorno. E' venuto a insegnarci che il mondo ha nel Padre il suo inizio e il suo termine, e ci chiama a vivere il presente in quest'ottica, l'unica che dà senso alla vita.
L'uomo, unico animale cosciente del proprio limite, dopo il peccato si lascia guidare dalla paura della morte. Ma essa trionfa proprio nella volontà di salvarsi ad ogni costo, origine dell'egoismo e di ogni male. Gesù offre l'alternativa di una vita che si lascia guidare dalla fiducia nel Padre, in un atteggiamento di dono e di amore che ha già vinto la morte.
Il Figlio di Dio, fattosi carne, ci ha rivelato il destino di ogni carne: il suo cammino di Figlio dell'uomo è quello di ogni uomo e del mondo intero, il suo mistero di morte e risurrezione è la verità del presente nel suo futuro.

(Malachia 3,19-20 - Salmo 97 - 2 Tessalonicesi 3,7-12 - Luca 21,5-19)

 


Caritas Parrocchiale - Avvento di fraternità
Mongolia:
"Il calore di una nuova famiglia"

Durante l'Avvento la nostra comunità si impegna a sostenere il progetto di costruzione di una casa di accoglienza per bambine abbandonate in Mongolia. Questo progetto, ideato dalle suore salesiane e sostenuto dalla Caritas Ambrosiana, prevede la creazione di una casa di accoglienza in grado di ospitare 20 bambine, nella città di Ulàan Baatar capitale del Paese. Qui le bambine che vivono nelle strade della capitale, potranno ritrovare il calore di un ambiente familiare, ricevere un'istruzione e soprattutto ricevere quell'amore e quella cura di cui sono prive.
Nelle prossime settimane vedremo insieme i dettagli del progetto e impareremo a conoscere meglio il Paese e il tessuto sociale in cui questo progetto si colloca.

 


Il Pane della Carità

La Caritas Parrocchiale ringrazia la comunità per la sensibilità e la generosità dimostrate in occasione dell'iniziativa "Il Pane della Carità". Sono state veramente tante le persone che hanno mostrato interesse e apprezzamento per l'iniziativa. Abbiamo raccolto 950 euro che sono stati devoluti al sostegno dei progetti a favore degli stranieri attuati dalla Caritas Ambrosiana.

 


Ottobre Missionario 2006

In occasione del mese missionario i parrocchiani, come sempre, hanno dato prova di grande generosità.
In totale la somma raccolta ammonta a complessivi € 3.800,00 così suddivisi: Offerte € 2.962,00 - Hobby for Mission € 338,00 - Artigianato € 500,00.
Va inoltre ricordato che continuano le adozioni a distanza che interessano molte famiglie della Parrocchia.
Ringraziamo
tutti per la grande sensibilità dimostrata nei confronti delle MISSIONI e quanti, con il loro impegno personale, hanno contribuito alla buona riuscita del mese missionario.

Il gruppo missionario

 


4° Convegno Ecclesiale Nazionale
Verona, 16-20 ottobre 2006

www.convegnoverona.it

 

Proseguiamo la pubblicazione del messaggio conclusivo del Cardinal Ruini al Convegno Ecclesiale di Verona

5. Questa tensione missionaria rappresenta anche il principale criterio intorno al quale configurare e rinnovare progressivamente la vita delle nostre comunità. Dal nostro Convegno emerge chiara l'esigenza di superare le tentazioni dell'autoreferenzialità e del ripiegamento su di sé, che pure non mancano, come anche di non puntare su un'organizzazione sempre più complessa, per imboccare invece con maggiore risolutezza la strada dell'attenzione alle persone e alle famiglie, dedicando tempo e spazio all'ascolto e alle relazioni interpersonali, con particolare cura per la confessione sacramentale e la direzione spirituale. In un contesto nuovo e diverso, avremo così il ricupero di una dimensione qualificante della nostra tradizione pastorale.

Per essere pienamente missionaria, questa attenzione alle persone e alle famiglie deve assumere però un preciso orientamento dinamico: non basta cioè "attendere" la gente, ma occorre "andare" a loro e soprattutto "entrare" nella loro vita concreta e quotidiana, comprese le case in cui abitano, i luoghi in cui lavorano, i linguaggi che adoperano, l'atmosfera culturale che respirano. È questo il senso e il nocciolo di quella "conversione pastorale" di cui sentiamo così diffusa l'esigenza: essa riguarda certamente le parrocchie, ma anche, in modo differenziato, le comunità di vita consacrata, le aggregazioni laicali, le strutture delle nostre Diocesi, la formazione del clero nei seminari e nelle università, la Conferenza Episcopale e gli altri organismi nazionali e regionali.

Proprio qui si inserisce la proposta, o meglio il bisogno, della "pastorale integrata". Dobbiamo precisare i suoi contorni e darle man mano maggiore concretezza, ma sono già chiari il suo obiettivo e la sua direzione di marcia: essa trova infatti nella comunione ecclesiale la sua radice e nella missione, da svolgere nell'attuale società complessa, la sua finalità e la sua concreta ragion d'essere. Punta quindi a mettere in rete tutte le molteplici risorse umane, spirituali, pastorali, culturali, professionali non solo delle parrocchie ma di ciascuna realtà ecclesiale e persona credente, al fine della testimonianza e della comunicazione della fede in questa Italia che sta cambiando sotto i nostri occhi.

Fin da quando si è incominciato a progettare il presente Convegno è apparso centrale, proprio nella prospettiva della missione, il tema dei cristiani laici e molto è maturato in proposito sia in queste giornate sia nel lavoro preparatorio, nella linea del Concilio Vaticano II e dell'Esortazione Apostolica Christifideles laici. È chiaro a tutti noi che il presupposto di una piena e feconda presenza e testimonianza laicale è costituito dalla comunione ecclesiale e specificamente da quella spiritualità di comunione che è stata invocata da Giovanni Paolo II con queste parole appassionate: "Fare della Chiesa la casa e la scuola della comunione: ecco la grande sfida che ci sta davanti nel millennio che inizia, se vogliamo essere fedeli al disegno di Dio e rispondere anche alle attese profonde del mondo" (Novo millennio ineunte, 43). In particolare è indispensabile una comunione forte e sincera tra sacerdoti e laici, con quell'amicizia, quella stima, quella capacità di collaborazione e di ascolto reciproco attraverso cui la comunione prende corpo. Anzitutto noi Vescovi e presbiteri, proprio per la peculiare missione e responsabilità che ci è affidata nella Chiesa, siamo chiamati a farci carico di questa comunione concreta, prendendo sul serio la parola di Gesù, ripresa nella Lumen gentium (n. 18), che ci dice che siamo a servizio dei nostri fratelli. Ciò non significa che si debba abdicare al nostro compito specifico e all'esercizio dell'autorità che ne fa parte. Implica e richiede però che questo compito e questa autorità siano protesi a far crescere la maturità della fede, la coscienza missionaria e la partecipazione ecclesiale dei laici, trovando in ciò una fonte di gioia personale e non certo di preoccupazione o di rammarico, e promuovendo la realizzazione di quegli spazi e momenti di corresponsabilità in cui tutto ciò possa concretamente svilupparsi. Analogo spirito e comportamento è evidentemente richiesto nei cristiani laici: tutti infatti dobbiamo essere consapevoli che tra sacerdoti e laici esiste un legame profondo, per cui in un'ottica autenticamente cristiana possiamo solo crescere insieme, o invece decadere insieme.

La testimonianza missionaria dei laici, che in Italia ha alle spalle una storia lunga e grande, le cui forme moderne sono iniziate già ben prima del Vaticano II, e che poi ha ricevuto dal Concilio nuova fecondità e nuovo impulso, ha oggi davanti a sé degli spazi aperti che appaiono assai ampi, promettenti e al tempo stesso esigenti. Questa testimonianza è chiamata infatti ad esplicarsi sotto due profili, connessi ma distinti. Uno di essi è quello dell'animazione cristiana delle realtà sociali, che i laici devono compiere con autonoma iniziativa e responsabilità e al contempo nella fedeltà all'insegnamento della Chiesa, specialmente per quanto riguarda le fondamentali tematiche etiche ed antropologiche. L'altro è quello della diretta proposta e testimonianza del Vangelo di Gesù Cristo, non solo negli ambienti ecclesiali ma anche e non meno nei molteplici spazi della vita quotidiana: in quello scambio continuo, cioè, che ha luogo all'interno delle famiglie come nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nei locali pubblici e in tante altre occasioni. Sono i laici pertanto ad avere le più frequenti e per così dire "naturali" opportunità di svolgere una specie di apostolato o diaconia delle coscienze, esplicitando la propria fede e traducendo in comportamenti effettivi e visibili la propria coscienza cristianamente formata. Così essi possono aiutare ogni uomo e ogni donna con cui hanno a che fare a riscoprire lo sguardo della fede e a mantenere desta a propria volta la coscienza, lasciandosi interrogare da essa e possibilmente ascoltandola in concreto. Soltanto per questa via può realizzarsi la saldatura tra la fede e la vita e può assumere concretezza quella "seconda fase" del progetto culturale che è stata motivatamente proposta dal Cardinale Tettamanzi. Questa forma di testimonianza missionaria appare dunque decisiva per il futuro del cristianesimo e in particolare per mantenere viva la caratteristica "popolare" del cattolicesimo italiano, senza ridurlo a un "cristianesimo minimo", come ha giustamente chiesto Don Franco Giulio Brambilla: tale forma di testimonianza dovrebbe pertanto crescere e moltiplicarsi. Potrà farlo però soltanto sulla base di una formazione cristiana realmente profonda, nutrita di preghiera e motivata e attrezzata anche culturalmente. Di fronte a una tale prospettiva diviene ancora più evidente la necessità di comunione e di un impegno sempre più sinergico tra i laici cristiani e tra le loro diverse forme di aggregazione, mentre si rivelano davvero privi di fondamento gli atteggiamenti concorrenziali e i timori reciproci.

(Il messaggio continuerà ad essere pubblicato
nei prossimi numeri de "La Comunità")

 


Festa del Dolce

La Festa del Dolce, organizzata dalla San Vincenzo, prevista per Domenica 19 Novembre è stata rinviata a Domenica 26 Novembre.
Vi aspettiamo numerosi!

 


Benedizioni natalizie
settimana dal 20 al 24 Novembre

Data

Via

Dalle ore

Alle ore

Sacerdote

lunedì 20 novembre 2006

Via Vignone n° 58 - 62

15.00 -

Don Ugo

lunedì 20 novembre 2006

Via Petrarca

15.00 18.30

Don Massimo

lunedì 20 novembre 2006

Via Bovisasca numeri pari - Via Battisti -
Via Trento e Trieste  - Via IV Novembre

9.30 16.00

Don Paolo

martedì 21 novembre 2006

Via Vignone esclusi n° 58 - 62

15.00

Don Ugo

martedì 21 novembre 2006

Via Verga

15.00 20.00

Don Massimo

martedì 21 novembre 2006

Via Bovisasca numeri dispari

9.30 18.00

Don Paolo

mercoledì 22 novembre 2006

Via Cavour numeri dispari fino alla rotonda

15.00 -

Don Ugo

mercoledì 22 novembre 2006

Via Latini

15.00 20.00

Don Massimo

mercoledì 22 novembre 2006

Via Garibaldi numeri pari

17.00 20.00

Don Paolo

giovedì 23 novembre 2006

Via Cavour numeri pari fino alla rotonda

15.00 -

Don Ugo

giovedì 23 novembre 2006

Via XXV dopo il semaforo  - Via Dante

16.00 20.00

Don Massimo

giovedì 23 novembre 2006

Via Garibaldi numeri dispari

17.00 20.00

Don Paolo

venerdì 24 novembre 2006

Via Morandi n° 3 - 5

16.00 -

Don Ugo

venerdì 24 novembre 2006

Via XXV Aprile fino al semaforo escluso n° 41

16.00 19.30

Don Massimo

venerdì 24 novembre 2006

Via Costa fino al n° 6

15.00 20.00

Don Paolo

 


Amici del Banco Alimentare

Ricordiamo a tutti coloro che intendono sostenere l'iniziativa del Banco Alimentare che potranno portare il loro contributo in Parrocchia sabato 25 Novembre dalle ore 17.30 alle ore 18.30 e domenica 26 Novembre dalle ore 8.00 alle ore 12.00. Si raccolgono in particolare: pelati - legumi - zucchero - caffè.

 


 Domenica 26 Novembre
Giornata nazionale di sensibilizzazione sulle offerte
per il sostentamento del clero diocesano

La Giornata nazionale di sensibilizzazione sulle offerte per il sostentamento del clero diocesano del 26 Novembre invita noi fedeli a fare un passo significativo nella partecipazione al sostegno economico della Chiesa.
Ci fa scoprire come, attraverso le offerte per i sacerdoti, possiamo aiutare, secondo il principio della equa distribuzione delle risorse, non solo i parroci delle piccole comunità, dove è comunque assicurata la presenza di un sacerdote, ma tutti i 39.000 preti diocesani, compresi 600 missionari all'estero e circa 3.000 preti anziani o malati che, dopo una vita di servizio, ora contano sull'aiuto di tutti i fedeli.

 


Giornata di "Avvenire"
Domenica 26 Novembre

Domenica 26 Novembre in tutta la Diocesi Ambrosiana si terrà la Giornata del quotidiano "Avvenire".
Al termine delle Sante Messe sul piazzale della Chiesa vendita straordinaria del quotidiano.
Tutti siamo invitati ad acquistare una copia
per meglio conoscere il giornale dei cattolici.

 


7 - 8 - 9 Dicembre 2006
Ritiro Giovani

Da giovedì 7 a sabato 9 Dicembre 2006 si terrà il consueto ritiro per i giovani delle Parrocchie di Novate.
Quest'anno il ritiro sarà a San Giovanni in Valle Aurina (BZ).
I giovani interessati sono pregati di iscriversi, entro mercoledì 22 novembre, presso la segreteria dell'Oratorio San Luigi.
Il costo è di 130 euro, pensione completa, viaggio escluso (si chiede di dare la disponibilità della macchina).

 


La vita della nostra comunità

Domenica 19 Novembre - Prima di Avvento

- Banco libri in fondo alla Chiesa
- Candele di Telefono Azzurro (Mattina in piazza delle Chiesa e Pomeriggio in Oratorio San Luigi)
- Ritiro 3a elementare
ore 10.00
Durante la S. Messa presentazione del nuovo Consiglio Pastorale
ore 15.00
Convegno Genitori: "Isolati tra i Media" in Oratorio San Luigi
ore 15.10
Partenza da piazza della Chiesa per il ritiro organizzato dall'Azione Cattolica di Decanato a Cassina Nuova di Bollate

Lunedì 20 Novembre 2006

- Inizio dello Sveglione (tutti i giorni alle ore 7.40 per le medie e alle ore 8.00 per le elementari in Chiesa Parrocchiale)

Martedì 21 Novembre 2006 - Presentazione della Beata Vergine Maria

ore 21.00 Cineforum: "Volver - Tornare" al Cinema Nuovo

Mercoledì 22 Novembre - Santa Cecilia

- Terminano le iscrizioni per il ritiro dei Giovani
ore 15.30
Incontro Gruppo Terza Età al Centro Parrocchiale

Giovedì 23 Novembre - Sant'Andrea Dung-Lac e compagni

ore 9.00 Adorazione Eucaristica in Chiesa Parrocchiale (fino alle ore 10.00)

Venerdì 24 Novembre - Beata Maria Anna Sala

ore 15.00 Catechesi per casalinghe e pensionati al Centro Parrocchiale
ore 21.00
Catechesi per lavoratori al Centro Parrocchiale

Sabato 25 Novembre

ore 14.30 Incontro di catechismo per i bambini di 2a elementare in Oratorio San Luigi

Domenica 26 Novembre - Seconda di Avvento

- Ritiro decanale di 3a media
- Giornata del quotidiano "Avvenire"
- Festa del Dolce della San Vincenzo
- Banco Alimentare
- Giornata nazionale di sensibilizzazione sulle offerte per il sostentamento del clero diocesano
ore 16.30
Incontro del Gruppo Famiglie sul tema "Sperare è incontrare" al Centro Femminile

      

Sacerdoti:
Don Ugo Proserpio
- Parroco - Tel. 02.35.41.417
Don Massimo Riva
- Vicario Parr. - Tel. 02.39.10.11.51
Don Paolo Rota
- Vicario Parr. - Tel. 02.35.44.602

Orari delle Sante Messe in Parrocchia
Feriali:
ore 6.50 (all'Oasi San Giacomo) - 8.30 - 10.00 (sospesa in luglio e agosto) - 18.00.
Festive:
ore 8.00 - 9.00 (all'Oasi San Giacomo) - 10.00 - 11.30 (sospesa in luglio e agosto) - 18.00

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