Carissimi,
sabato 25 c.m. Papa Francesco sarà nella nostra terra ambrosiana! È un grande, straordinario dono, espressione dell’affetto che il Santo Padre nutre per la nostra gente.
L’intenso itinerario che Papa Francesco percorrerà il 25 Marzo, dalle “case bianche” della periferia della città in Via Salomone, all’incontro con i preti e i religiosi/e in Duomo, al carcere di San Vittore, alla celebrazione della Santa Messa al parco Monza fino all’incontro con i cresimandi alla stadio di San Siro, è il segno più eloquente della volontà e del desiderio di Papa Francesco di incontrarsi con il “popolo numeroso” della nostra terra. Sono certo che ciascuno di noi seguirà la visita di Papa Francesco con intensità di partecipazione e con l’affetto della preghiera. In queste settimane, ad ogni Santa Messa, la preghiera per la visita del Papa si è fatta corale ed insistente: siamo ben consapevoli che la presenza del Papa con la parola che ci metterà nel cuore e con i gesti eloquenti di misericordia e di tenerezza che ne caratterizza la visita è un dono che ci raggiunge personalmente e come Chiesa, come “popolo di Dio” che abita questa nostra terra ricca di risorse, di operosità, di possibilità ma anche di fatiche e di povertà che la “crisi” non ha risparmiato.
La sua parola e i suoi gesti diventeranno tesoro prezioso e fecondo per renderci tutti più capaci di cordialità e di audacia nel vivere accanto, insieme e tra gli uomini e le donne della nostra città per rispondere con la forza e la lieta fraternità del Vangelo alle sfide sociali e culturali della nostra terra ambrosiana. La forza e la gioia del Vangelo (“Evangelii Gaudium”) a cui Papa Francesco da sempre ci richiama, sono certo che ci verranno riproposte perché noi, popolo di Dio, abbiamo ad essere fermento e lievito di pace, con una costante e riconfermata volontà e capacità di dialogo dentro alla nostra società: promovendo percorsi di solidarietà, di fraternità, di desiderio di bene, di verità, di giustizia.
Abbiamo tutti un grande desiderio, una voglia “matta” di incontrare il Papa perché intuiamo nel profondo del cuore che davvero possiede parole e gesti di cui abbiamo bisogno: spesso ci “spiazzano”, ma ne abbiamo bisogno perché li sentiamo veri e portatori di libertà e di pace interiore.
Parole e gesti che accoglieremo e sapranno generare in noi e attorno a noi, nella nostra vita personale, famigliare, parrocchiale uno “stile” che sia maggiormente trasparenza e grazia del Vangelo.
Pregiamo perché ciò si realizzi

Vi benedico