Anno X - n° 40 - Domenica 17 Dicembre 2006 |
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V domenica di avvento
Attendo
Anche questa settimana la nostra
riflessione si concentra sulla figura di Giovanni
il Battista, prototipo dell'uomo che Dio si è
preparato per stare davanti al suo volto, che
è Gesù, e per aprirne agli altri la via di
accesso. E' la persona pronta ad accogliere il Signore che viene. Sintesi vivente
dell'Antico Testamento, in lui vediamo la
caratteristica fondamentale di tutta la storia di
Israele: l'attesa. Frutto di una fede assoluta nella
promessa, è la condizione indispensabile per
il compimento.
Dio ha tanto tardato a compiere la sua
promessa, perché aspettava di essere "atteso" da qualcuno. Se non è
atteso, non può venire; e, se viene, è come se non fosse venuto. Chi attende
"tende a" ciò che ancora non c'è. Giovanni è tutto proteso verso il futuro di Dio
e chiama gli uomini a rompere i loro equilibri per volgersi ad esso. Egli
è "eccentrico": ha il suo centro fuori di sé; il riposo del suo cuore sta
nella promessa di Dio. Questo sbilanciamento costituisce la caratteristica
fondamentale dell'uomo in cerca del suo volto perduto: creato a immagine
e somiglianza di Dio, sua icona vivente, troppo grande per bastare a se
stesso, ma anche troppo piccolo per soddisfare il suo bisogno.
Per questo solo in Dio può trovare se stesso ed essere salvo.
(Sofonia 3,14-18 - Cantico di Isaia 12 - Filippesi 4,4-7 - Luca 3,10-18)
Chi è / Cos'è la S. Vincenzo
Quella della S. Vincenzo è una realtà consistente che in Italia
può contare 1900 conferenze e 2000 aderenti; un esercito di carità
che merita di essere conosciuto e sostenuto.
Anche nella nostra parrocchia, da antichissima data, vi è una
conferenza con validissimi volontari.
Gli associati della S. Vincenzo operano nello spirito del loro
fondatore, il Beato Federico Ozanam che fondò l'associazione nel 1933.
Ai tempi di Ozanam il volto dei poveri era nelle classi lavoratrici
che si andavano costituendo agli albori dell'epoca industriale.
Oggi nelle nostre città la povertà spesso ha il volto
dell'emarginazione e della solitudine. Va crescendo uno stile di vita incurante
dell'altro che ci sta accanto.
Non ci può essere futuro migliore se non impariamo a riconoscere
la dignità, la libertà e il rispetto verso gli emarginati e verso
tutti coloro che vivono una condizione di disagio.
La S. Vincenzo di Novate conta 13 volontari che si riuniscono
il secondo e quarto lunedì di ogni mese alle ore 15.00 presso il
Centro Parrocchiale.
La S. Vincenzo della nostra parrocchia, dall'inizio dell'anno ad
oggi ha aiutato 40 persone divise fra: nuclei familiari novatesi,
nuclei familiari stranieri, anziani soli e giovani per il pagamento di
affitti, bollette luce e gas, medicine, visite mediche, libri, mense e
asili nido.
Ha assegnato diverse borse di studio a ragazzi delle superiori
per l'acquisto di libri e di materiale scolastico.
Ha offerto dei contributi per l'acquisto di addobbi a una chiesa
di nuova costruzione nel Benin, gemellata con la nostra parrocchia.
Ha offerto un contributo all'Oratorio S. Luigi per permettere a
diversi ragazzi di partecipare al Campeggio e all'Oratorio Feriale
Estivo. Alcune consorelle sono impegnate nel doposcuola ai ragazzi
delle medie inferiori e superiori.
Collaboriamo con il Centro di Ascolto parrocchiale, con la
Sesta Opera San Fedele per i carcerati di Bollate, con gli assistenti
sociali per risolvere (ove è possibile) casi come affido, lavoro,
alloggio, ricovero. Ci avvaliamo del Banco Alimentare per aiutare famiglie
in difficoltà.
Tutto questo è stato possibile grazie alle offerte dei nostri
benefattori, alle offerte raccolte durante la distribuzione dell'ulivo nella
Domenica delle Palme e dalla Festa del Dolce che organizziamo la
prima domenica di Avvento con la vendita di torte e dolci preparati
dai parrocchiani.
Il desiderio ardente della nostra Conferenza è quello di suscitare nuove adesioni soprattutto fra i giovani e fra tutte le persone
desiderose di portare un sorriso a chi il sorriso l'ha perduto.
Viviamo una volta sola, qualsiasi cosa buona possiamo fare per
un essere umano, qualsiasi servizio possiamo rendere,
rendiamolo adesso! Non tardiamo, non trascuriamo alcuna possibilità
perché non passeremo mai più per quella strada.
Il seme è stato gettato nella speranza che germogli i suoi
frutti conforme al detto di S. Paolo: "Io ho piantato, altri hanno
irrigato, ma è Dio che ha fatto
crescere".
La S. Vincenzo parrocchiale
Parrocchia SS. Gervaso e Protaso
"Micronido Maria Immacolata"
In data 12 dicembre 2006 si sono riuniti in seduta congiunta il
Consiglio Pastorale ed il Consiglio degli Affari Economici della
Parrocchia dei SS Gervaso e Protaso di Novate per valutare nel suo
complesso la situazione della sezione di Micronido della Scuola materna
parrocchiale Maria Immacolata.
Dopo una attenta, ampia e ponderata discussione sui
complessi aspetti della vicenda i Consigli hanno deliberato, all'unanimità,
di prorogare il servizio di Micronido a tutto l'anno scolastico
2007/2008, con il primario obiettivo di garantire la continuità
educativa agli iscritti e di mantenere un prezioso servizio alle famiglie
della città.
Tenuto conto della particolare delicatezza e complessità della
questione nonché dei risvolti pastorali, sociali ed educativi connessi,
i Consigli hanno inoltre ritenuto opportuno - in questo lasso di
tempo (entro cioè la fine dell'anno scolastico 2007/2008) - approfondire
e portare a compimento la riflessione circa l'effettiva possibilità o
meno per la Parrocchia di continuare ad offrire, anche in futuro, il
servizio di Micronido.
E' stato pertanto deliberato di riaprire le iscrizioni unicamente
al prossimo anno scolastico, limitatamente ai bambini già iscritti
alla struttura ed a quelli con caratteristiche di età tali da consentire
- alla conclusione del prossimo ciclo scolastico - direttamente il
passaggio alla scuola dell'infanzia.
Il Consiglio Pastorale e
il Consiglio degli Affari Economici
4° Convegno Ecclesiale
Nazionale
Verona, 16-20 ottobre 2006
www.convegnoverona.it
Proseguiamo la pubblicazione del messaggio conclusivo del Cardinal Ruini al Convegno Ecclesiale di Verona
9. Cari fratelli e sorelle, tutto l'insieme delle richieste e dei compiti, a prima vista assai diversificati, che questo Convegno ha fatto passare davanti a noi, si riconduce alla missione della Chiesa, che in realtà è una sola, e deve trovare pertanto il soggetto che se ne fa carico nella medesima Chiesa, intesa però nella pienezza delle sue dimensioni: come popolo di Dio che vive nella storia, con le sue molteplici articolazioni e componenti, e come mistero e sacramento, presenza salvifica di Dio Padre, corpo di Cristo e tempio dello Spirito, con una ordinazione intrinseca alla salvezza di tutti gli uomini (cfr Lumen gentium, capp. I e II). Perciò, se saremo veramente Chiesa nella realtà della nostra preghiera e della nostra vita, non saremo mai soli, come ci ha detto ieri il Papa, e non porteremo da soli il peso dei nostri compiti.
Per il modo in cui interpretare storicamente il nostro essere Chiesa negli anni che ci attendono, Benedetto XVI ci ha dato dei grandi ammaestramenti, specialmente nel discorso alla Curia Romana del 22 dicembre scorso, invitandoci a proseguire e sviluppare l'attuazione del Concilio Vaticano II sulla base dell'"ermeneutica della riforma", cioè del rinnovamento nella continuità dell'unico soggetto Chiesa e dei principi del suo insegnamento, continuità che ammette forme di discontinuità in rapporto al variare delle situazioni storiche e ai problemi nuovi che via via emergono. Il Papa stesso ha aggiunto che il Concilio ha tracciato, sia pure solo a larghe linee, la direzione essenziale del dialogo attuale tra fede e ragione e che adesso "questo dialogo è da sviluppare con grande apertura mentale, ma anche con quella chiarezza nel discernimento degli spiriti che il mondo con buona ragione aspetta da noi proprio in questo momento": a un tale compito affascinante anche il nostro Convegno confida di aver dato un contributo, per quanto modesto.
La parola "discernimento" ci richiama ad un obiettivo che ci eravamo dati nel Convegno di Palermo, anche con l'impulso di Giovanni Paolo II, specialmente in rapporto al discernimento comunitario che consenta ai fratelli nella fede, collocati in formazioni politiche diverse, di dialogare e di aiutarsi reciprocamente ad operare in maniera coerente con i comuni valori a cui aderiscono. È diffusa l'impressione che questo obiettivo sia stato mancato in larga misura nel decennio scorso, anche se una valutazione più attenta potrebbe suggerire che esso ha avuto pure delle realizzazioni non piccole, principalmente, ma non esclusivamente, in occasione della legge sulla procreazione assistita e del successivo referendum. Per fare meglio in futuro può essere utile tener accuratamente presente la differenza tra il discernimento rivolto direttamente all'azione politica o invece all'elaborazione culturale e alla formazione delle coscienze: di quest'ultimo infatti, piuttosto che dell'altro, la comunità cristiana come tale può essere la sede propria e più conveniente, mentre partecipando da protagonisti a un tale discernimento culturale e formativo i cristiani impegnati in politica potranno aiutare le nostre comunità a diventare più consapevoli della realtà concreta in cui vivono e al contempo ricevere da esse quel nutrimento di cui hanno bisogno e diritto.
La premessa decisiva per una buona riuscita del discernimento comunitario, da realizzarsi in ambito pastorale non meno che riguardo ai problemi sociali e politici, come assai più largamente la premessa per una più piena testimonianza cristiana a tutti i livelli, è in ogni caso la crescita e l'approfondimento di quel senso di appartenenza ecclesiale che purtroppo fatica a penetrare l'intero corpo del popolo di Dio, e talvolta anche in sue membra qualificate sembra scarso. Benedetto XVI, mettendo davanti a noi "la vera essenza della Chiesa", come la incontriamo, pura e non deformata, nella Vergine Maria, ci ha indicato ieri la strada giusta per maturare in noi il significato e il motivo autentico della nostra appartenenza, che non ignora, non nasconde e non giustifica le tante carenze, miserie e anche sporcizie di noi stessi e delle nostre comunità, ma sa bene perché non deve arrestare soltanto lì il proprio sguardo e perché esse non devono attenuare la sincerità e profondità della nostra appartenenza.
Cari fratelli e sorelle, su questa nota ecclesiale vorrei terminare il mio troppo lungo discorso, intimamente convinto che l'amore alla Chiesa fa alla fine tutt'uno con l'amore a Cristo, pur senza dimenticare mai che tra la Chiesa e Cristo vige non un'identità ma una "non debole analogia" come ha insegnato il Concilio (cfr Lumen gentium, 8). Questo amore indiviso, dunque, dobbiamo far rifiorire in noi. Ci affidiamo per questo all'intercessione di Maria, Madre della Chiesa, del suo sposo Giuseppe, che della Chiesa è universale patrono, e di San Zeno patrono della Chiesa di Verona, a cui rinnoviamo il nostro grazie. Il Signore Gesù benedica la nostra umile fatica di questi giorni e faccia germinare da essa qualche frutto dello Spirito, così che possiamo essere davvero testimoni della sua risurrezione, per quella speranza di cui tutti abbiamo bisogno.
(Il messaggio continuerà ad essere pubblicato
nei prossimi numeri de "La Comunità")
Natale degli sportivi
Lunedì 11 dicembre
2006, il Cardinale Dionigi Tettamanzi ha festeggiato il Natale con gli sportivi.
Io e altri tre compagni di squadra, insieme al Presidente dell'Osal
ci siamo andati. Il Mazda Palace era pieno di ragazzi che come
noi fanno attività sportiva.
Insieme a noi c'erano atleti più famosi, per il calcio Gattuso
e Cambiasso, per la ginnastica artistica c'era Vanessa Ferrari e
poi c'era Silvia Parente che ha vinto la medaglia d'oro alle
Paraolimpiadi l'anno scorso a Torino, ed infine la nazionale di ginnastica ritmica.
Il Cardinale nel suo discorso ci ha spiegato che non è
necessario vincere a tutti i costi, che la cosa più importante è imparare
a crescere anche facendo sport.
Sono stati ricordati anche due personaggi del mondo dello
sport recentemente scomparsi: Giacinto Facchetti giocatore e
presidente dell'Inter e il telecronista sportivo Alberto D'Aguanno.
E' stata davvero una bella serata, molto divertente.
P.S. L'anno prossimo venite anche voi.
I 4 moschettieri
Ritiro d'Avvento
I Gruppi Famiglie delle Parrocchie di Novate invitano tutte le Famiglie ad una giornata di ritiro e condivisione in preparazione del S. Natale che si terrà Domenica 17 Dicembre 2006 presso l'Oratorio "San Luigi" di Via Cascina del Sole, 28 - Novate Milanese.
Programma:
ore 9.00 - ritrovo presso il bar dell'Oratorio
ore 9.30 - riflessione di don Mario Gonti - A seguire momento di silenzio
ore 10.45 - condivisione sul tema - risonanze - confronto
ore 11.30 - S. Messa
ore 12.15 - conclusione
E' richiesta una iscrizione di 5 euro a famiglia per lasciare un'offerta al relatore e coprire i costi del servizio di baby-sitting.
Caritas Parrocchiale - Avvento di fraternità
Mongolia:
"Il calore di una nuova famiglia"
Il costo del progetto è di 20.000 euro e per realizzarlo serve anche il nostro piccolo aiuto.
Le offerte a favore del progetto saranno raccolte in parrocchia sabato 16 e domenica 17 dicembre, in seguito, per tutto il Tempo di Natale, rimarrà in fondo alla Chiesa una bussola per la raccolta dove si potrà lasciare il proprio contributo.
orari:
Martedì dalle ore 10.00 alle ore 12.00
Giovedì dalle ore 14.30 alle ore 17.00
e dalle ore 20.30 alle ore 21.30
Venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00
tel. 329.543.29.61
Ringraziamenti
Il Mercatino organizzato dal Movimento Terza Età di sabato 9
e domenica 10 Dicembre ha dato un ricavo di 923
euro, che sarà devoluto per le spese parrocchiali, come ad esempio il
riscaldamento della Chiesa.
Ringraziamo tutti di
cuore.
Buon Natale!
Movimento Terza Età
U.N.I.T.A.L.S.I.
Pellegrinaggio a Lourdes
L'U.N.I.T.A.L.S.I. organizza dal 9 all'11 febbraio 2007 un Pellegrinaggio a Lourdes in aereo.
Iscrizioni ed informazioni presso la Signora Maria Galli entro il 20 dicembre 2006.
La vita della nostra comunità
Domenica 17 Dicembre - Quinta di Avvento |
- Ritiro 1a media e
5a elementare |
Lunedì 18 Dicembre 2006 - Feria prenatalizia I |
ore 17.00 Inizio della Novena di Natale in Chiesa Parrocchiale |
Martedì 19 Dicembre 2006 - Feria prenatalizia II |
ore 17.00 Confessioni
1a media in Chiesa Parrocchiale |
Mercoledì 20 Dicembre - Feria prenatalizia III |
ore 21.00 Confessioni adulti in Chiesa Parrocchiale |
Giovedì 21 Dicembre - Feria prenatalizia IV |
ore 9.00 Adorazione Eucaristica in Chiesa Parrocchiale |
Venerdì 22 Dicembre - Feria prenatalizia V |
ore 18.30 Confessioni 2a e 3a media in Chiesa Parrocchiale |
Sabato 23 Dicembre - Feria prenatalizia VI |
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Domenica 24 Dicembre - Divina Maternità di Maria |
ore 8.00 Santa Messa in Chiesa Parrocchiale |
Lunedì 25 Dicembre 2006 - Santo Natale |
- Sante Messe alle ore 8.00 - 10.00 - 11.30 - 18.00 |
Sacerdoti: Orari delle Sante Messe in Parrocchia |