Qualche settimana fa vi avevo messo a conoscenza della criticità della caldaia dell’Oratorio Maschile che oramai deve essere sostituita. La settimana dopo mi si viene a dire che la caldaia della palestrina ha ormai concluso la sua corsa! A guaio si aggiunge guaio. Non posso che prenderne atto perché la caldaia della palestrina è datata 1989! Allora è quasi un miracolo di longevità per aver resistito tanto a lungo.
Con il Consiglio degli Affari Economici abbiamo esaminato i preventivi richiesti con urgenza e si è deciso - obbligatoriamente - di procedere alla sostituzione tanto della caldaia dell’Oratorio che serve anche la palazzina, gli uffici e le docce dell’OSAL quanto la caldaia della palestrina che necessita di un intervento anche murario per rendere il “locale caldaia” a norma.
Il costo complessivo, comprese le opere elettriche, murarie, il compenso al termotecnico che ha approntato i disegni è di € 60.000,00 (sessantamila)!. Non posso dire che ho messo le mani nei capelli (non ce li ho! Così come non ho € 60.000,00.).
Ed allora? Mi rivolgo alla mia gente perché le strutture, l’Oratorio, la palestrina sono della gente.
In questi dieci anni si è “fatto” tanto grazie alla vostra generosità! Confido pertanto in voi.
Ripeto ciò che da sempre vi dico:
- Il Signore è largo di benedizioni con chi dona (a cominciare dal dono della preghiera) con gioia. La “misura” del Signore vale per l’eternità.
- Offriamo con l'intenzione di suffragare i nostri cari morti: da loro abbiamo ricevuto senza misura. È squisita riconoscenza di figli compiere opere di carità in loro memoria e a loro suffragio perché - dice la Scrittura - "l'elemosina toglie una moltitudine di peccati