Anno VIII - n° 7 - Domenica 15 Febbraio 2004


Foglio settimanale di riflessione, comunicazione ed informazione
della Parrocchia SS. Gervaso e Protaso - Novate Milanese

linearc1.gif (1632 byte)

 

VI domenica del tempo ordinario
Beato l'uomo

Il brano evangelico che oggi leggiamo ci presenta la notissima contrapposizione tra le beatitudini e le lamentazioni, la via del saggio e quella dello stolto.

La differenza non sta nell'intelligenza o nella cultura o in qualche altra particolare abilità, ma nel modo concreto di vivere e di interpretare la vita.

E' il medesimo percorso che ci invita a fare il salmista. La Bibbia non concede fughe spiritualiste e neppure illusioni: davanti a ogni uomo si aprono due strade che conducono a due esiti opposti. Non esiste una terza via.

"Felice l'uomo che non segue il consiglio degli empi" (v.1) è la battuta iniziale del salmo. E la battuta conclusiva (v.6): "La via degli empi andrà in rovina". Felicità e rovina sono gli esiti opposti dei due modi di vivere: la strada del giusto è una promessa di felicità e non soltanto per la vita eterna. La speranza della vita futura non toglie spazio alla vita presente. La legge del Signore è data all'uomo perché viva bene nel mondo, non soltanto perché possa entrare nella vita eterna. L'ascolto della Parola dà gioia e freschezza alla vita presente. Un'esistenza, invece, vissuta nella stoltezza è già una vita morta.

E quali sono allora le caratteristiche del saggio? Il saggio nel salmo è colui che ama e medita giorno e notte la Parola del Signore. Il verbo ebraico adoperato significa bisbigliare, sussurrare. Meditazione è la Parola di Dio sussurrata, interiorizzata e quasi imparata a memoria.

La caratteristica principale del saggio è dunque meditare e ascoltare perché tutte le azioni sagge scaturiscono da un cuore saggio.

(Geremia 17,5-8 - Salmo 1 - I Corinzi 15,12.16-20 - Luca 6,17.20-26)

 


Mi sarete testimoni
Percorso pastorale diocesano

Estratto dal Capitolo IV

Riscoprire e rilanciare il senso della domenica

L'Eucaristia, fonte e culmine di tutta l'evangelizzazione, con la sua forza missionaria, non raggiunge solo quanti vi partecipano. Neppure si presenta solo come "evangelizzazione in atto", interrogando e provocando coloro che vedono il "segno" dei cristiani che si radunano ogni domenica nelle chiese per celebrare la Cena del Signore. Essa raggiunge e investe tutto il tempo, rendendolo "nuovo", abitato, cioè, e animato da una Presenza e orientato verso un compimento che va oltre il tempo stesso e lo apre a orizzonti di eternità. L'Eucaristia raggiunge e investe, anzitutto, il "primo giorno della settimana", rendendolo "Giorno del Signore".
Lo raggiunge e lo investe trasformandolo dal di dentro e facendolo diventare - quale modello e stimolo per ogni altro giorno della settimana e dell'anno - un giorno che prende forma e contenuto dal dinamismo interiore proprio della celebrazione del sacrificio eucaristico. Lo rende e lo chiama a essere giorno dell'ascolto, della celebrazione, della carità.

È stato così fin dagli inizi della Chiesa. I primi cristiani - ci ricordano gli Atti degli Apostoli - «erano assidui nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nell'unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere» (2, 42). Ed è proprio l'esplicito richiamo alla «frazione del pane» a suggerirci di interpretare anzitutto secondo il ritmo settimanale della domenica la frequenza di questo loro "essere assidui". Infatti, il giorno in cui, fin dai tempi apostolici e dai primi secoli, i cristiani si riunivano per la "frazione del pane" è proprio la domenica. E il «primo giorno dopo il sabato», nel quale avvenne la risurrezione del Signore (cfr. Marco 16,2.9; Luca 24,1; Giovanni 20,1) e nel quale, otto giorni dopo, lo stesso Gesù crocifisso e risorto apparve ai discepoli riuniti e si fece riconoscere da Tommaso, mostrandogli i segni della sua passione (cfr. Giovanni 20,20-29). Riascoltiamo una bellissima testimonianza del secondo secolo. È di san Giustino martire: «Nel giorno, detto del Sole, si fa l'adunanza. Tutti coloro che abitano in città o in campagna convengono nello stesso luogo, e, si leggono le memorie degli apostoli o gli scritti dei profeti per quanto il tempo lo permette. Poi, quando il lettore ha finito, colui che presiede rivolge parole di ammonimento e di esortazione che incitano a imitare gesta così belle. Quindi tutti insieme ci alziamo ed eleviamo preghiere e, finito di pregare, viene recato pane, vino e acqua. Allora colui che presiede formula la preghiera di lode e di ringraziamento con tutto il fervore e il popolo acclama: Amen! Infine a ciascuno dei presenti si distribuiscono e si partecipano gli elementi sui quali furono rese grazie, mentre i medesimi sono mandati agli assenti per mano dei diaconi. Alla fine coloro che hanno in abbondanza e lo vogliono, danno a loro piacimento quanto credono. Ciò che viene raccolto, è deposto presso colui che presiede ed egli soccorre gli orfani e le vedove e coloro che per malattia o per altra ragione sono nel bisogno, quindi anche coloro che sono in carcere e i pellegrini che arrivano da fuori. In una parola, si prende cura di tutti i bisognosi» (Prima Apologia a favore dei cristiani).

 


Ricordo di don Leandro

Il prossimo 16 febbraio 2004 ricorre il 20° anniversario della morte di don Leandro Bianchi che è stato coadiutore della Parrocchia SS. Gervaso e Protaso dal 1956 al 1973.
Un parrocchiano lo ricorda così:

La notizia della morte di don Leandro, giunta così inaspettata, specialmente per chi aveva parlato con lui il giorno prima, ha riempito di dolore il nostro animo.

A don Leandro volevamo bene e lui ne voleva a noi. Abbiamo un debito di riconoscenza nei suoi confronti. Don Leandro è venuto a Novate nel 1957 e fino al 1964 fu Assistente dell'Oratorio maschile; poi, per nove anni, di quello femminile. Sedici anni spesi nell'insegnamento della religione alle scuole pubbliche e nella guida dei piccoli e dei giovani. Fu promotore di tante iniziative, tra le quali l'Oratorio feriale e il campeggio, ma soprattutto fu maestro di fede e di vita spirituale, fedele alla sana dottrina della Chiesa, al messaggio evangelico. Curò in modo particolare l'Azione Cattolica.

Era di animo fine, di buon gusto: con questi criteri arredò il Centro Femminile, ponendo all'ingresso la statua della Madonna, opera dello scultore don Melzi, della Scuola «Beato Angelico».

Il cardinale Giovanni Colombo lo designò prevosto della popolosa parrocchia di Regina Pacis, al quartiere Gallaratese, in Milano; una parrocchia composta da gente venuta un po' da tutte le parti e quindi senza una tradizione. Don Leandro, sacerdote intelligente, volitivo, zelante ed esigente, in dieci anni di non facile lavoro diede un notevole impulso alla comunità cristiana. Ho avuto modo di constatarlo al suo XXV di sacerdozio, quando i suoi parrocchiani, con iniziative anche concrete, gli dimostrarono il loro attaccamento e la loro riconoscenza.

Da noi, a Novate, ritornava sempre volentieri: celebrò anche qui il suo XXV di sacerdozio e non mancava all'Ufficio Generale dei defunti, perché per Novate nutriva sempre una grande nostalgia, avendo speso lunghi anni del suo sacerdozio. La sua memoria sarà sempre in benedizione; la sua preghiera e la sua presenza spirituale sarà sempre di conforto e di luce al nostro cammino verso l'incontro con il Signore.

 


Giornata di preghiera per gli adulti
in preparazione alla S. Pasqua

Domenica 7 Marzo 2004

per tutta la giornata presso i Padri Barnabiti di Eupilio (CO)
Ritrovo alle ore 7.00 in Piazza della Chiesa

Comunicare le adesioni a:
Sig. Parroco, Sig. Angelo Ballabio (tel. 02.35.43.957), Sig. Paolo Gibertini (tel. 02.35.42.653)

Quota di partecipazione € 23,00

 


Il Circolo A.C.L.I. di Novate e la Parrocchia Sacra Famiglia,
in occasione della XXIII Giornata della Solidarietà,
organizzano un incontro pubblico sul tema:

"Le politiche dello sviluppo nella società della conoscenza"

Martedì 24 Febbraio 2004 alle ore 21.00

presso il Cinema - Teatro Cristallo in Via Resistenza

Interverrà Don Raffaello Ciccone - Responsabile Diocesano della Pastorale del Lavoro

 


La vita della nostra comunità

Domenica 15 Febbraio 2004 - V del Tempo Ordinario

- Ritiro ragazzi di 5a elementare e loro genitori
- Giornata parrocchiale di Azione Cattolica
- Incontro A.C.R.
- Banco libri in fondo alla Chiesa
ore 15.30
Incontro organizzato da Azione Cattolica: "Pier Giorgio Frassati, il giovane delle otto beatitudini" - Interviene il prof. Ernesto Preziosi, Vice Presidente nazionale di Azione Cattolica - al Centro Femminile

Lunedì 16 Febbraio 2004

   

Martedì 17 Febbraio 2004 - Santi Sette Fondatori dei Servi di Maria

ore 21.00 Consiglio OSMI al Centro Femminile

Mercoledì 18 Febbraio 2004 - San Patrizio

ore 21.00 Incontro Scuola Diocesana Operatori Pastorali al Centro Femminile
ore 21.00
Catechesi per i giovani in Oratorio San Luigi

Giovedì 19 Febbraio 2004

   

Venerdì 20 Febbraio 2004

ore 15.00 Catechesi per casalinghe e pensionati al Centro Femminile
ore 21.00
Catechesi per i lavoratori al Centro Femminile

Sabato 21 Febbraio 2004 - San Pier Damiani

ore 14.30 Catechismo per i bambini di 2a elementare in Oratorio San Luigi
ore 20.00
Cena Campeggio in Oratorio San Luigi

Domenica 22 Febbraio 2004 - VII del Tempo Ordinario

- Ritiro ragazzi di 1a media e loro genitori
- Nel pomeriggio, Carnevale in Oratorio
ore 16.30
Incontro del Gruppo Famiglie sul tema: "Famiglia, segno della fraternità evangelica" - testimonianza della famiglia Clerici, della nostra Parrocchia, che ha realizzato il gemellaggio con una diocesi del Benin - al Centro Femminile

      

Sacerdoti:
Don Ugo Proserpio
- Parroco - Tel. 02.35.41.417
Don Massimo Riva
- Vicario Parr. - Tel. 02.39.10.11.51
Don Paolo Rota
- Vicario Parr. - Tel. 02.35.44.602

Orari delle Sante Messe in Parrocchia
Feriali:
ore 6.50 (all'Oasi San Giacomo) - 8.30 - 10.00 (sospesa in luglio e agosto) - 18.00.
Festive:
ore 8.00 - 9.00 (all'Oasi San Giacomo) - 10.00 - 11.30 (sospesa in luglio e agosto) - 18.00

Questo numero in formato PDF

home-2.gif (212 byte)