Anno IX - n° 34 - Domenica 13 Novembre 2005 |
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Prima domenica di Avvento
E' magnifica la mia eredità
Con questa domenica inizia per noi il cammino verso il Natale del Signore Gesù. La parola annunciata dal Vangelo è una parola che parla del tempo e dei segni che in esso sono contenuti della presenza di Dio nella storia.
La parabola del fico è la risposta ad una delle domande dei discepoli, ma anche alle nostre domande: "Signore è questo il tempo e quale il segno?". E' la domanda che la chiesa si è posta fin dalle origini e che sempre si porrà, e alla quale, senza discernimento, è facilissimo dare risposte sbagliate o alienanti. La risposta coerente a simile domanda sta solo nell'impegno di mettersi alla sequela di Gesù. Chi lo segue infatti, risponde al suo appello: "convertitevi e credete al vangelo" e sperimenta che "il tempo è finito e il regno di Dio è vicino". Alla domanda dei discepoli Gesù risponde con la parabola del fico: come, quando l'albero si fa tenero e germoglia, tutti sanno che è vicina l'estate, così i discepoli, vedendo ciò che Gesù ha operato e detto, devono essere in grado di capire che con lui ha ormai fatto irruzione il regno di Dio. L'importante allora è aprirgli la porta, cioè convertirsi a Gesù e seguirlo. I discepoli di tutti i tempi sono dunque chiamati a scorgere la prossimità del regno. Come dopo l'inverno la linfa scorre nell'albero e prorompe in gemme che annunciano l'estate, così nel mistero di Gesù umile e povero, che noi ci prepariamo ad accogliere col Natale, si annuncia ormai la vita nuova. Istruiti da questo, i discepoli devono capire che, nelle pene quotidiane e nelle durezze della lotta per il vangelo, è ormai presente il regno di Dio, quel regno che nel salmo viene descritto come magnifica eredità, luogo delizioso, gioia piena e dolcezza senza fine.
(Daniele 12,1-3 - Salmo 15 - Ebrei 10,11-14.18 - Marco 13,24-32)
Avvento di carità
Iniziativa a favore della
Parrocchia gemellata di Alfak-parà (Benin)
Guardando una cartina geografica del continente africano, non
sarà difficile individuare questo piccolo stato che si affaccia sull'oceano
Atlantico. Lo stato del Benin confina ad ovest con il Togo, a est con
la Nigeria, a nord con il Burchina Faso, ed il Niger.
Questa nazione è governata da una Repubblica Democratica, vive
di agricoltura e di pesca, e sta cercando di valorizzare il suo
patrimonio costituito dalla sua storia, dai parchi naturali e dalle spiagge.
A Novate è presente l'Associazione Amici del Benin, fondata a Milano
da Mons. Emiliano De Vitali, scopo dell'Associazione è quello di portare
aiuti di ogni genere, mediante la spedizione di container, alle Missioni
Cattoliche del Benin e del Togo.
L'improvvisa scomparsa avvenuta nel 1998 di Mons. Emiliano De
Vitali, non ha fermato la preziosa opera di quanti avevano aderito
all'Associazione, decisi a non mollare e voltare le spalle a tante attività
intraprese a favore di quelle popolazioni.
Ora l'Associazione è rappresentata da un cittadino Novatese, che
con altri "Amici" Novatesi continua a svolgere l'attività.
Attraverso l'impegno della Parrocchia SS. Gervaso e Protaso, con il
Parroco don Ugo Proserpio ed il Vescovo della Diocesi di Djougou,
MOns. Paolo Vieirà, che molte volte è stato ospite a Novate, nell'anno 2002
è stato stipulato un gemellaggio finalizzato al sotegno per la
realizzazione della Chiesa parrocchiale di Alfak-parà, ed al sostegno continuo
di questa nuova Parrocchia.
Nel periodo Luglio-Agosto u.s., è stato gradito ospite il giovane
Parroco di Alfak-parà, don Rocco Zinsou.
Molte persone hanno avuto occasione di incontrarlo e con lui
dialogare sulle necessità e problemi del Benin in generale, e della Parrocchia
di Alfak-parà in particolare.
Durante il suo soggiorno a Novate, Don Rocco ha celebrato le messe
in Chiesa Parrocchiale, all'Oasi San Giacomo, alla Sacra Famiglia, alla
Chiesa Parrocchiale S. Carlo.
Il gemellaggio prosegue, ma rimangono i bisogni di questa
Parrocchia, che sono molti, per cui ringraziamo i Novatesi che hanno fornito il
loro concreto aiuto e tutti coloro che vorranno partecipare per il futuro.
Iniziative intraprese e realizzate:
Anno 2002
- Gemellaggio tra le Parrocchie SS. Gervaso e Protaso e Parrocchia
di Alfak-parà.
- Realizzazione del pozzo per acqua potabile e per il cantiere della costruenda Chiesa di Alfak-parà.
- Donazione anonima (Sig.ra di Novate)
Anno 2003
- Inaugurazione della Chiesa di Alfak-parà
- Donazione del tabernacolo (Opera San Vincenzo Novate)
- Donazione ostensorio (anonima Sig.ra di Novate)
- Donazione calice - pisside - patena (anonima famiglia Novatese)
- Donazione tovaglie per altare (Gruppo Terza Età Novate)
Anno 2004
- Realizzazione panche con inginocchiatoio (parrocchiani di Novate
e conoscenti vari)
Anno 2005
- Progetto per la pavimentazione della Chiesa di Alfak-parà (costo preventivato 9.000,00 euro)
La nostra comunità parrocchiale durante il periodo dell'Avvento si impegna a contribuire per la realizzazione del progetto per la pavimentazione della Chiesa di Alfak-parà. Nelle prossime settimane verranno comunicate le modalità di raccolta.
Il libro del mese
Giuliana Pelucchi
Fratel Ettore un gigante della carità
Ed. Paoline - pp. 120 - euro 9,80
Una grande croce di tela rossa cucita su una tonaca nera sdrucita, i modi ruvidi e un po' bruschi, così molti novatesi ricordano Fratel Ettore, presente in diverse occasioni nella nostra parrocchia, a partire dal maggio 1984 quando inaugurò la cappelletta, posta all'ingresso dell'oratorio San Luigi, con la statua della Madonna di Fatima da lui stesso donata alla comunità parrocchiale.
Il libro tratteggia la figura di quest'uomo che ha dedicato la vita ai poveri e ai diseredati, non lasciandosi mai abbattere dalle incomprensioni di tanti che giudicavano il suo amore per gli ultimi, pura follia. Ripeteva spesso: "la vita ha senso solo se ci si accorge di chi ci sta accanto e può aver bisogno di noi".
E' stato luce del mondo e sale della terra perché ha saputo tradurre quotidianamente la fede in opere di carità.
In vendita sabato 19 e domenica 20 novembre al Banco libri in fondo alla Chiesa.
Mistero d'amore per tutta l'umanità
Eucaristia e Sacramento del Matrimonio
Nell'Eucaristia si esprime l'amore di Gesù Cristo che ama la
Chiesa come sua sposa, fino a dare la Sua vita per essa. L'Eucaristia
corrobora in modo inesauribile l'unità e l'amore indissolubile di ogni
matrimonio cristiano. Vogliamo far sentire una particolare vicinanza spirituale
a tutti coloro che hanno formato le loro famiglie sul sacramento
del matrimonio. Il Sinodo riconosce la singolare missione della
donna nella famiglia e nella società e incoraggia i coniugi perché,
ben integrati nelle loro parrocchie e talvolta inseriti in piccole
comunità, in movimenti e associazioni ecclesiali, percorrano cammini di
spiritualità matrimoniale nutrita dall'Eucaristia. La santificazione della
domenica si attua anche nella vita familiare. Per questo la famiglia,
come «Chiesa domestica», deve essere considerata un ambito primario
da parte della comunità cristiana. È la famiglia ad iniziare i bambini
alla fede ecclesiale e alla liturgia, soprattutto alla Santa Messa.
Eucaristia e poligamia
La natura del matrimonio esige che l'uomo sia legato in modo
definitivo ad una sola donna e viceversa. In questo orizzonte i poligami che
si aprono alla fede cristiana siano aiutati ad integrare il loro
progetto umano nella novità e nella radicalità del messaggio di Cristo.
In quanto catecumeni, Cristo li raggiunge nella loro specifica
situazione e li chiama alle rinunce e alle rotture necessarie alla comunione,
che un giorno potranno celebrare mediante vari sacramenti,
anzitutto mediante l'Eucaristia. La Chiesa li accompagnerà nel frattempo
con una pastorale piena di dolcezza e di fermezza.
Modalità delle assemblee domenicali in attesa di sacerdote
Nei paesi in cui la penuria di sacerdoti e le grandi distanze
rendono praticamente impossibile la partecipazione all'Eucaristia
dominicale, è importante che le comunità cristiane si radunino per lodare il
Signore e fare memoria del Giorno a Lui dedicato in comunione con il
Vescovo, con tutta la Chiesa particolare e con la Chiesa universale. Di
grande importanza è anche precisare la natura dell'impegno dei fedeli
a partecipare a queste assemblee domenicali. Si vigili perché la
liturgia della Parola organizzata sotto la cura di un diacono o di
un responsabile della comunità al quale questo ministero è
stato regolarmente affidato dall'autorità competente, si compia
secondo un rituale specifico approvato a tale scopo. Per non privare i
fedeli troppo a lungo della Comunione eucaristica, i sacerdoti si
sforzeranno di visitare frequentemente queste comunità. Tocca agli Ordinari
ed alle Conferenze episcopali regolare la possibilità di distribuire
la Comunione. Si dovrà evitare ogni confusione tra celebrazione della Santa Messa e assemblea domenicale in attesa di sacerdote.
Per questo non si dovrà cessare di incoraggiare i fedeli a recarsi,
per quanto possibile, laddove la Santa Messa viene celebrata.
Le Conferenze episcopali curino appositi sussidi che spieghino
il significato della celebrazione della Parola di Dio con la
distribuzione della Comunione, e le norme che la regolano.
Scarsità di sacerdoti
La centralità dell'Eucaristia per la vita della Chiesa fa sentire
con acuto dolore il problema della grave mancanza di clero in
alcune parti del mondo. Molti fedeli sono così privati del Pane di vita .
Per venire incontro alla fame eucaristica del popolo di Dio, che
spesso per non brevi periodi deve fare a meno della celebrazione
eucaristica, è necessario fare ricorso ad iniziative pastorali efficaci. In
questo contesto i Padri Sinodali hanno affermato l'importanza del
dono inestimabile del celibato ecclesiastico nella prassi della Chiesa
latina. Con riferimento al Magistero, in particolare al Concilio Vaticano II
e degli ultimi Pontefici, i Padri hanno chiesto di illustrare
adeguatamente ai fedeli le ragioni del rapporto tra il celibato e
l'ordinazione sacerdotale, nel pieno rispetto della tradizione delle Chiese
orientali. Certuni hanno fatto riferimento ai «viri probati», ma quest'ipotesi
è stata valutata come una strada da non percorrere. Inoltre si
deve tenere conto che, per offrire il dono eucaristico a tutti i
fedeli, hanno un peso decisivo la qualità cristiana della comunità e la
sua forza di attrazione. Si tratta in particolare di:
- sollecitare i pastori a promuovere le vocazioni sacerdotali;
a scoprirle e a diventarne gli «annunciatori», già a cominciare
dai ragazzi, e prestando cura ai «ministranti»;
- non temere di proporre ai giovani la radicalità della sequela di Cristo;
- sensibilizzare le famiglie, che in alcuni casi sono indifferenti se
non addirittura contrarie;
- coltivare la preghiera per le vocazioni in tutte le comunità e
in ogni ambito ecclesiale;
- curare, da parte dei Vescovi, coinvolgendo anche le
famiglie religiose, rispettando il carisma loro proprio, una più equa
distribuzione del clero e sollecitare il clero stesso a una grande disponibilità
per servire la Chiesa là dove ve ne è bisogno, anche a costo di sacrificio.
Pastorale vocazionale
Come risposta al dovere urgente della Chiesa di offrire il
dono dell'Eucaristia in modo abituale a tutti i fedeli, e data la scarsezza
di sacerdoti in vari luoghi, volgiamo gli occhi al Signore e Gli
chiediamo insistentemente di mandare operai per la Sua messe. Da parte
nostra proponi amo di rafforzare la pastorale vocazionale e la
dimensione vocazionale di tutta la pastorale, specialmente di quella giovanile
e familiare. Chiediamo perciò di:
- costituire gruppi di chierichetti e procurare loro
l'accompagnamento spirituale;
- diffondere l'adorazione eucaristica per le vocazioni, nelle
parrocchie, nei collegi e nei movimenti ecclesiali;
- stimolare i parroci e tutti i sacerdoti all'accompagnamento
spirituale e alla formazione dei giovani, invitandoli a seguire Cristo nel
sacerdozio con la loro testimonianza;
- organizzare, secondo le possibilità, un centro vocazionale o
un Seminario minore nelle Chiese particolari. Vescovi e sacerdoti
vogliamo impegnarci in prima persona in questo genere di pastorale,
dando esempio di entusiasmo e di pietà.
Catechesi e mistagogia
La sequenza dei sacramenti dell'iniziazione cristiana
Lo stretto legame tra Battesimo, Confermazione ed Eucaristia non
è sufficientemente percepito. È opportuno dunque spiegare che
siamo battezzati e cresimati in relazione all'Eucaristia. Si favorisca
dunque una migliore integrazione del legame fra i tre sacramenti
dell'iniziazione cristiana nella celebrazione di ciascuno di questi
sacramenti, qualunque sia l'ordine cronologico o l'età della celebrazione
della Confermazione e della Prima Comunione. Un
approfondimento teologico e pastorale della Confermazione in questo senso
potrebbe essere di grande valore. Tutto questo avrebbe inoltre un
valore positivo nel dialogo ecumenico. L'età giusta per la
Confermazione potrebbe essere ripensata. Sarebbe anche da considerare se
nella Chiesa latina la sequenza Battesimo, Confermazione, Prima
Comunione debba essere osservata solo per gli adulti o non anche per i
bambini. La tradizione latina, che si differenzia dalla tradizione orientale
per la separazione della celebrazione della Confermazione da quella
del Battesimo, ha un proprio diritto e un proprio peso. D'altra parte
le differenze tra le due tradizioni non sono di natura dogmatica.
Ambedue le tradizioni, di fatto, danno una diversa risposta pratica
all'identica situazione del gran numero di battesimi di bambini.
Eucaristia, catechesi e formazione
L'Eucaristia, mysterium fidei iscritto nell'alleanza di Dio con il
Suo popolo, è la fonte d'ispirazione di ogni proposta di
formazione pastorale. Questa deve manifestare l'Eucaristia nella sua
relazione intima con tutti gli altri sacramenti, guidando gli uomini e le
donne del nostro tempo verso una vita nuova in Cristo. A questo scopo
si dovranno sviluppare itinerari catecumenali ben inculturati, nei
quali troveranno posto la presentazione del contenuto
dottrinale, l'introduzione alla vita spirituale e morale e all'impegno sociale.
Tutto il popolo di Dio - Vescovi e parroci secondo la loro
specifica responsabilità - deve coinvolgersi in questa formazione
permanente promossa in ogni Chiesa particolare, specialmente i fedeli che operano nelle parrocchie e nelle comunità, come i catechisti e
gli evangelizzatori. In modo particolare sarà data ai seminaristi
una solida formazione circa i fondamenti teologici, liturgici, pastorali
di un'autentica spiritualità eucaristica. Essi devono comprendere
al meglio il senso di ogni norma liturgica. Le parrocchie e le
piccole comunità che ne fanno parte devono essere delle scuole di
mistagogia eucaristica. In questo contesto, si cercherà la cooperazione
delle comunità di vita consacrata, dei movimenti e delle aggregazioni
che rivalorizzano, secondo i loro propri carismi, la formazione
cristiana. Nel quadro della nuova evangelizzazione riconosciamo il bisogno
di sviluppare nuove forme di catechesi adatti alle diverse situazioni
e culture. In questo contesto, il Catechismo della Chiesa Cattolica
ed i recenti insegnamenti del Magistero dovranno essere dei
riferimenti privilegiati.
Benedizioni natalizie delle
famiglie
settimana dal 14 al 18 novembre 2005
Data | Via | Dalle ore | Alle ore | Sacerdote |
lunedì 14 novembre 2005 | Via Bixio | 15.00 | 18.00 | Don Ugo |
lunedì 14 novembre 2005 |
Via Balossa fino alla rotonda
- |
15.00 | 18.00 | Don Massimo |
lunedì 14 novembre 2005 |
Via XXV Aprile n° 41 |
9.00 | 12.00 | Don Paolo |
martedì 15 novembre 2005 | Via Balossa dopo la rotonda | 15.00 | 18.00 | Don Ugo |
martedì 15 novembre 2005 | Via Don Minzoni | 15.00 | 18.00 | Don Massimo |
martedì 15 novembre 2005 | Via XXV Aprile dopo il semaforo | 17.00 | 20.30 | Don Paolo |
mercoledì 16 novembre 2005 | Via Balossa dopo la rotonda | 15.00 | 18.00 | Don Ugo |
mercoledì 16 novembre 2005 |
Via Maroncelli - Via Tazzoli
- |
15.00 | 18.00 | Don Massimo |
mercoledì 16 novembre 2005 | Via XXV Aprile n°41 sc. M, N, O, P, Q | 12.00 | Don Paolo | |
giovedì 17 novembre 2005 |
Via Pisacane - Via De Sanctis
- |
15.00 | 18.00 | Don Ugo |
giovedì 17 novembre 2005 | Vicoli San Gervaso e Protaso | 15.00 | 18.00 | Don Massimo |
giovedì 17 novembre 2005 | Via XXV Aprile n°41 scale R, S, T | 9.00 | 12.00 | Don Paolo |
venerdì 18 novembre 2005 | Via Campo dei fiori | 16.00 | 18.00 | Don Ugo |
venerdì 18 novembre 2005 | Via Matteotti n° 1 - 23 | 15.00 | 18.00 | Don Massimo |
venerdì 18 novembre 2005 | Via XXV Aprile prima del semaforo | 17.00 | 20.30 | Don Paolo |
La vita della nostra comunità
Domenica 13 Novembre 2005 - Prima di Avvento |
- Festa del dolce della San Vincenzo |
Lunedì 14 Novembre 2005 |
- Inizio delle benedizioni delle famiglie |
Martedì 15 Novembre 2005 |
-
"Sveglione" per le medie (ore 7.45) e per le elementari (ore 8.00) in Chiesa Parrocchiale |
Mercoledì 16 Novembre 2005 |
-
"Sveglione" per le medie (ore 7.45) e per le elementari (ore 8.00) in Chiesa Parrocchiale |
Giovedì 17 Novembre 2005 - Santa Elisabetta d'Ungheria |
- "Sveglione" per le medie (ore 7.45) e per le elementari (ore 8.00) in Chiesa Parrocchiale |
Venerdì 18 Novembre 2005 |
- "Sveglione" per le medie (ore 7.45) e per le elementari (ore 8.00) in Chiesa Parrocchiale |
Sabato 19 Novembre 2005 |
- Banco libri |
Domenica 20 Novembre 2005 - Seconda di Avvento |
- Banco libri |
Sacerdoti: Orari delle Sante Messe in Parrocchia |