Carissimi,
in questi giorni, in Vaticano, si sta svolgendo l’assemblea straordinaria (Sinodo) sulla famiglia.
Come sapete essa è stata anticipata da una lunghissima consultazione che ha coinvolto la quasi totalità delle Diocesi del mondo.
A dire come il tema della famiglia è una delle sfide pastorali più acute ed urgenti che interpellano e sollecitano la Chiesa nel suo compito ed impegno di evangelizzare. Ci sentiamo tutti partecipi e coinvolti in questo particolare momento di Chiesa con l’apporto della nostra preghiera, del nostro interessamento, della nostra affettuosa e cordiale condivisione.
Mentre la Chiesa universale in Sinodo si confronta sulla famiglia, ecco che nella nostra comunità è iniziato, per 16 coppie, il percorso di immediata preparazione alla celebrazione del sacramento del matrimonio.
Lunedì, vedendomi attorniato da queste giovani coppie che vogliono “sposarsi nel Signore”, sono stato colto da un sentimento di grande commozione e stupore.
In una cultura, segnata fortemente da un individualismo curvo e ripiegato su se stesso e da una indifferenza che reclama attenzione unicamente a ciò che riguarda il proprio interesse, trascurando ed annullando tutto e tutti coloro che esulano dal proprio perimetro esistenziale, ecco queste coppie di giovani che si sono lasciate conquistare dal fascino del messaggio cristiano riguardante il matrimonio e la famiglia.
Ecco allora l’impegno, la grazia e la gioia di metterci accanto a queste coppie con lo spirito di chi vuole farsi “compagno di viaggio”, facendoci attenti alla loro storia, alla loro vita, proponendo parole e gesti di speranza - sappiamo - solo il Signore può donare.
È tempo di famiglia. Anche per noi. Anche nella nostra comunità.
È quanto stiamo proponendo ai genitori che hanno presentato i loro figli di 2° elementare per l’inizio del cammino di catechesi dell’iniziazione cristiana. È quanto stanno vivendo alcune famiglie che si ritrovano mensilmente per momenti formativi e di condivisione.
È quanto sorregge gli incontri per i genitori che chiedono il Santo Battesimo per i loro figli per i quali, insieme al dono della vita, vogliono trasmettere il bene della fede. È quanto ci proponiamo di attuare nei prossimi mesi raggiungendo i genitori che hanno figli di 4 anni.
È tempo di famiglia. Oggi, con i tanti problemi che toccano - nel vissuto quotidiano - l’esistenza della famiglia.
È tempo di testimonianza nei confronti della famiglia. La testimonianza di un amore fedele e profondo fatto di tenerezza, di rispetto, di accoglienza reciproca, di perdono, capace di crescere e maturare nel tempo.
La testimonianza di un amore fatto di misericordia, di ascolto, alieno da ogni giudizio e da ogni asprezza di condanna.
A queste coppie che, nella nostra comunità vogliono celebrare le loro nozze nel Signore e a tante coppie - forse ferite nella loro unione - che però guardano alla nostra comunità proponiamo e presentiamo il “sogno” di Dio che vuole donare ad ogni famiglia il vino della gioia, capace di vincere tutto ciò che crea infelicità.
È l’impegno della nostra preghiera che deve volgere lo sguardo su Gesù perché nella “Cana di Galilea” delle nostre famiglie non manchi - per nessuna - il vino della consolazione e della gioia.
Vi benedico