Parrocchia SS. Gervaso e Protaso - Novate Milanese
Anno XIV - n° 15
Orari delle Sante Messe in Parrocchia: |
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I Sacramenti
Carissimi,
stiamo vivendo la grazia della Pasqua del Signore,
questo essere stati raggiunti - ancora una volta - dall'inaudito
miracolo di una morte - quella di Gesù - che ci dona la "vita
eterna". E la grazia della Pasqua con la sua forza di luce e di fuoco
ci inonda e ci trasforma tutte le volte in cui celebriamo,
nella nostra vita, i Sacramenti.
Così ho pensato di condividere con voi, in questo tempo
pasquale, alcune riflessioni che ci aiutino a comprendere e a
vivere, con più consapevole interiorità, i sacramenti della fede,
i sacramenti della Pasqua del Signore.
- Talvolta, anche tra cristiani convinti, mi capita di
ascoltare affermazioni di questo tipo: "Non sono i sacramenti che
contano: ciò che conta è la
fede". O anche: "L'importante non
è andare a Messa: l'importante è vivere la
carità". In realtà, questo modo di ragionare, questa contrapposizione tra
fede e sacramenti, tra carità e celebrazione sono estranei ad
una visione cristiana autentica.
I sacramenti, infatti, non sono qualcosa che si aggiunge in
più alla fede, quasi una sorta di rivestimento esteriore che c'è,
ma potrebbe tranquillamente anche non esserci. Al contrario il
sacramento esprime, dice, manifesta, rende attuale la fede: al punto che senza il sacramento, la fede non sarebbe quel
che deve essere, sarebbe un vago, indeterminato sentimento.
- Siamo, capite, al cuore del problema. La domanda essenziale
è: "Cos'è la fede?" O: "Qual è il contenuto della fede?". Non è
anzitutto una serie di verità, ma una Persona: Gesù di Nazareth. Lui che è
la "rivelazione del Padre".
Gesù di Nazareth in tutta la sua concretezza storica: quello che
ha detto, quello che ha fatto, tutto ciò che Egli è stato e ha vissuto. Ed
il vertice della vita di Gesù è costituito dalla Pasqua, cioè
dall'evento della sua passione, morte e risurrezione. La fede, credere, il
cuore della fede è Gesù, è questa relazione con Gesù e con la sua storia,
la sua Pasqua.
Credere significa dunque entrare in rapporto col Signore Gesù,
lasciarsi coinvolgere nella sua storia, prendere parte alla sua
Pasqua che della vita di Gesù è il culmine.
Ora la fede intesa in questo modo si realizza pienamente proprio
nei sacramenti, mediante i quali la Pasqua si fa presente attraverso i
gesti della Chiesa che celebra.
Attraverso i sacramenti la Pasqua di Gesù ci viene incontro,
diventa attuale per noi, contemporanea a noi, si fa presente per
coinvolgere noi, qui e adesso.
Solo nella celebrazione dei sacramenti, - e in maniera eminente e
per eccellenza nel sacramento dell'Eucaristia - la mia fede, che è
relazione personale con il Signore Gesù, con la sua Pasqua, si attua in
modo pieno e compiuto.
Allora comprendiamo che non ha senso contrapporre la fede e i
sacramenti. Non possiamo riconoscere il Signore se non nei
sacramenti! Così come è avvenuto ai due discepoli di Emmaus i quali
"riconobbero" il Signore proprio e solo allo spezzare il pane.
Penso che, a questo punto, possiamo fare tre sottolineature:
A) I sacramenti sono azione di
Cristo, sono il suo agire ed essere presente per salvarci,
nell'azione della Chiesa. La Chiesa, nei
sacramenti, con l'azione dei sacramenti, obbedisce al comando del
Signore Gesù il quale, proprio attraverso questa azione della Chiesa, agisce in prima persona, ci raggiunge e ci salva oggi, qui e adesso.
B) Comprendiamo allora che all'origine dei sacramenti c'è una
volontà precisa del Signore Gesù alla quale la Chiesa obbedisce e,
proprio attraverso i riti sacramentali, la decisione di Gesù di comunicare
la salvezza della sua Pasqua raggiunge gli uomini.
Allora i sacramenti non sono una "invenzione" della Chiesa, ma
costituiscono la fedeltà a ciò che il Signore ha voluto.
C) I sacramenti sono gesti di salvezza nei quali è realmente offerta
la possibilità di entrare in relazione con la Pasqua di Gesù: proprio
perché i sacramenti - come ho detto sopra - sono atti, azioni vere di
Gesù Cristo stesso. Da qui deriva che, ogni volta che riceviamo i
sacramenti, davvero entriamo in rapporto con Gesù, davvero veniamo raggiunti
e trasformati (se lo vogliamo) dalla sua grazia, indipendentemente
dalla santità del ministro che lo celebra.
Mi fermo qui. Nelle prossime settimane continueremo le nostre
riflessioni presentando gli aspetti fondamentali dei singoli sacramenti
della vita cristiana, così che la loro celebrazione diventi sempre più
consapevole ed efficace per la nostra vita.
Vi benedico
don Vittorio
Nati alla vita col Battesimo
Domenica 11 Aprile 2010 alle ore 16.00
entra a far parte della Chiesa il nuovo battezzato:
Eusebio Lorenzo
A lui ed ai suoi genitori tanta gioia e serenità
Messaggio Urbi et Orbi di Pasqua
"Cantemus Domino: gloriose enim magnificatus est".
"Cantiamo al Signore: è veramente glorioso!"
Cari fratelli e sorelle!
Vi reco l'annuncio della Pasqua con queste parole della Liturgia,
che riecheggiano l'antichissimo inno di lode degli ebrei dopo il passaggio
del Mar Rosso. Narra il Libro dell'Esodo (cfr 15,19-21) che quando
ebbero attraversato il mare all'asciutto e videro gli egiziani sommersi dalle
acque, Miriam - la sorella di Mosè e di Aronne - e le altre donne
intonarono danzando questo canto di esultanza: "Cantate al Signore, /
perché ha mirabilmente trionfato: / cavallo e cavaliere / ha gettato nel
mare!". I cristiani, in tutto il mondo, ripetono questo cantico nella Veglia
pasquale, ed una speciale preghiera ne spiega il significato; una
preghiera che ora, nella piena luce della Risurrezione, con gioia facciamo
nostra: "O Dio, anche ai nostri tempi vediamo risplendere i tuoi antichi
prodigi: ciò che facesti con la tua mano potente per liberare un solo
popolo dall'oppressione del faraone, ora lo compi attraverso l'acqua del
Battesimo per la salvezza di tutti i popoli; concedi che l'umanità intera
sia accolta tra i figli di Abramo e partecipi alla dignità del popolo eletto".
Il Vangelo ci ha rivelato il compimento delle antiche figure: con la
sua morte e risurrezione, Gesù Cristo ha liberato l'uomo dalla schiavitù
radicale, quella del peccato, e gli ha aperto la strada verso la vera
Terra promessa, il Regno di Dio, Regno universale di giustizia, di amore e
di pace. Questo "esodo" avviene prima di tutto dentro l'uomo stesso,
e consiste in una nuova nascita nello Spirito Santo, effetto del
Battesimo che Cristo ci ha donato proprio nel mistero pasquale. L'uomo
vecchio lascia il posto all'uomo nuovo; la vita di prima è alle spalle, si
può camminare in una vita nuova (cfr Rm 6,4). Ma l'"esodo" spirituale
è principio di una liberazione integrale, capace di rinnovare ogni
dimensione umana, personale e sociale.
Sì, fratelli, la Pasqua è la vera salvezza dell'umanità! Se Cristo
-
l'Agnello di Dio - non avesse versato il suo Sangue per noi, non avremmo
alcuna speranza, il destino nostro e del mondo intero sarebbe
inevitabilmente la morte. Ma la Pasqua ha invertito la tendenza: la Risurrezione di
Cristo è una nuova creazione, come un innesto che può rigenerare tutta
la pianta. E' un avvenimento che ha modificato l'orientamento
profondo della storia, sbilanciandola una volta per tutte dalla parte del bene,
della vita, del perdono. Siamo liberi, siamo salvi! Ecco perché dall'intimo
del cuore esultiamo: "Cantiamo al Signore: è veramente glorioso!".
Il popolo cristiano, uscito dalle acque del Battesimo, è inviato in tutto
il mondo a testimoniare questa salvezza, a portare a tutti il frutto
della Pasqua, che consiste in una vita nuova, liberata dal peccato e
restituita alla sua bellezza originaria, alla sua bontà e verità.
Continuamente, nel corso di duemila anni, i cristiani - specialmente i santi - hanno fecondato la storia con l'esperienza viva della Pasqua. La Chiesa è
il popolo dell'esodo, perché costantemente vive il mistero pasquale
e diffonde la sua forza rinnovatrice in ogni tempo e in ogni luogo.
Anche ai nostri giorni l'umanità ha bisogno di un "esodo", non di
aggiustamenti superficiali, ma di una conversione spirituale e morale. Ha bisogno
della salvezza del Vangelo, per uscire da una crisi che è profonda e
come tale richiede cambiamenti profondi, a partire dalle coscienze.
Al Signore Gesù chiedo che in Medio Oriente, ed in particolare
nella Terra santificata dalla sua morte e risurrezione, i Popoli compiano
un "esodo" vero e definitivo dalla guerra e dalla violenza alla pace ed
alla concordia. Alle comunità cristiane, che, specialmente in Iraq,
conoscono prove e sofferenze, il Risorto ripeta la parola carica di
consolazione e di incoraggiamento che rivolse agli Apostoli nel Cenacolo: "Pace
a voi!" (Gv 20,21).
Per quei Paesi Latino-americani e dei Caraibi che sperimentano
una pericolosa recrudescenza dei crimini legati al narcotraffico, la Pasqua
di Cristo segni la vittoria della convivenza pacifica e del rispetto per
il bene comune. La diletta popolazione di Haiti, devastata
dall'immane tragedia del terremoto, compia il suo "esodo" dal lutto e dalla
disperazione ad una nuova speranza, sostenuta dalla solidarietà
internazionale. Gli amati cittadini cileni, prostrati da un'altra grave catastrofe,
ma sorretti dalla fede, affrontino con tenacia l'opera di ricostruzione.
Nella forza di Gesù risorto, in Africa si ponga fine ai conflitti che
continuano a provocare distruzione e sofferenze e si raggiunga quella
pace e quella riconciliazione che sono garanzie di sviluppo. In
particolare, affido al Signore il futuro della Repubblica Democratica del Congo,
della Guinea e della Nigeria.
Il Risorto sostenga i cristiani che, per la loro fede, soffrono la
persecuzione e persino la morte, come in Pakistan. Ai Paesi afflitti dal
terrorismo e dalle discriminazioni sociali o religiose, Egli conceda la forza
di intraprendere percorsi di dialogo e di convivenza serena. Ai
responsabili di tutte le Nazioni, la Pasqua di Cristo rechi luce e forza, perché
l'attività economica e finanziaria sia finalmente impostata secondo criteri
di verità, di giustizia e di aiuto fraterno. La potenza salvifica della
risurrezione di Cristo investa tutta l'umanità, affinché essa superi le
molteplici e tragiche espressioni di una "cultura di morte" che tende a
diffondersi, per edificare un futuro di amore e di verità, in cui ogni vita umana
sia rispettata ed accolta. Cari fratelli e sorelle! La Pasqua non opera
alcuna magia. Come al di là del Mar Rosso gli ebrei trovarono il deserto, così
la Chiesa, dopo la Risurrezione, trova sempre la storia con le sue gioie e
le sue speranze, i suoi dolori e le sue angosce. E tuttavia, questa storia
è cambiata, è segnata da un'alleanza nuova ed eterna, è realmente
aperta al futuro. Per questo, salvati nella speranza, proseguiamo il nostro
pellegrinaggio, portando nel cuore il canto antico e sempre nuovo:
"Cantiamo al Signore: è veramente glorioso!".
Santa Messa di suffragio per i defunti del 2009
Lunedì 12 Aprile 2010
alle ore 21.00 in Chiesa Parrocchiale, verrà celebrata
una Santa Messa di suffragio per i nostri fratelli e le
nostre sorelle che ci hanno lasciato nel corso dell'anno 2009 e
nel mese di marzo 2010.
La nostra comunità, anche
in questo modo, vuole farsi prossima e condividere il
lutto ed il dolore dei famigliari.
Sacerdoti
Mons. Vittorio Madè
Parroco - Tel. 02.35.41.417
Don Massimo Riva
Vicario Parr. - Tel. 02.39.10.11.51
Don Diego Crivelli
Vicario Parr. - Tel. 02.35.44.602
La Segreteria Parrocchiale è aperta dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.15 alle ore 11.15 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Il Parroco riceve tutti i giorni dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Incontri Catechetico - culturali sull'Islam
organizzati dalle tre Parrocchie di Novate
Mercoledì 14 c.m. inizia il primo incontro catechetico-culturale
sull'Islam. Tutte e tre le parrocchie hanno voluto questa serie di incontri
proprio per affrontare e conoscere meglio un "fatto" che si imbatte con
il nostro vivere quotidiano e che, talvolta, può generare
atteggiamenti, posizioni, giudizi o superficiali o sbrigativi o di rifiuto.
Il dialogo e la conoscenza sono invece gli strumenti e le vie da
percorrere per una condivisione di cammini in cui il rispetto, la stima, la
coerenza e la magnanimità siano il terreno buono per una convivenza e
per una ricerca del bene a cui tutti siamo chiamati e che i credenti in
Cristo debbono testimoniare.
MERCOLEDÌ 14 APRILE 2010 ORE 21.00:
CRISTIANESIMO E ISLAM - CONOSCIAMO L'ISLAM
Relatore: Dott. Renata Bedendo, collaboratrice del CADR
presso: Teatro Cristallo, via Resistenza
MERCOLEDÌ 21 APRILE 2010 ORE 21.00:
CRISTIANESIMO E ISLAM - NOI E I MUSSULMANI
Relatore: Don Dott. Giampiero Alberti, collaboratore ufficio Ecumenismo e dialogo della diocesi di Milano
presso: Teatro Cristallo, via Resistenza
MERCOLEDÌ 28 APRILE 2010 ORE 21.00:
CRISTIANESIMO E ISLAM - QUANDO I CRISTIANI
SONO MINORANZA. TESTIMONIANZE
DAL MEDIORIENTE
Relatore: Dott. Elena Bolognesi, docente di Lingua e cultura
araba, Direttore editoriale delle edizioni Terra Santa.
presso: Teatro Cristallo, via Resistenza
Impegni comunitari dal 11 al 18 Aprile 2010
Domenica 11 Aprile 2010 - Seconda domenica di Pasqua |
- Ritiro UNITALSI a Laveno Mombello |
Lunedì 12 Aprile 2010 |
ore 15.00 San Vincenzo al Centro Parrocchiale |
Martedì 13 Aprile 2010 |
ore 21.00 L'Associazione La Tenda invita genitori, educatori e volontari
al primo dei due incontri sul tema: "RACCOGLIERE LA
SFIDA... DELLA VITA" (in ogni problema è nascosta una
risorsa) - presso Villa Venino -
Gli incontri saranno tenuti dalla dott.ssa Anna Funicelli e dalla Sig.ra Chiara Solcia |
Mercoledì 14 Aprile 2010 |
ore 15.30 Incontro Terza Età al Centro Parrocchiale |
Giovedì 15 Aprile 2010 |
ore 9.00 Adorazione Eucaristica in Chiesa Parrocchiale |
Venerdì 16 Aprile 2010 |
- Partenza dei ragazzi e ragazze di terza media per il PELLEGRINAGGIO A ROMA per vivere insieme ai loro coetanei del Decanato la Professione di Fede presso la Basilica di San Pietro (rientro nella giornata di domenica 18) |
Sabato 17 Aprile 2010 |
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Domenica 18 Aprile 2010 - Terza domenica di Pasqua |
- Giornata per le famiglie a Mesero |