Carissimi,
davvero la bontà del Signore continuamente ci accompagna e non smette di sorprenderci con la sua grazia e i suoi doni!
Sabato 21 Maggio alle ore 16.00 a Roma il nostro caro fratel Andrea Maria (Franco) Cortesi riceverà l’ordinazione sacerdotale tra i Canonici Regolari Premostratensi.
Sarà tra noi per celebrare la sua 1° Santa Messa in Parrocchia domenica 29 Maggio.
Dopo il dono della 1° Santa Messa di don Massimiliano Mazza lo scorso anno, ecco questa nuova “benevolenza” del Signore nei confronti della nostra comunità in cui fratel Andrea Maria è cresciuto, ha operato e collaborato in Oratorio ed in Parrocchia.
È davvero festa per la nostra Parrocchia! Una festa che si fa preghiera grata al Signore per fratel Andrea Maria e, nel contempo, consapevolezza ancor più intensa ed impegnata nel chiedere al Signore il dono di vocazioni sacerdotali e religiose nella nostra comunità parrocchiale.
Già da adesso vogliamo impegnarci nella preghiera: fratel Andrea Maria desidera che la “festa” si connoti di sobrietà e di gioia, di letizia e di gratitudine per le “meraviglie” del Signore.
Accogliamo il suo desiderio rendendo più intensa la nostra preghiera.
Nelle prossime settimane farò conoscere un pur minimo “programma” che stenderò con alcuni collaboratori.
Domenica prossima 17 c.m. celebriamo la Giornata interparrocchiale del Malato. Trovate il programma dettagliato di tale giornata che si fa “festa” insieme alle persone ammalate, sofferenti diversamente abili della nostra comunità.
Non posso tacere il “grazie” cordiale e largo per tutti i soci dell’UNITALSI e tante altre persone che - a titolo diverso - hanno a cuore i nostri malati, soprattutto con la vicinanza, l’aiuto e la cura per la loro vita spirituale, perché l’ombra della fatica della malattia non offuschi il cammino di fede e di consegna fiduciosa all’amore del Signore e alla maternità della Madonna.
E questo “grazie” si estende anche a tante persone (“badanti”) che con affetto e dedizione abitano le nostre case nella cura delle persone a noi care, bisognose di assistenza e di vicinanza affettuosa.
Colgo l’occasione per rivolgere l’invito ad informare i sacerdoti della presenza di un proprio congiunto ammalato o ricoverato in ospedale: siamo in pochi, ma non tralasceremo di “visitare i malati”...

Vi benedico