Parrocchia SS. Gervaso e Protaso - Novate Milanese
Anno XII - n° 6
Orari delle Sante Messe in Parrocchia: |
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Quaresima: tempo di grazia
"...vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio..." 2 Cor 2,1
E' bello riascoltare la parola di San Paolo che ci invita a
considerare la Quaresima come grazia, come un dono prezioso da non
lasciar passare invano. Ogni ora della vita è dono e grazia, ma a volte
non ce ne accorgiamo. La Quaresima con il suo richiamo alla
conversione, alla penitenza e soprattutto alla riscoperta del proprio
Battesimo, è un tempo prezioso per rimettere al centro la crescita
spirituale, l'ascolto della parola, l'accostamento al sacramento della
Riconciliazione, così da condurre a tradurre nella nostra vita quotidiana
la bellezza del sentirsi amati da un Dio che si sacrifica "per te".
Il periodo quaresimale, soprattutto nella specifica accezione
"battesimale" della liturgia ambrosiana, è un tempo propizio per
riscoprire il senso del proprio Battesimo e per riportare al centro della
vita "quello che conta"; è il momento in cui Dio ci invita all'interno
del nostro "correre" quotidiano a sostare per chiedersi: a che punto è
il mio cammino di cristiano e come posso avvicinarmi sempre di più
a Gesù Cristo? Ecco che la liturgia quaresimale ci conduce, come
faceva con i catecumeni della Chiesa antica, a comprendere come
nel Battesimo Cristo libera l'uomo dalla sua cecità illuminandolo e
gli dona di risorgere dalla morte del peccato alla vita di grazia.
"Quaresima è tempo santo" e il cammino quaresimale può
aiutare ciascuno di noi a far diventare ogni azione quotidiana un modo
per vivere la fede: il giorno del nostro Battesimo abbiamo ricevuto
una candela accesa e una veste candida, segni della nostra
appartenenza a Gesù Cristo, abbiamo acceso le nostre luci alla luce di Cristo
ed ora occorre preparare il cuore per accogliere il Suo perdono,
preparare la nostra mente per ascoltare la Sua parola, preparare
i nostri occhi per incontrare il Suo sguardo, preparare la nostra
bocca per ringraziarlo per i Suoi doni.
Messaggio del Papa per la Quaresima 2008
"Cristo si è fatto povero per voi" (2 Cor 8,9)
Cari fratelli e sorelle!
1. Ogni anno, la Quaresima ci offre una provvidenziale occasione per approfondire il senso e il valore del nostro essere cristiani, e ci stimola a riscoprire la misericordia di Dio perchè diventiamo, a nostra volta, più misericordiosi verso i fratelli. Nel tempo quaresimale la Chiesa si preoccupa di proporre alcuni specifici impegni che accompagnino concretamente i fedeli in questo processo di rinnovamento interiore: essi sono la preghiera, il digiuno e l'elemosina. Quest'anno, nel consueto Messaggio quaresimale, desidero soffermarmi a riflettere sulla pratica dell'elemosina, che rappresenta un modo concreto di venire in aiuto a chi è nel bisogno e, al tempo stesso, un esercizio ascetico per liberarsi dall'attaccamento ai beni terreni. Quanto sia forte la suggestione delle ricchezze materiali, e quanto netta debba essere la nostra decisione di non idolatrarle, lo afferma Gesù in maniera perentoria: "Non potete servire a Dio e al denaro" (Lc 16,13). L'elemosina ci aiuta a vincere questa costante tentazione, educandoci a venire incontro alle necessità del prossimo e a condividere con gli altri quanto per bontà divina possediamo. A questo mirano le collette speciali a favore dei poveri, che in Quaresima vengono promosse in molte parti del mondo. In tal modo, alla purificazione interiore si aggiunge un gesto di comunione ecclesiale, secondo quanto avveniva già nella Chiesa primitiva. San Paolo ne parla nelle sue Lettere a proposito della colletta a favore della comunità di Gerusalemme (cfr 2 Cor 8-9; Rm 15,25-27).
2. Secondo l'insegnamento evangelico, noi non siamo proprietari bensì amministratori dei beni che possediamo: essi quindi non vanno considerati come esclusiva proprietà, ma come mezzi attraverso i quali il Signore chiama ciascuno di noi a farsi tramite della sua provvidenza verso il prossimo. Come ricorda il Catechismo della Chiesa Cattolica, i beni materiali rivestono una valenza sociale, secondo il principio della loro destinazione universale (cfr n. 2404).
Nel Vangelo è chiaro il monito di Gesù verso chi possiede e utilizza solo per sè le ricchezze terrene. Di fronte alle moltitudini che, carenti di tutto, patiscono la fame, acquistano il tono di un forte rimprovero le parole di san Giovanni: Se uno ha ricchezze di questo mondo e vedendo il proprio fratello in necessità gli chiude il proprio cuore, come dimora in lui l'amore di Dio? (1 Gv 3,17). Con maggiore eloquenza risuona il richiamo alla condivisione nei Paesi la cui popolazione è composta in maggioranza da cristiani, essendo ancor più grave la loro responsabilità di fronte alle moltitudini che soffrono nell'indigenza e nell'abbandono. Soccorrerle è un dovere di giustizia prima ancora che un atto di carità.
3. Il Vangelo pone in luce una caratteristica tipica dell'elemosina cristiana: deve essere nascosta. Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, dice Gesù, perchè la tua elemosina resti segreta (Mt 6,3-4). E poco prima aveva detto che non ci si deve vantare delle proprie buone azioni, per non rischiare di essere privati della ricompensa celeste (cfr Mt 6,1-2). La preoccupazione del discepolo è che tutto vada a maggior gloria di Dio. Gesù ammonisce: Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perchè vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli (Mt 5,16). Tutto deve essere dunque compiuto a gloria di Dio e non nostra. Questa consapevolezza accompagni, cari fratelli e sorelle, ogni gesto di aiuto al prossimo evitando che si trasformi in un mezzo per porre in evidenza noi stessi. Se nel compiere una buona azione non abbiamo come fine la gloria di Dio e il vero bene dei fratelli, ma miriamo piuttosto ad un ritorno di interesse personale o semplicemente di plauso, ci poniamo fuori dell'ottica evangelica. Nella moderna società dell'immagine occorre vigilare attentamente, poichè questa tentazione è ricorrente. L'elemosina evangelica non è semplice filantropia: è piuttosto un'espressione concreta della carità, virtù teologale che esige l'interiore conversione all'amore di Dio e dei fratelli, ad imitazione di Gesù Cristo, il quale morendo in croce donò tutto se stesso per noi. Come non ringraziare Dio per le tante persone che nel silenzio, lontano dai riflettori della società mediatica, compiono con questo spirito azioni generose di sostegno al prossimo in difficoltà? A ben poco serve donare i propri beni agli altri, se per questo il cuore si gonfia di vanagloria: ecco perchè non cerca un riconoscimento umano per le opere di misericordia che compie chi sa che Dio vede nel segreto e nel segreto ricompenserà.
4. Invitandoci a considerare l'elemosina con uno sguardo più profondo, che trascenda la dimensione puramente materiale, la Scrittura ci insegna che c'è più gioia nel dare che nel ricevere (cfr At 20,35). Quando agiamo con amore esprimiamo la verità del nostro essere: siamo stati infatti creati non per noi stessi, ma per Dio e per i fratelli (cfr 2 Cor 5,15). Ogni volta che per amore di Dio condividiamo i nostri beni con il prossimo bisognoso, sperimentiamo che la pienezza di vita viene dall'amore e tutto ci ritorna come benedizione in forma di pace, di interiore soddisfazione e di gioia. Il Padre celeste ricompensa le nostre elemosine con la sua gioia. E c'è di più: san Pietro cita tra i frutti spirituali dell'elemosina il perdono dei peccati. La carità - egli scrive - copre una moltitudine di peccati (1 Pt 4,8). Come spesso ripete la liturgia quaresimale, Iddio offre a noi peccatori la possibilità di essere perdonati. Il fatto di condividere con i poveri ciò che possediamo ci dispone a ricevere tale dono. Penso, in questo momento, a quanti avvertono il peso del male compiuto e, proprio per questo, si sentono lontani da Dio, timorosi e quasi incapaci di ricorrere a Lui. L'elemosina, avvicinandoci agli altri, ci avvicina a Dio e può diventare strumento di autentica conversione e riconciliazione con Lui e con i fratelli.
5. L'elemosina educa alla generosità dell'amore. San Giuseppe Benedetto Cottolengo soleva raccomandare: Non contate mai le monete che date, perchè io dico sempre così: se nel fare l'elemosina la mano sinistra non ha da sapere ciò che fa la destra, anche la destra non ha da sapere ciò che fa essa medesima (Detti e pensieri, Edilibri, n. 201). Al riguardo, è quanto mai significativo l'episodio evangelico della vedova che, nella sua miseria, getta nel tesoro del tempio tutto quanto aveva per vivere (Mc 12,44). La sua piccola e insignificante moneta diviene un simbolo eloquente: questa vedova dona a Dio non del suo superfluo, non tanto ciò che ha, ma quello che è. Tutta se stessa.
Questo episodio commovente si trova inserito nella descrizione dei giorni che precedono immediatamente la passione e morte di Gesù, il quale, come nota san Paolo, si è fatto povero per arricchirci della sua povertà (cfr 2 Cor 8,9); ha dato tutto se stesso per noi. La Quaresima, anche attraverso la pratica dell'elemosina ci spinge a seguire il suo esempio. Alla sua scuola possiamo imparare a fare della nostra vita un dono totale; imitandolo riusciamo a renderci disponibili, non tanto a dare qualcosa di ciò che possediamo, bensì noi stessi. L'intero Vangelo non si riassume forse nell'unico comandamento della carità? La pratica quaresimale dell'elemosina diviene pertanto un mezzo per approfondire la nostra vocazione cristiana. Quando gratuitamente offre se stesso, il cristiano testimonia che non è la ricchezza materiale a dettare le leggi dell'esistenza, ma l'amore. Ciò che dà valore all'elemosina è dunque l'amore, che ispira forme diverse di dono, secondo le possibilità e le condizioni di ciascuno.
6. Cari fratelli e sorelle, la Quaresima ci invita ad allenarci spiritualmente, anche mediante la pratica dell'elemosina, per crescere nella carità e riconoscere nei poveri Cristo stesso. Negli Atti degli Apostoli si racconta che l'apostolo Pietro allo storpio che chiedeva l'elemosina alla porta del tempio disse: Non possiedo nè argento nè oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina (At 3,6). Con l'elemosina regaliamo qualcosa di materiale, segno del dono più grande che possiamo offrire agli altri con l'annuncio e la testimonianza di Cristo, nel Cui nome c'è la vita vera. Questo periodo sia pertanto caratterizzato da uno sforzo personale e comunitario di adesione a Cristo per essere testimoni del suo amore. Maria, Madre e Serva fedele del Signore, aiuti i credenti a condurre il combattimento spirituale della Quaresima armati della preghiera, del digiuno e della pratica dell'elemosina, per giungere alle celebrazioni delle Feste pasquali rinnovati nello spirito.
Con questi voti imparto volentieri a tutti l'Apostolica Benedizione.
Benedetto XVI
Quaresima 2008
"L'acqua in ricordo del nostro Battesimo"
Percorso per gli ADULTI
- Lunedì 11, martedì 12, mercoledì 13, giovedì 14 Febbraio: ore 6.30 Santa Messa in Chiesa Parrocchiale.
- Via Crucis ogni venerdì in Chiesa Parrocchiale alle ore 8.30 - 15.00 - 18.00 e prima del quaresimale alle ore 21.00
- Quaresimali ogni venerdì in Chiesa Parrocchiale alle ore 21.30. Predicherà Padre Pasquale dell'Ordine Minore di San Francesco sul tema: "La Passione di Gesù secondo San Marco, San Giovanni, San Matteo, San Luca, San Paolo"
- Giornata di preghiera in preparazione alla Santa Pasqua sabato 8 Marzo ad Eupilio (ritrovo ore 7.00 in Piazza della Chiesa, è necessario iscriversi).
- Predicazione serale dell'Arcivescovo, diffusa tramite
radio, televisione e internet, nelle serate di
martedì. Si potrà seguire individualmente o
al Centro Parrocchiale, in televisione (su
Telenova alle ore 20.45 sul canale UHF 59, a Milano Città
e limitrofi anche su UHF 21 - canale 892 piattaforma
Sky) o via radio (Radio Marconi FM 94.800 - inizio ore
21.00) o on line sul sito
www.chiesadimilano.it (dalle ore 22.00). Il tema di
quest'anno è il Battesimo e viene sviluppato nelle 5 catechesi
seguendo i passaggi della Liturgia del Sacramento: invocazione
sull'acqua; professione di fede; Battesimo;unzione con il sacro Crisma;
consegna del cero e della veste bianca. Ogni catechesi è ambientata in un battistero della Diocesi.
Da quest'anno, dopo ogni catechesi sarà possibile inviare
all'Arcivescovo le proprie domande (entro la sera di mercoledì)
a catechesi at chiesadimilano.it o per fax
02.85.56.312. Il Cardinale risponderà in video su
www.chiesadimilano.it il venerdì
seguente alle ore 13.00. Queste le date e i luoghi della catechesi:
12 febbraio 2008
Duomo di Milano, battistero di San Giovanni alle Fonti
DA DOVE "VIENE" IL BATTESIMO? A CHI SERVE? Le prefigurazioni
del Battesimo nell'Antico Testamento - Gesù, la sua Pasqua e il
"comando missionario" - Il Battesimo e le prime comunità cristiane.
19 febbraio 2008
Magenta, battistero della Basilica di San Martino
CI E' NATO UN FIGLIO:PERCHE' BATTEZZARLO? La gioia e la
consapevolezza della fede ricevuta - La richiesta del Battesimo e la fede
dei genitori - Il dono della vita e il dono del senso pieno dell'esistenza.
26 febbraio 2008
Desio, fonte battesimale parrocchia San Giovanni Battista
PERCHE' CON IL BATTESIMO SI ENTRA A FAR PARTE DELLA CHIESA?
La dimensione "comunitaria" del Battesimo - Il battezzato e la
sua incorporazione nella Chiesa.
4 marzo 2008
Valleambrosia (Rozzano), fonte battesimale parrocchia
Santa Monica e Sant'Agostino
COME SPIEGARGLI, DA GRANDE,IL DONO RICEVUTO? Vivere da
Battezzati: la vita nuova in Cristo - Il contesto domestico della fede -
educazione quotidiana alla fede: la testimonianza ordinaria dei genitori.
11 marzo 2008
Galliano (Cantù), battistero di San Giovanni Battista
IN FAMIGLIA SIAMO TUTTI BATTEZZATI: COME ESSERE TESTI
MONI? La testimonianza cristiana dei battezzati - La famiglia
comunica la fede nella comunità e nella società.
Percorso per il GRUPPO GIOVANILE
- Partecipano ai momenti e alle iniziative previste per gli adulti.
- Veglia in Traditione Symboli sabato 15 marzo in Duomo.
Percorso per BAMBINI E RAGAZZI
- Tutti i giorni alle ore 7.40 "Lo sveglione" per le medie, alle ore 8.00 per le elementari in Chiesa Parrocchiale.
- Via Crucis il venerdì alle ore 17.00 in Chiesa Parrocchiale.
- Durante la Santa Messa domenicale delle ore
10.00 in Chiesa Parrocchiale i sei simboli,
"segno forte" della quaresima,
verranno proposti ogni domenica dalle classi di catechismo.
10 febbraio:
La croce e il nome - 17 febbraio:
L'acqua
- 24 febbraio:
Il Crisma - 2 marzo: La luce - 9 marzo: La veste bianca
- 16 aprile: Il Credo
Preghiera in famiglia
Il tempo quaresimale è tempo di preghiera,
che significa ascolto della Parola di Dio, fatta
soprattutto in famiglia.
Che bello e consolante pensare che in
famiglia, durante la Quaresima, si chiude la giornata
tutti attorno all'unica mensa ascoltando la Parola
di Dio, letta e commentata a turni dal papà,
dalla mamma, dai figli; mensa della Parola e
dell'armonia famigliare.
La Parrocchia vi aiuta offrendo come sussidio
il candelabro ebraico che si chiama: "Menorah".
E' un candelabro a sette bracci e simboleggia
il roveto ardente in cui si manifestò a Mosè la
voce di Dio sul monte Oreb. Ogni settimana una
nuova candela si aggiungerà alle altre e segnerà l'avvicinarsi della Pasqua.
(L'astuccio con il candelabro ed il libretto per tutta la Quaresima lo trovate sul tavolo della Buona Stampa. Non ha prezzo, offerta libera).
Giornata di preghiera per gli adulti in preparazione alla Santa Pasqua
Sabato 8 Marzo 2008
presso i Padri Barnabiti di Eupilio (CO)
ore 7.00 Ritrovo in Piazza della Chiesa
ore 7.30 Partenza
ore 8.45 Arrivo a Eupilio (funziona il servizio bar)
ore 9.15 Inizio degli incontri di meditazione
Negli intervalli vi è la possibilità di confessarsi.
Prima meditazione: "Perchè mi sento
cristiano?" (tenuta da
un Padre Barnabita)
Seconda meditazione tenuta dal
Parroco
a seguire Interventi dei responsabili gruppi parrocchiali
ore 12.30 Pranzo
ore 14.30 Via Lucis
ore 16.30 Santa Messa - fine dell'incontro
Comunicare le adesioni a: Sig. Parroco, Sig. Paolo Gibertini (tel. 02.35.42.653), Sig. Mario Gardoni (tel. 02.35.41.034)
Quota di partecipazione 25,00
I segni della Quaresima 2008
NOI COME L'ACQUA: RICORDO DEL NOSTRO BATTESIMO
Prima settimana: LA CROCE E IL NOME
Nel momento in cui i genitori decidono di battezzare il
loro figlio, o un catecumeno decide di chiedere il Battesimo,
essi scelgono consapevolmente di incamminarsi sulla via della
sequela di Gesù. Colui che ha già ricevuto il dono della vita,
con il Battesimo entra in una vita nuova, quella del Signore
Gesù. Tra i primi segni che accompagnano la celebrazione del
Battesimo troviamo la SCELTA DEL NOME: nell'antichità il
nome dato a un bambino ne indicava il "destino", quello che la
famiglia desiderava per lui/lei. Per la comunità cristiana
sceglierne il nome significa riconoscerne l'unicità davanti a Dio,
perchè sia diverso da tutti gli altri e amato dal Padre in modo speciale.
Questa figliolanza si esprime nel ripetere sulla fronte del
bambino il SEGNO DELLA CROCE: esso ci ricorda che Gesù ci
ha voluto così bene da morire per noi e ci chiede di professare
la nostra fede in Dio Padre, Figlio e Spirito santo nella
quotidianità della vita.
IMPEGNO DELLA SETTIMANA
In questa settimana possiamo pensare al
battesimo che abbiamo ricevuto: quel giorno abbiamo ricevuto la vita di fede.
Anche noi acqua: Ci impegniamo in
questa settimana ad essere come l'acqua che dona la vita. Ci accorgeremo di chi accanto a
noi sente di più il peso del vivere a causa di
sofferenze e preoccupazioni. Con la nostra parola o con il nostro silenzio che ascolta
cercheremo di portare vita.
Caritas Parrocchiale
Quaresima di fraternità 2008
Durante il tempo di Quaresima ci impegniamo con tutta la comunità a sostenere due progetti:
"Strade, pozzi e canali per il Benin"
Nell'ambito del gemellaggio che la nostra comunità sta attuando
da diversi anni con il Benin ci impegniamo a sostenere un progetto per
la realizzazione di invasi e canali per la raccolta dell'acqua piovana,
pozzi di acqua potabile e ripristino di piste di collegamento tra i villaggi
della Diocesi di Djougou. Il nostro sostegno servirà per l'acquisto dei
macchinari (autocarro, ruspa, escavatore) necessari per realizzare queste
opere.
"Fratelli nel cuore: i bambini di Kabul"
Ai ragazzi e alle ragazze dell'oratorio proponiamo di adottare come
"fratelli nel cuore" i loro coetanei di Kabul di cui Padre Alberto Rossini
si prende cura. Questi bambini vivono in condizioni di estrema
povertà, tanto che anche le mutandine e le calzature sono un lusso.
Chiediamo ai nostri ragazzi un contributo con il quale
acquisteremo mutandine, ciabatte di plastica e scarpe da ginnastica che invieremo
a Kabul.
Nelle prossime settimane i due progetti verranno illustrati nei dettagli.
Da subito invitiamo tutta la comunità ad adottare nella preghiera
questi progetti e i nostri fratelli del Benin e di Kabul, perchè il cammino di
fede che la nostra comunità farà durante la Quaresima si faccia amore
concreto e operoso.
"La Quaresima - ci ricorda il Papa nel suo messaggio
- ci invita ad allenarci spiritualmente per crescere nella carità e riconoscere
nei poveri Cristo stesso...
Ogni volta che per amore di Dio condividiamo i nostri beni con il
prossimo bisognoso, sperimentiamo che la pienezza della vita viene
dall'amore e tutto ci ritorna come benedizione in forma di pace, di
interiore soddisfazione e di gioia".
Grazie Franco
Per i genitori, i bambini della scuola materna e tutti i frequentatori del Centro Femminile la partenza per l'America di Franco Piazzi è perdere un punto di riferimento e di aiuto. Per anni ha servito umilmente e silenziosamente rendendosi disponibile ad ogni richiesta. A lui il ringraziamento dei sacerdoti, di tutto il personale della scuola materna e di tutti coloro che lo hanno incontrato. Ha fatto un'esperienza di lavoro, di apostolato come fratello missionario in Nuova Guinea, ora sta seguendo la sua strada indicatagli dal Signore in America. A voi ora che mi leggete: abbiamo bisogno di volontari (soprattutto pensionati) per coprire tanti impegni che da solo Franco assolveva. Chi è disponibile può rivolgersi al Parroco, a Michele Gorgone o Angelo Di Sera.
Il Parroco Don Ugo Proserpio
Mercatino Terza Età
La vendita dei soggetti natalizi (Presepi, Madonnine, Gesù Bambini, ecc.) ha dato un ricavo di 600 Euro che sarà devoluto a favore del progetto Quaresimale per il Benin. Ringraziamo di cuore.
Gruppo Terza Età
Via Crucis con il Cardinale
venerdì 7 Marzo, ore 20.45
a FieraMilano a Rho
"Le domande di Gesù sulla via della croce"
è il titolo della Via Crucis diocesana. L'Arcivescovo
presiederà le celebrazioni nelle sette zone pastorali della diocesi,
meditando i Vangeli della Passione, morte e risurrezione di
Gesù Cristo.
La celebrazione della Via Crucis per la
Zona IV,sarà venerdì 7 Marzo alla FieraMilano di Rho.
Gerusalemme tra Parola e Forma
Sabato 16 Febbraio alle ore 20.45 presso l'Oratorio di Senago,
in Via Repubblica 7 testimonianza e presentazione del percorso
fotografico "Gerusalemme tra Parola e Forma".
Il percorso della mostra vuole essere un aiuto a riscoprire il
senso del nostro quotidiano camminare. Attraverso la Parola di Dio e
le immagini della Terra Santa propone un semplice ma
significativo tracciato spirituale. Il Percorso Fotografico verrà esposto dal 16
al 24 Febbraio presso la Chiesa Parrocchiale di Senago, Via
Santa Maria Nova 1.
Fotografie di Michele Ceddia, Testi di Padre Andrea Lembo, PIME
Impegni comunitari dal 10 al 17 Febbraio 2008
Domenica 10 Febbraio 2008 - I di Quaresima |
- Al termine di ogni Santa Messa imposizione delle Ceneri |
Lunedì 11 Febbraio 2008 - Beata Vergine di Lourdes |
ore 6.30 Santa
Messa per Adulti Giovani e 18/19enni celebrata da Don Gianluigi Galli in
Chiesa Parrocchiale |
Martedì 12 Febbraio 2008 |
ore 6.30 Santa
Messa per Adulti Giovani e 18/19enni celebrata da Don Gianluigi Galli in
Chiesa Parrocchiale |
Mercoledì 13 Febbraio 2008 |
ore 6.30 Santa
Messa per Adulti Giovani e 18/19enni celebrata da Don Gianluigi Galli in
Chiesa Parrocchiale |
Giovedì 14 Febbraio 2008 |
ore 6.30 Santa
Messa per Adulti Giovani e 18/19enni celebrata da Don Gianluigi Galli in
Chiesa Parrocchiale |
Venerdì 15 Febbraio 2008 - Giorno Aneucaristico |
- Primo venerdì di Quaresima:
Giorno di magro e di digiuno |
Sabato 16 Febbraio 2008 |
ore 9.30 VI "Convegno dello Sportivo" in Oratorio San Luigi - fino alle ore 12.30 |
Domenica 17 Febbraio 2008 - II di Quaresima |
- ACR |