Anno X - n° 17 - Domenica 7 Maggio 2006 |
|
IV domenica di Pasqua
Io sono il buon pastore
Il brano di Vangelo di questa quarta domenica di Pasqua ci presenta
Gesù come il Figlio che conosce l'amore del Padre e ha i suoi stessi desideri:
comunicare vita e libertà ai fratelli. Per questo si propone come il pastore
"bello", vero.
Seguendo lui, diventiamo ciò che siamo: figli del Padre e fratelli tra di
noi. Solo così usciamo dalla tenebra e veniamo alla luce della verità, che
ci rende liberi. A una cultura di competitività, rivalità e violenza, subentra
una cultura di fraternità, solidarietà e amore. Finalmente una vita bella, vivibile.
Gesù pastore ci libera dal "brigantaggio" che governa i nostri
rapporti, con il dominio del più violento di turno. Egli è piuttosto il
pastore-modello che guida verso un nuovo tipo di vita, è il pastore vero venuto a salvare
i fratelli dalla schiavitù, dando inizio ad un nuovo esodo.
Ci dona la sua stessa vita di Figlio, rendendoci partecipi del suo rapporto
di conoscenza e di amore con il Padre.
Ma il Figlio non è pastore solo di Israele: è il salvatore del mondo. Il
Signore non vuole fare un unico recinto in cui chiudere tutti come schiavi.
Vuole invece tirare fuori gli uomini da ogni ovile per fare di tutti un popolo
libero, abbattendo ogni steccato e inimicizia.
Come Israele, così anche gli altri uomini saranno da lui portati alla libertà.
Il nuovo popolo è composto da persone libere, al di là di ogni
recinzione religiosa e culturale. Il Padre ama Gesù, perché è il Figlio che fa dono
della sua vita ai fratelli. Questo è il potere, libero e liberante, del Figlio, "il
comando" ricevuto dal Padre: quello dell'amore.
(Atti 4,8-12 - Salmo 117 - 1 Giovanni 3,1-2 - Giovanni 10,11-18)
Val di Rhêmes
C'è un angolo di mondo dove il tempo sembra essersi fermato, dove
la natura non ha risentito dell'incalzante progredire della società
moderna, ma ci regala ancora immagini di paesaggi incontaminati per bellezza
e purezza, fatti di silenzi, di bisbigli di ruscelli, di allegri scrosci di cascate.
Il canto degli uccelli, il frusciare degli alberi e le eleganti acrobazie di
stambecchi e camosci riempiono di vita questo angolo remoto, colorato da rari
fiori montani, verdi distese erbose ed immacolati ghiacciai.
Questo piccolo paradiso, situato all'interno del famoso Parco Nazionale
del Gran Paradiso, è la Val di Rhêmes in Val d'Aosta.
Rhêmes Notre Dame (1723 mt), la località più elevata della vallata,
è contornata da cime che spesso superano i 3000 mt e la più elevata è
quella della Grande Rousse (3607 mt). Suggestivo è il massiccio della
Granta Parey (3387 mt) che domina il paesaggio circostante con il suo
profilo inconfondibile e singolare... in un angolo di mondo così bello, non
possiamo che piantare le nostre tende!!!
Date del Campeggio 2006
1° TURNO (ragazze): 24 giugno - 8 luglio
2° TURNO (ragazzi): 8 - 21 luglio
3° TURNO (ado e 18/19nni): 21 - 31 luglio
4° TURNO (famiglie): 31 luglio - 15 agosto
Destinazione dell'otto per mille
I lavoratori dipendenti e i pensionati che non sono tenuti alla presentazione della dichiarazione dei redditi possono, come per gli anni precedenti, scegliere di destinare l'otto per mille dell'IRPEF alla Chiesa Cattolica utilizzando la Certificazione dei redditi (modello CUD) ricevuta dai rispettivi datori di lavoro o enti pensionistici. A questo scopo la Certificazione va firmata nella casella "Chiesa Cattolica" e nello spazio "Firma", va inserita nella busta prestampata o, in mancanza in una busta normale riportante all'esterno il CODICE FISCALE, il COGNOME E NOME del contribuente e la dicitura "SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL'OTTO PER MILLE DELL'IRPEF - ANNO 2005". La busta va sigillata e consegnata presso gli sportelli delle Poste o degli Istituti bancari dal 1° giugno al 31 luglio oppure al Sig. Gino Spadari, incaricato per la consegna.
Testimoni di Gesù risorto,
speranza del mondo
Traccia di riflessione in preparazione
al Convegno Ecclesiale di Verona
16 - 20 ottobre 2006
Presentazione
Questo "evento" si colloca a metà del primo decennio del
terzo millennio e si propone di dare nuovo impulso allo slancio
missionario scaturito dal Grande Giubileo del
2000, di compiere una prima verifica del cammino pastorale svolto in questo decennio, di essere
occasione di ripresa e di rilancio verso gli impegni che ancora ci attendono.
Esso dovrà rappresentare un evento che si inserisce nel
cammino della Chiesa nel nostro Paese, scandito oggi dagli orientamenti
pastorali Comunicare il Vangelo in un mondo che
cambia.
Il tema "Testimoni di Gesù Risorto, speranza del
mondo" dice la volontà di ribadire con forza la scelta già fatta nei precedenti
Convegni Ecclesiali: quella di dedicare tali eventi alla considerazione del
ruolo dei cristiani nel contesto della realtà storica in cui vivono e operano.
Su questa confermata scelta metodologica il titolo del
Convegno intende far convergere quattro fondamentali elementi: la persona
di Gesù, il Risorto che vive in mezzo a noi;
il mondo, nella concretezza della svolta sociale e culturale della quale noi stessi siamo destinatari e
protagonisti; le attese di questo mondo, che il Vangelo apre alla vera
speranza che viene da Dio; l'impegno dei fedeli cristiani, in particolare
dei laici, per essere testimoni credibili del Risorto attraverso una vita
rinnovata e capace di cambiare la storia.
In questo contesto, il tema intende rispondere ad alcuni
interrogativi di fondo e di grande interesse: che cosa il Vangelo
comunica alla vita dei cristiani? come Gesù Cristo può rigenerare questo
vissuto, soprattutto nella sua dimensione quotidiana? come può essere
plasmata una nuova prospettiva antropologica nell'epoca della
complessità? quali forme e modalità possono caratterizzare la presenza dei
cristiani in questo momento storico nel nostro Paese?
Lo strumento che qui viene presentato vuole avviare e
favorire una prima riflessione su tali interrogativi, per preparare le nostre
Chiese a un incontro che sia generatore di un forte messaggio di impegno
e di speranza per tutti.
Dionigi Card.
Tettamanzi
Presidente del Comitato preparatorio
«Nella sua grande misericordia Dio ci ha rigenerati,
mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti,
per una speranza viva» (1Pt 1,3)
Nel cammino della Chiesa
1. Cristo è Risorto. Questa è la fede della Chiesa. Questa è la speranza che illumina e sostiene la vita e la testimonianza dei cristiani.In questo inizio di millennio, carico di sfide e di possibilità, il Signore Risorto chiama i cristiani a essere suoi testimoni credibili, mediante una vita rigenerata dallo Spirito e capace di porre i segni di un'umanità e di un mondo rinnovati. La prima lettera di Pietro, un documento di rara bellezza e di grande efficacia comunicativa, orienterà i passi della Chiesa italiana, perché si lasci trasformare dalla misericordia di Dio, «per una speranza viva, per una eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce» (1Pt 1,4).
Mentre celebra i quarant'anni dalla conclusione del Concilio Vaticano II, la Chiesa vuole riprenderne gli intenti e lo slancio per annunciare il vangelo della speranza. La «speranza viva» affonda le radici nella fede e rafforza lo slancio della carità. In essa s'incontrano il Risorto e gli uomini, la sua vita e il loro desiderio.
In questo orizzonte si colloca il IV Convegno Ecclesiale Nazionale, che si terrà a Verona dal 16 al 20 ottobre 2006. Inserendosi nel cammino pastorale di questo decennio, dedicato alla comunicazione della fede in un contesto storico segnato da profondi mutamenti, il Convegno vuole porre al centro dell'attenzione delle nostre comunità cristiane la virtù teologale della speranza. Si è, infatti, consapevoli che «non è cosa facile, oggi, la speranza. Non ci aiuta il suo progressivo ridimensionamento: è offuscato se non addirittura scomparso nella nostra cultura l'orizzonte escatologico, l'idea che la storia abbia una direzione, che sia incamminata verso una pienezza che va al di là di essa» (Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, 2).
Obiettivo, pertanto, del Convegno Ecclesiale è chiamare i cattolici italiani a testimoniare, con uno stile credibile di vita, Cristo Risorto come la novità capace di rispondere alle attese e alle speranze più profonde degli uomini d'oggi.
Domande acute sorgono dai mutati scenari sociali e culturali in Italia, in Europa e nel mondo, e ancor più dalle profonde trasformazioni riguardanti la condizione e la realtà stessa dell'uomo. Nel tramonto di un'epoca segnata da forti conflittualità ideologiche, emerge un quadro culturale e antropologico inedito, segnato da forti ambivalenze e da un'esperienza frammentata e dispersa. Nulla appare veramente stabile, solido, definitivo. Privi di radici, rischiamo di smarrire anche il futuro. Il dominante "sentimento di fluidità" è causa di disorientamento, incertezza, stanchezza e talvolta persino di smarrimento e disperazione.
In questo contesto i cristiani, «stranieri e pellegrini» nel tempo (1Pt 2,11), sanno di poter essere rigenerati continuamente dalla speranza, perché le tristezze e le angosce del tempo sono «gettate» nelle mani del «Dio di ogni grazia» (1Pt 5,7.10). Essi accolgono pertanto con gioia l'invito evangelico, rinnovato dalla lettera apostolica Novo millennio ineunte, a "prendere il largo" (cfr Lc 5,4). Dobbiamo essere riconoscenti
al Santo Padre Giovanni Paolo II che ha ravvivato in molti modi la coscienza cristiana e il suo traguardo di santità, aiutandoci pure a scoprire i santi che sono in mezzo a noi, anche oggi, in ogni condizione e stato di vita: coloro cioè che hanno «mantenuto e perfezionato» la santità ricevuta nel Battesimo (cfr Lumen gentium, 40), vivendo in fedeltà a Dio e all'uomo. Perciò la Chiesa italiana a Verona per prima cosa dirà grazie allo Spirito per i doni che si sono resi visibili nella vicenda di queste sorelle e fratelli.
L'orizzonte della santità segna il cammino nella speranza proposto dai Vescovi italiani con gli Orientamenti pastorali per questo decennio Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia (2001) e nelle successive note L'iniziazione cristiana 3. Itinerari per il risveglio della fede cristiana (2003) e Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia (2004). Tale prospettiva ci permette oggi di comprendere meglio come i precedenti Convegni Ecclesiali nazionali di Roma (1976), Loreto (1985) e Palermo (1995) siano stati tre tappe importanti della comune ricezione del messaggio di rinnovamento venuto dal Concilio e abbiano preparato la Chiesa italiana alla testimonianza della vita cristiana nel nuovo secolo. La scelta di meditare i temi della speranza e della testimonianza alla luce sempre viva del Cristo Risorto è la logica conseguenza di tale cammino: nel 2006, a Verona, i lavori del Convegno Ecclesiale saranno ispirati e guidati dal nostro essere testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo.
È un dono singolare che il tempo che ci conduce al Convegno Ecclesiale sia dedicato all'Eucaristia. Senza l'Eucaristia nel giorno del Signore i cristiani non possono esistere né vivere. Invocando, con Giovanni Paolo II, Mane nobiscum Domine («Resta con noi perché si fa sera» - Lc 24,29), i credenti avanzano con gioia e determinazione nel loro cammino di donne e uomini della speranza. Sarà un tempo di contemplazione e di riflessione, per lasciarci generare dalla fede nel corpo e nel sangue del Crocifisso Risorto.
Questa traccia di riflessione viene offerta per favorire la comune riflessione. Si sviluppa attorno a quattro domande, che declinano gli elementi indicati nel titolo del Convegno Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo:
- Come Gesù Risorto rigenera la vita nella speranza?
- Come la fede in Gesù Cristo, Crocifisso e Risorto, ci rende testimoni di speranza?
- Come essere uomini e donne che testimoniano nella storia la speranza?
- Come la speranza aiuta a comprendere e vivere le situazioni che maggiormente interpellano l'esistenza contemporanea?
Queste domande articolano il tema del Convegno in quattro momenti: il primo momento porta nel cuore pulsante della testimonianza, alla sorgente viva e inesauribile della speranza, l'incontro con il Risorto; il secondo mette a fuoco il fondamento, la radice del testimone cristiano; il terzo narra la testimonianza del cristiano nella comunità ecclesiale e nel mondo, mostrando come la speranza cristiana si fa vita; il quarto prospetta l'esercizio della testimonianza come discernimento e come ricerca di presenza significativa dei cristiani laici che sanno mettere a fuoco le situazioni oggi più rilevanti per la vita delle persone.
U.N.I.T.A.L.S.I. - Gruppo di Novate Milanese
Domenica 21 Maggio 2006
Festa dell'Ammalato
ore 9.00 Ritrovo all'Oasi San Giacomo
ore 10.00 Preghiere del mattino con breve meditazione di don Massimo
ore 10.30
Intrattenimento in allegria
ore 12.00 Pranzo comunitario
ore 14.30 Camminata verso la Chiesa SS. Gervaso e Protaso
ore 15.00 Recita del Santo Rosario
ore 15.30 Santa
Messa concelebrata
Chi avesse ammalati che desiderano partecipare alla festa può rivolgersi alla signora Maria Galli, inoltre chi volesse mettere a disposizione la propria macchina per il trasporto degli ammalati, dovrà trovarsi in Piazza della Chiesa alle ore 14.00.
L'Azione Cattolica parrocchiale
invita a partecipare all'itinerario musicale
E' bello il tempo di chi sta con
te
Celebrare la fede, vivere la festa
guidato da Luca Diliberto - autore di canti religiosi
Domenica 14 maggio ore 16.00
al Centro Parrocchiale
Piazza della Chiesa 12 - Novate Milanese
MERCOLEDI' 10 maggio 2006 alle ore 17.00
al Centro Femminile
PRIMA IMPORTANTISSIMA RIUNIONE
IN PREPARAZIONE DELL'ORATORIO FERIALE
La presenza sarà segno di serietà e disponibilità.
Chi non potrà esserci, per motivi veramente seri, avvisi per tempo.
Battesimi in Parrocchia
Domenica 7 Maggio 2006 alle ore 15.00
entrano a far parte della Chiesa i nuovi battezzati:
Gigliotti Mattia Pasquale - Ivonne Fabiana Maria
Bignami Sofia - Brocchetta Sara Maria - Cabrini
Federico - Fumagalli Giulia Zoe
Laccone Marta - Machina
Lorenzo - Pastori Tommaso - Penna Lucrezia Maria
Radaelli
Riccardo - Ravazzoni Matteo - Sereno Margherita - Zunelli Luca
Pelosi Arianna - Sciacca Ilenia - Canevari Andrea
A loro e ai loro genitori auguriamo tanta gioia e serenità.
Parrocchiani defunti nel mese di Aprile 2006
Scorti Roma - Previero Bruno - Megon Livia
Radaelli Achille - Albani Pierina
Bolzoni Tacito - Tombini Maria
Matrimoni nel mese di Aprile 2006
Bornago Alan con Sangalli Silvia
Anniversari di matrimonio
Domenica 11 giugno 2006, in occasione della Festa Patronale, durante la Santa Messa solenne delle ore 11.30 verranno ricordati gli anniversari di matrimonio. Coloro che desiderano ricordare la ricorrenza del loro 1° - 5° - 10° - 15° - 20° - 25° - 30° - 35° - 40° - 45° - 50° (e oltre) anniversario di matrimonio possono dare i propri nominativi al Parroco entro domenica 4 giugno.
La vita della nostra comunità
Domenica 7 Maggio 2006 - Quarta di Pasqua |
- Ritiro ragazzi di 1a media e loro genitori |
Lunedì 8 Maggio 2006 - San Vittore |
ore 15.00 Incontro San Vincenzo al Centro Parrocchiale |
Martedì 9 Maggio 2006 |
ore 19.00 Gruppo Carità in Oratorio San Luigi |
Mercoledì 10 Maggio 2006 |
- Inizio delle Giornate di Spiritualità U.N.I.T.A.L.S.I. a Caravaggio (fino a sabato 13) |
Giovedì 11 Maggio 2006 |
ore 9.00 Adorazione Eucaristica in Chiesa Parrocchiale (fino alle ore 10.00) |
Venerdì 12 Maggio 2006 |
ore 20.30 Santo Rosario in Chiesa Parrocchiale |
Sabato 13 Maggio 2006 |
ore 14.00 Ritrovo in Oratorio San Luigi dei 14enni che si recano al Sacro
Monte di Varese per la Preghiera Mariana |
Domenica 14 Maggio 2006 - Quinta di Pasqua |
- Incontro ACR al Centro Femminile |
Sacerdoti: Orari delle Sante Messe in Parrocchia |