Anno IX - n° 33 - Domenica 6 Novembre 2005 |
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Solennità di Cristo Re
Per amore del tuo nome
Sia il salmo che il brano evangelico di questa domenica in cui festeggiamo la regalità di Cristo, pongono al centro l'amore di Dio e Dio come amore, un amore che abbraccia tutto e tutti.
In particolare poi il Vangelo ci rivela come alla fine ogni uomo sarà giudicato in base al suo amore per il piccolo e il debole. Non è però conforme al testo ritenere che il rapporto con Dio non sia importante. Al contrario: l'amore per l'ultimo è amore per lui stesso.
L'amore infatti è premio a se stesso perché è la gioia di una relazione, e la relazione suppone sempre l'altro, e infine l'Altro. L'amore per il prossimo può essere un imperativo categorico, ma solo se si tengono presenti tre cose: dietro un imperativo c'è la voce di uno che parla, l'amore suppone sempre un'alterità, uno ama solo e nella misura in cui è amato. Isolare il comando dell'amore verso l'ultimo dall'esperienza dell'amore di Dio che si è fatto ultimo, è farne un principio senza senso.
L'Amore che abbiamo verso l'altro è verso Dio: mi realizzo come figlio vivendo da fratello. Tutta la legge infatti si riduce ad amare il Signore e il prossimo con lo stesso atto d'amore, perché lui si è fatto mio prossimo e fratello nel Figlio. Chi non ama Dio e non osserva la sua parola, non ama i figli di Dio. In conclusione possiamo dire che il giudizio finale, come tutto il discorso escatologico, ci rimanda dal futuro al presente.
Il fine dell'uomo è diventare come Dio. L'errore di Adamo non è il voler diventare come lui, ma il non sapere chi è lui. Si diventa come Dio amando, perché lui è amore, così come ci è rivelato dal Salmo che dice: "Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla; Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome".
(Ezechiele 34,11-12.15-17 - Salmo 22 - 1 Corinzi 15,20-26.28 - Matteo 25,31-46)
6 Novembre 2005
Iscrizione del Nome
Prima tappa verso la Professione di Fede
3a media - 1992
Agostoni Martina |
Longoni Stefania |
Festa del dolce
Sabato 12 e domenica 13 Novembre 2005 si terrà la consueta "Festa del dolce" a favore delle famiglie bisognose della nostra parrocchia. Invitiamo tutti a partecipare alla preparazione e all'acquisto delle torte.
San Vincenzo
Mistero d'amore per tutta l'umanità
Con oggi pubblicheremo settimanalmente sul foglio "La Comunità" l'elenco delle Proposizioni dell'undicesima assemblea generale ordinaria dei Vescovi.
Ecco le «proposte specifiche» che i Padri sinodali hanno presentato a Benedetto XVI, quale contributo a una prossima «esortazione post sinodale» del Pontefice sul tema dell'Eucaristia. Il Vaticano II ha messo in evidenza la bellezza dell'azione eucaristica che splende nel rito liturgico.
PRIMA PARTE
IL POPOLO DI DIO EDUCATO ALLA FEDE NELL'EUCARISTIA
La fede nell'Eucaristia
Il novum del mistero pasquale
Istituendo l'Eucaristia Gesù ha dato vita a una novità radicale:
ha compiuto in Se stesso la nuova ed eterna alleanza. Nel
contesto della cena rituale ebraica, che concentra nel memoriale
l'evento passato della liberazione dall'Egitto, la sua rilevanza presente e
la promessa futura, Gesù inserisce il dono totale di Sé. Il vero
Agnello immolato si è sacrificato una volta per tutte nel mistero pasquale
ed è in grado di liberare per sempre l'uomo dal peccato e dalle
tenebre della morte. Il Signore stesso ci ha offerto gli elementi essenziali
del «culto nuovo». La Chiesa, in quanto sposa e guidata dallo
Spirito Santo, è chiamata a celebrare il convito eucaristico giorno
dopo giorno «in memoria di Lui». Inscrive il sacrificio redentore del
suo Sposo nella storia e lo rende presente sacramentalmente in tutte
le culture. Questo «grande mistero» è celebrato nelle forme
liturgiche che la Chiesa, illuminata dallo Spirito Santo, sviluppa così nel
tempo e nello spazio. Nella celebrazione dell'Eucaristia Gesù,
sostanzialmente presente, ci introduce tramite il Suo Spirito nella pasqua:
passiamo dalla morte alla vita, dalla schiavitù alla libertà, dalla tristezza
alla gioia. La celebrazione dell'Eucaristia rafforza in noi questo
dinamismo pasquale e consolida la nostra identità. Con Cristo possiamo
vincere l'odio con l'amore, la violenza con la pace, la superbia con
l'umiltà, l'egoismo con la generosità, la discordia con la riconciliazione,
la disperazione con la speranza. Uniti a Gesù Cristo morto e
risorto possiamo ogni giorno portare la Sua croce e seguirlo, in vista
della risurrezione della carne, sull'esempio dei martiri antichi e dei
nostri giorni. L'Eucaristia come mistero pasquale è pegno della gloria
futura e da Essa già nasce la trasformazione escatologica del
mondo. Celebrando l'Eucaristia anticipiamo questa gioia nella
grande comunione dei santi.
Il dono eucaristico
L'Eucaristia è un dono che scaturisce dall'amore del
Padre, dall'obbedienza filiale di Gesù spinta fino al sacrificio della
croce reso presente per noi nel sacramento, dalla potenza dello
Spirito Santo che, chiamato sui doni dalla preghiera della Chiesa, li
trasforma nel Corpo e nel Sangue di Gesù. In essa si svela pienamente
il mistero dell'amore di Dio per l'umanità e si compie il Suo disegno
di salvezza nel segno di una gratuità assoluta, che risponde
soltanto alle Sue promesse, compiute oltre ogni misura. La Chiesa
accoglie, adora, celebra questo dono in trepida e fedele obbedienza,
senza arrogarsi alcun potere di disponibilità, se non quelli che Gesù le
ha affidato perché il rito sacramentale si eserciti nella storia. Sotto
la croce la Vergine Santissima aderisce pienamente al dono
sacrificale del Salvatore. Per la sua immacolata concezione e pienezza di
grazia Maria inaugura la partecipazione della Chiesa al sacrificio
del Redentore. I fedeli «hanno il diritto di ricevere abbondantemente
dai sacri pastori i beni spirituali della Chiesa, soprattutto gli aiuti
della Parola di Dio e dei sacramenti» (LG 37; cf. CIC can. 213; CCEO
can. 16), quando il diritto non lo proibisca. A tale diritto corrisponde
il dovere dei pastori di fare ogni sforzo perché l'accesso
all'Eucaristia non sia in concreto impedito, mostrando in proposito
intelligente sollecitudine e grande generosità. Il Sinodo apprezza e ringrazia
i sacerdoti che, anche a costo di sacrifici talvolta pesanti e
rischiosi, assicurano alle comunità cristiane questo dono di vita e le
educano a celebrarlo in verità e pienezza.
Eucaristia e Chiesa
La relazione tra l'Eucaristia e la Chiesa è intesa nella grande
tradizione cristiana come costitutiva dell'essere e dell'agire della Chiesa
stessa, al punto che l'antichità cristiana designava con le stesse
parole Corpus Christi il corpo nato dalla Vergine Maria, il corpo
eucaristico e il corpo ecclesiale di Cristo. Questa unità del corpo si
manifesta nelle comunità cristiane e si rinnova nell'atto eucaristico che
le unisce e le differenzia in Chiese particolari, «in quibus et ex quibus una et unica Ecclesia catholica existit» (LG 23). Il termine
«cattolico» esprime l'universalità proveniente dall'unità che l'Eucaristia,
celebrata in ogni Chiesa, favorisce ed edifica. Le Chiese particolari nella
Chiesa universale hanno così, nell'Eucaristia, il compito di rendere visibile
la loro propria unità e la loro diversità. Questo legame di amore
fraterno lascia tra sparire la comunione trinitaria. I concili e i sinodi
esprimono nella storia quest'aspetto fraterno della Chiesa. Per questa
sua dimensione ecclesiale, l'Eucaristia stabilisce un forte legame di
unità della Chiesa cattolica con le Chiese ortodosse, che hanno
conservato la genuina e integra natura del mistero dell'Eucaristia. Il
carattere ecclesiale dell'Eucaristia potrebbe essere anche un punto
privilegiato nel dialogo con le comunità nate con la Riforma.
L'adorazione eucaristica
Il Sinodo dei Vescovi, riconoscendo i molteplici frutti
dell'adorazione eucaristica nella vita del popolo di Dio in tante parti del
mondo, incoraggia fortemente che questa forma di preghiera -
così frequentemente raccomandata dal venerabile servo di Dio
Papa Giovanni Paolo II - sia mantenuta e promossa, secondo le
tradizioni, tanto della Chiesa latina quanto delle Chiese orientali.
Riconosce che questa pratica scaturisce dall'azione eucaristica - che in
se stessa è il più grande atto d'adorazione della Chiesa, che abilita
i fedeli a partecipare pienamente, consapevolmente, attivamente
e fruttuosamente al sacrificio di Cristo secondo il desiderio del
Concilio Vaticano II - e ad essa riconduce. Così vissuta l'adorazione
eucaristica sostiene i fedeli nel loro amore e servizio cristiano verso gli altri
e promuove una maggiore santità personale e delle comunità
cristiane. In questo senso il rifiorire dell'adorazione eucaristica, anche tra
i giovani, appare oggi una promettente caratteristica di tante
comunità. Per questa ragione, al fine di favorire la visita al
Santissimo Sacramento, si curi, nei limiti del possibile, che le chiese nelle
quali è presente il Santissimo Sacramento restino aperte. La
pastorale accompagni le comunità e i movimenti a conoscere il giusto
posto dell'adorazione eucaristica allo scopo di coltivare l'atteggiamento
di stupore di fronte al grande dono della presenza reale di Cristo.
In questo senso si incoraggia l'adorazione eucaristica anche
nell'itinerario di pre parazione alla Prima Comunione. Per promuovere
l'adorazione, è conveniente dare un particolare riconoscimento agli istituti di
vita consacrata e alle associazioni di fedeli che ad essa si dedicano
in modo speciale e in varie forme, aiutandole perché la
devozione eucaristica diventi maggiormente biblica, liturgica e missionaria.
Eucaristia e sacramento della Riconciliazione
L'amore all'Eucaristia porta ad apprezzare sempre più il
sacramento della Riconciliazione, nel quale la bontà misericordiosa di Dio
rende possibile un nuovo inizio della vita cristiana e mostra
l'intrinseco rapporto tra Battesimo, peccato e sacramento della
Riconciliazione. La degna ricezione dell'Eucaristia richiede lo stato di grazia. È
compito di grande importanza pastorale che il Vescovo promuova nella
diocesi un deciso recupero della pedagogia della conversione che
nasce dalla Eucaristia e favorisca per questo la confessione
individuale frequente. I sacerdoti, da parte loro, si dedichino
generosamente all'amministrazione del sacramento della Penitenza. Il
Sinodo raccomanda vivamente ai Vescovi di non permettere nelle loro
diocesi il ricorso alle assoluzioni collettive, se non nelle
situazioni oggettivamente eccezionali stabilite dal Motu Proprio
Misericordia Dei, del 7 aprile 2002, del Papa Giovanni Paolo II. I Vescovi
procurino, inoltre, che in ogni chiesa ci siano luoghi idonei alle confessioni
(cf. CIC 964 § 2). Si raccomanda che il Vescovo nomini il penitenziere.
In questa prospettiva bisognerebbe anche approfondire le
dimensioni della riconciliazione già presenti nella celebrazione eucaristica
(cf. CCC 1436), in particolare il rito penitenziale, affinché si
possano vivere veri momenti di riconciliazione in essa.
La santificazione della domenica si attua anche nella vita
familiare. Perciò la famiglia come «Chiesa domestica» sia considerata un
ambito primario da parte della comunità cristiana.
L'Eucaristia corrobora in modo inesauribile l'unità e l'amore
indissolubile di ogni matrimonio cristiano La centralità dell'Eucaristia per la
vita della Chiesa fa sentire con acuto dolore la grave mancanza di
clero in alcune parti del mondo È necessario rispondere con una
pastorale efficaceLo stretto legame tra Battesimo, Confermazione ed
Eucaristia non è sufficientemente percepito È opportuno spiegare che
siamo battezzati e cresimati in relazione all'Eucaristia. La migliore
catechesi sull'Eucaristia è la stessa Eucaristia ben celebrata Per questo
si chiede ai sacerdoti di considerare la celebrazione come loro
principale dovere.
Le celebrazioni penitenziali non sacramentali menzionate nel
rituale del sacramento della Penitenza e della Riconciliazione
possono risvegliare il senso del peccato e formare uno spirito di penitenza
e di comunione nelle comunità cristiane, preparando così i cuori
alla celebrazione del sacramento. Il rinnovamento della
spiritualità eucaristica può essere l'occasione per approfondire la
comprensione e la pratica delle indulgenze. Questo Sinodo ricorda che i Vescovi
e i parroci possono chiedere alla Penitenzieria Apostolica
l'indulgenza plenaria per celebrare diverse occasioni e anniversari. Il
Sinodo incoraggia una catechesi rinnovata sulle indulgenze.
Scuola aperta
Sabato 12 Novembre, il Micronido e la Scuola Materna "Maria Immacolata" di Via Cascina del Sole n° 9, organizzano una mattinata (dalle 10 alle 12,30) durante la quale i bambini e i genitori attraverso l'esperienza del gioco potranno conoscere e visitare il nostro ambiente. Sono invitati i bambini che frequentano la scuola, quelli che la frequenteranno, i loro genitori, parenti, amici e tutti coloro che vorranno condividere questo piacevole momento. Nella mattinata si svolgeranno diversi laboratori dove i bambini con i genitori potranno sbizzarrirsi a loro piacimento. Si concluderà con il teatro dei burattini ed un aperitivo. VI ASPETTIAMO!!!
Battesimi in Parrocchia
Domenica 6 Novembre 2005 alle ore 15.00
entrano a far parte della Chiesa i nuovi battezzati:
Basile Federico - Bonacina Rebecca - Pampuri Kia
Rizzo Chantal - Demuti Andrea Gaetano Riccardo
Longo Camilla - Vegetti Alice
A loro ed ai loro genitori auguriamo tanta gioia e serenità.
Matrimoni
nel mese di Ottobre 2005
Ferrari Andrea con Carlone Stefania
Pogliani Roberto con Marazzato Daniela
Sapio Gabriele con Ciurca Sabrina
Casati Emiliano con Faroldi Marta
Bianchini Luca con Butrichi Raffaella
Parrocchiani defunti
nel mese di Ottobre 2005
Borsotti Francesca
Carminati Angiola
La vita della nostra comunità
Domenica 6 Novembre 2005 - Solennità di Cristo Re |
- Ritiro dei ragazzi di 1a media |
Lunedì 7 Novembre 2005 |
ore 21.00 Santa Messa in Chiesa Parrocchiale per i defunti delle seguenti vie: Piazza Martiri della libertà - Via Portone - Via Repubblica - Piazza Chiesa - Piazza Pertini - Via Madonnina - Via Garibaldi - Via Roma - Via Cavour - Via Rimembranze - Vicolo San Gervaso - Vicolo San Protaso |
Martedì 8 Novembre 2005 |
ore 19.00 Gruppo carità in Oratorio San Luigi |
Mercoledì 9 Novembre 2005 - Dedicazione Basilica Lateranense |
- Direzione cinema nuovo |
Giovedì 10 Novembre 2005 - San Leone Magno |
ore 21.00 Santa Messa in Chiesa Parrocchiale per i defunti delle seguenti vie: Via Benefica - Via Bertola - Via Bollate - Via Bonfanti - Via Cadorna - Via Cantore - Via Costa - Via Diaz - Via Gorizia - Via Monte Grappa - Via Montello - Via Vittorio Veneto - Vicolo Vittorio Veneto - Via Volta |
Venerdì 11 Novembre 2005 - San Martino di Tours |
ore 15.00 Catechesi per casalinghe e pensionati al Centro Parrocchiale |
Sabato 12 Novembre 2005 - San Giosafat |
ore 14.30 Incontro di catechismo per i bambini di 2a elementare in Oratorio San Luigi |
Domenica 13 Novembre 2005 - Prima di Avvento |
- Festa del dolce della San Vincenzo |
Sacerdoti: Orari delle Sante Messe in Parrocchia |