Parrocchia SS. Gervaso e Protaso - Novate Milanese
Anno XVIII - n° 13
Orari delle Sante Messe in Parrocchia: |
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Visitare gli infermi e i carcerati
Carissimi,
“visitare gli infermi, visitare i carcerati”: il catechismo, nei confronti dei
malati e dei carcerati, propone lo stesso verbo “vistare” per indicare la
cura che ogni cristiano e l’intera comunità cristiana devono amorevolmente
attuare verso di loro.
“Visitare”: un verbo che, nella Bibbia, appartiene a Dio il quale
“visita” il suo popolo (Lc. 1,68).
Quella di Dio non è una visita frettolosa, episodica, veloce, quasi di cortesia,
ma durevole, puntuale soprattutto nei momenti di bisogno, è benevola attenzione,
è partecipazione alle vicende della vita, è presenza premurosa e compassionevole
verso l’uomo e verso il popolo e diventa benedizione ed alleanza.
Il Dio che “visita” è il Dio che “redime”, che ridà all’uomo la speranza, gli
rigenera la fiducia, gli cura il “cuore” e la vita nella e con la consolazione
dell’amore. Nel popolo cristiano l’affetto e la preghiera per chi vive la
stagione buia della malattia sono stati tratti che hanno caratterizzato la sua
fisionomia interiore.
E, per i malati, sono sorte opere e associazioni che hanno portato avanti e
continuano questo impegno di attenzione e condivisione.
Dobbiamo rinvigorire questa sollecitudine che si traduce nella quotidiana,
cordiale e discreta vicinanza a chi sta sperimentando la fatica della malattia
che talvolta “sconvolge” letteralmente chi ne è colpito e la propria famiglia.
Dobbiamo evitare di farci “curiosi”, ma abbracciare e confortare situazioni di
solitudine, di ansietà, di pesantezza che fanno appello alla nostra presenza,
alla nostra “umanità” nel significato morale di condivisione e prontezza
all’aiuto.
Dobbiamo educare i nostri figli e i nostri giovani a “spendersi” in tempo e
“con-passione” nei confronti dei sofferenti e dei malati: non possiamo pensare
di farne “uomini” e “cristiani” senza che si confrontino e si mettano in gioco
con la fragilità della malattia e della sofferenza.
Visitare i carcerati: la parola “carcere” evoca quasi istintivamente le
prigioni in cui migliaia di uomini e donne vivono rinchiusi dietro le sbarre.
Evoca anche le condizioni di grande sofferenza, violenza e degrado in cui si
trovano a vivere molti carcerati.
La Chiesa da sempre si è fatta discepola del suo Signore nel prestare conforto
ed assistenza: i cappellani delle carceri e molti laici volontari “coraggiosi”
lavorano generosamente e con forte impegno umano, pastorale e amicale con i
detenuti per testimoniare il perdono, la speranza di redenzione e di cambiamento
insieme al grande impegno per la giustizia e la legalità da cui non si può
deflettere.
Come ciascuno di noi può attuare e vivere quest’opera di misericordia corporale?
Con un atteggiamento “compassionevole” che si sottragga alla durezza spietata
del giudizio e della condanna, rifugga da scelte di discriminazione così
apertamente e diffusamente predicata da diventare “mancanza di amore per il
prossimo”, non si lasci plagiare da troppe affermazioni che stanno enfatizzando
e gonfiando il mito della “sicurezza”, condivida con responsabilità tutte quelle
proposte di risanamento sociale, di prevenzione e di solidarietà che - come
diceva il card. C.M. Martini - costituiscono il faticoso ma realistico e fecondo
cammino educativo, il solo capace di redimere la coscienza morale che ha nome
onestà, sincerità, giustizia, responsabilità, ricerca di senso, ricerca di Dio.
Ancora una volta, la pagina dell’Evangelista Matteo risuona come pungolo
ineludibile per la nostra coerenza cristiana: “Ero malato… ero in carcere… mi
avete visitato!...”
Don Vittorio
Progetto “Ago e filo per la parità”
Durante il tempo di Quaresima la nostra comunità si
impegna a sostenere l’impegno di Caritas Algeria per la promozione
della donna attraverso la formazione professionale.
Con il progetto “Ago e filo per la parità” Caritas intende raccogliere 20.000
euro che serviranno per sostenere la formazione professionale di altri
gruppi di donne, lo sviluppo di capacità di gestione dei centri artigianali e
l’acquisto di materie prime e strumenti di lavoro. Le offerte per
contribuire alla sua realizzazione possono essere poste nella cassetta in
fondo alla chiesa durante tutta la Quaresima o consegnate nella giornata
di raccolta di oggi domenica 6 aprile.
Grazie!
Il gruppo U.N.I.T.A.L.S.I. di Novate Milanese ringrazia la comunità parrocchiale per la generosità dimostrata Sabato 29 e Domenica 30 Marzo 2014 in occasione della giornata Nazionale.
Ulivo
Prepariamo l’ulivo Mercoledì 9 Aprile alle ore 9.15 in Oratorio San Luigi. Tutti coloro che desiderano collaborare sono attesi in Oratorio.
Si cercano adulti per l'Oratorio Feriale
Coloro che sono disponibili a collaborare alla realizzazione del prossimo Oratorio Feriale, diano il nome in segreteria dell'Oratorio entro Domenica 27 Aprile.
Impegni comunitari dal 6 al 13 Aprile 2014
Domenica 6 Aprile 2014 |
Quinta di Quaresima |
- Raccolta Quaresima di Fraternità a favore del progetto “Ago e filo per la
parità” - Ritiro 1a Media |
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Lunedì 7 Aprile 2014 |
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Martedì 8 Aprile 2014 |
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Ore 20.30 Via Crucis presieduta dal Cardinale Arcivescovo in Duomo Ore 21.00 Consiglio Pastorale Parrocchiale al Centro Parrocchiale |
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Mercoledì 9 Aprile 2014 |
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Ore 9.15 Confezionamento delle bustine di ulivo in Oratorio San Luigi | |
Giovedì 10 Aprile 2014 |
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Ore 21.00 Incontro Quaresimale “Negli affetti dell’uomo si può porre la speranza?” con Paolo Curtaz (teologo e scrittore) presso la Sala Teatro Don Mansueto della Parrocchia Sacra Famiglia |
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Venerdì 11 Aprile 2014 |
Feria Aliturgica |
Ore 8.30 Via Crucis in Chiesa Parrocchiale |
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Sabato 12 Aprile 2014 |
Sabato In Traditione Symboli |
Ore 9.00 Laboratorio creativo presso la Scuola Maria Immacolata Ore 20.45 Veglia In Traditione Symboli nel Duomo di Milano |
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Domenica 13 Aprile 2014 |
Domenica delle Palme |
- Incontro ACR |