Carissimi,
domenica scorsa - festa dell’Oratorio - ci siamo stretti attorno a don Massimiliano che ha iniziato il suo nuovo ministero di diacono durante la Santa Messa delle ore 10.00.
Vi sono grato per la vostra partecipazione e per la vostra presenza alle varie proposte che hanno caratterizzato questa festa di apertura dell’oratorio.
Ora iniziamo a pieno ritmo l’anno pastorale con i suoi cammini, il suo quotidiano dispiegarsi nella nostra vita di ogni giorno in cui il Signore si fa vicino, ci tiene per mano, ci cammina accanto: e noi vogliamo rispondere con semplicità e generosità al suo amore, non nel clamore di gesti eccezionali ma nella fedeltà gioiosa e lieta ai nostri impegni, alla nostra vocazione cristiana, alla nostra “fortuna” di essere figli di Dio, amati da Lui.
Il 19 ottobre alle ore 11.30 faremo festa per e con don Massimo: certo la sua partenza lascia un notevole vuoto, soprattutto per quanto riguarda la cura e la visita dei malati.
Con don Giuseppe sto riflettendo sulla modalità con cui programmare gli impegni pastorali che ci attendono: dagli orari delle sante Messe, alla visita natalizia delle famiglie, alla cura dei malati, alla disponibilità per i sacramenti, soprattutto la Santa Confessione.
Con pazienza, con l’aiuto del Consiglio Pastorale, con il confronto con le associazioni arriveremo ad una programmazione pastorale che ci permetta di stare vicino alla nostra gente.
Certamente però si rendono quanto mai provvidenziali e necessari l’aiuto e la disponibilità dei laici, uomini e donne che vadano ad aggiungersi ai tanti che - generosamente - danno una mano nei vari ambiti parrocchiali.
C’è bisogno di tutti e c’è posto per tutti: pulizia e cura della Chiesa, dell’oratorio, servizi in sacrestia, segreteria parrocchiale al pomeriggio, corale…
Stiamo vivendo questo mese di ottobre segnato dalla devozione e dalla preghiera alla Madonna del Santo Rosario: guardiamo a Lei, invochiamola e - sul suo esempio - uniamoci anche noi a donare - generosamente - un po’ del nostro tempo per il bene della comunità.

Vi benedico