Anno X - n° 9 - Domenica 5 Marzo 2006 |
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Inizia la Quaresima
Carissimi Fedeli,
l'inizio della Quaresima è come un campanello che squilla e ci dice che qualcuno è alla porta. Ma non è qualcuno, è Cristo stesso che ogni anno viene a ricordarci il dono della vita che Lui ha dato per noi. L'amore si compie nell'offerta della vita del Figlio Unigenito del Padre innalzato sulla croce perché tutti siano attirati a Lui.
Così la morte di Gesù diviene vita per noi. Il tempo di Quaresima ci viene dato perché la parola trovi spazio nei nostri cuori, perché sia accolta responsabilmente e porti frutti di conversione e di santità.
L'invito che ci è proposto:"convertitevi e credete al Vangelo" non significa altro che credete e convertitevi all'amore: un amore pazzo di Dio per tutti e per ciascuno di noi.
L'amore di ciascuno di noi per Cristo è la testimonianza dell'amore tra noi. La carità, esperienza dell'amore; la preghiera, colloquio di amore; il digiuno condivisione di amore, sono le vesti di cui dobbiamo rivestirci per andare incontro a Cristo.
La carità, la preghiera, il digiuno in modo particolare sono gli atteggiamenti propri della Quaresima. Il digiuno non è una prodezza ascetica, ma un mezzo per esprimere a Dio la propria umile dipendenza. Forme di digiuno più personali e più impegnative sono lasciate alla nostra libertà.
Il gesto che faremo iniziando la quaresima, l'imposizione delle ceneri sul capo, indicano con chiarezza il punto di partenza della nostra conversione: tutto parte dai nostri pensieri e dai nostri desideri. Purifica, Signore, i nostri pensieri e rendici attenti alla tua Parola.
A tutti l'augurio di una quaresima piena di gioia e di carità.
Il Parroco
don Ugo Proserpio
Messaggio del Papa
per la Quaresima 2006
"Gesù, vedendo le folle, ne sentì compassione" (Mt 9, 36)
Carissimi fratelli e sorelle!
La Quaresima è il tempo privilegiato del pellegrinaggio interiore verso Colui che è la fonte della misericordia. È un pellegrinaggio in cui Lui stesso ci accompagna attraverso il deserto della nostra povertà, sostenendoci nel cammino verso la gioia intensa della Pasqua. Anche nella "valle oscura" di cui parla il Salmista (Sal 23,4), mentre il tentatore ci suggerisce di disperarci o di riporre una speranza illusoria nell'opera delle nostre mani, Dio ci custodisce e ci sostiene. Sì, anche oggi il Signore ascolta il grido delle moltitudini affamate di gioia, di pace, di amore. Come in ogni epoca, esse si sentono abbandonate. Eppure, anche nella desolazione della miseria, della solitudine, della violenza e della fame, che colpiscono senza distinzione anziani, adulti e bambini, Dio non permette che il buio dell'orrore spadroneggi. Come infatti ha scritto il mio amato Predecessore Giovanni Paolo II, c'è un "limite divino imposto al male", ed è la misericordia (Memoria e identità, 29 ss). È in questa prospettiva che ho voluto porre all'inizio di questo Messaggio l'annotazione evangelica secondo cui "Gesù, vedendo le folle, ne sentì compassione" (Mt 9,36). In questa luce vorrei soffermarmi a riflettere su di una questione molto dibattuta tra i nostri contemporanei: la questione dello sviluppo. Anche oggi lo "sguardo" commosso di Cristo non cessa di posarsi sugli uomini e sui popoli. Egli li guarda sapendo che il "progetto" divino ne prevede la chiamata alla salvezza. Gesù conosce le insidie che si oppongono a tale progetto e si commuove per le folle: decide di difenderle dai lupi anche a prezzo della sua vita. Con quello sguardo Gesù abbraccia i singoli e le moltitudini e tutti consegna al Padre, offrendo se stesso in sacrificio di espiazione.
Illuminata da questa verità pasquale, la Chiesa sa che, per promuovere un pieno sviluppo, è necessario che il nostro "sguardo" sull'uomo si misuri su quello di Cristo. Infatti, in nessun modo è possibile separare la risposta ai bisogni materiali e sociali degli uomini dal soddisfacimento delle profonde necessità del loro cuore. Questo si deve sottolineare tanto maggiormente in questa nostra epoca di grandi trasformazioni, nella quale percepiamo in maniera sempre più viva e urgente la nostra responsabilità verso i poveri del mondo. Già il mio venerato Predecessore, il Papa Paolo VI, identificava con precisione i guasti del sottosviluppo come una sottrazione di umanità. In questo senso nell'Enciclica Populorum progressio egli denunciava "le carenze materiali di coloro che sono privati del minimo vitale, e le carenze morali di coloro che sono mutilati dall'egoismo
le strutture oppressive, sia che provengano dagli abusi del possesso che da quelli del potere, sia dallo sfruttamento dei lavoratori che dall'ingiustizia delle transazioni" (n. 21). Come antidoto a tali mali Paolo VI suggeriva non soltanto "l'accresciuta considerazione della dignità degli altri, l'orientarsi verso lo spirito di povertà, la cooperazione al bene comune, la volontà di pace", ma anche "il riconoscimento da parte dell'uomo dei valori supremi e di Dio, che ne è la sorgente e il termine" (ibid.). In questa linea il Papa non esitava a proporre "soprattutto la fede, dono di Dio accolto dalla buona volontà dell'uomo, e l'unità nella carità di Cristo" (ibid.). Dunque, lo "sguardo" di Cristo sulla folla, ci impone di affermare i veri contenuti di quell'«umanesimo plenario» che, ancora secondo Paolo VI, consiste nello "sviluppo di tutto l'uomo e di tutti gli uomini" (ibid., n. 42). Per questo il primo contributo che la Chiesa offre allo sviluppo dell'uomo e dei popoli non si sostanzia in mezzi materiali o in soluzioni tecniche, ma nell'annuncio della verità di Cristo che educa le coscienze e insegna l'autentica dignità della persona e del lavoro, promuovendo la formazione di una cultura che risponda veramente a tutte le domande dell'uomo.
Dinanzi alle terribili sfide della povertà di tanta parte dell'umanità, l'indifferenza e la chiusura nel proprio egoismo si pongono in un contrasto intollerabile con lo "sguardo" di Cristo. Il digiuno e l'elemosina, che, insieme con la preghiera, la Chiesa propone in modo speciale nel periodo della Quaresima, sono occasione propizia per conformarci a quello "sguardo". Gli esempi dei santi e le molte esperienze missionarie che caratterizzano la storia della Chiesa costituiscono indicazioni preziose sul modo migliore di sostenere lo sviluppo. Anche oggi, nel tempo della interdipendenza globale, si può constatare che nessun progetto economico, sociale o politico sostituisce quel dono di sé all'altro nel quale si esprime la carità. Chi opera secondo questa logica evangelica vive la fede come amicizia con il Dio incarnato e, come Lui, si fa carico dei bisogni materiali e spirituali del prossimo. Lo guarda come incommensurabile mistero, degno di infinita cura ed attenzione. Sa che chi non dà Dio dà troppo poco, come diceva la beata Teresa di Calcutta: "La prima povertà dei popoli è di non conoscere Cristo". Perciò occorre far trovare Dio nel volto misericordioso di Cristo: senza questa prospettiva, una civiltà non si costruisce su basi solide.
Grazie a uomini e donne obbedienti allo Spirito Santo, nella Chiesa sono sorte molte opere di carità, volte a promuovere lo sviluppo: ospedali, università, scuole di formazione professionale, micro-imprese. Sono iniziative che, molto prima di altre espressioni della strada per guidare ancora oggi il mondo verso una globalizzazione che abbia al suo centro il vero bene dell'uomo e così conduca alla pace autentica. Con la stessa compassione di Gesù per le folle, la Chiesa sente anche oggi come proprio compito quello di chiedere a chi ha responsabilità politiche ed ha tra le mani le leve del potere economico e finanziario di promuovere uno sviluppo basato sul rispetto della dignità di ogni uomo. Un'importante verifica di questo sforzo sarà l'effettiva libertà religiosa, non intesa semplicemente come possibilità di annunciare e celebrare Cristo, ma anche di contribuire alla edificazione di un mondo animato dalla carità. In questo sforzo si iscrive pure l'effettiva considerazione del ruolo centrale che gli autentici valori religiosi svolgono nella vita dell'uomo, quale risposta ai suoi più profondi interrogativi e quale motivazione etica rispetto alle sue responsabilità personali e sociali. Sono questi i criteri in base ai quali i cristiani dovranno imparare anche a valutare con sapienza i programmi di chi li governa.
Non possiamo nasconderci che errori sono stati compiuti nel corso della storia da molti che si professavano discepoli di Gesù. Non di rado, di fronte all'incombenza di problemi gravi, essi hanno pensato che si dovesse prima migliorare la terra e poi pensare al cielo. La tentazione è stata di ritenere che dinanzi ad urgenze pressanti si dovesse in primo luogo provvedere a cambiare le strutture esterne. Questo ebbe per alcuni come conseguenza la trasformazione del cristianesimo in un moralismo, la sostituzione del credere con il fare. A ragione, perciò, il mio Predecessore di venerata memoria, Giovanni Paolo II, osservava: "La tentazione oggi è di ridurre il cristianesimo ad una sapienza meramente umana, quasi a una scienza del buon vivere. In un mondo fortemente secolarizzato è avvenuta una graduale secolarizzazione della salvezza, per cui ci si batte sì per l'uomo, ma per un uomo dimezzato. Noi invece sappiamo che Gesù è venuto a portare la salvezza integrale" (Enc. Redemptoris missio, 11).
È proprio a questa salvezza integrale che la Quaresima ci vuole condurre in vista della vittoria di Cristo su ogni male che opprime l'uomo. Nel volgerci al divino Maestro, nel convertirci a Lui, nello sperimentare la sua misericordia grazie al sacramento della Riconciliazione, scopriremo uno "sguardo" che ci scruta nel profondo e può rianimare le folle e ciascuno di noi. Esso restituisce la fiducia a quanti non si chiudono nello scetticismo, aprendo di fronte a loro la prospettiva dell'eternità beata. Già nella storia, dunque, il Signore, anche quando l'odio sembra dominare, non fa mai mancare la testimonianza luminosa del suo amore. A Maria, "di speranza fontana vivace" (Dante Alighieri, Paradiso, XXXIII, 12) affido il nostro cammino quaresimale, perché ci conduca al suo Figlio. A Lei affido in particolare le moltitudini che ancora oggi, provate dalla povertà, invocano aiuto, sostegno, comprensione. Con questi sentimenti a tutti imparto di cuore una speciale Benedizione Apostolica.
Benedetto XVI
Quaresima 2006
Percorso per gli
ADULTI
· Lunedì 6, martedì 7, mercoledì 8, giovedi 9 Marzo: ore 6.30 Santa Messa in Chiesa Parrocchiale.
· Via Crucis ogni venerdì in Chiesa Parrocchiale alle ore 8.30 - 15.00 - 18.00 e prima del quaresimale alle ore 21.00
· Giornata di preghiera in preparazione alla Santa Pasqua sabato 1 Aprile ad Eupilio (ritrovo ore 7.00 in Piazza della Chiesa, è necessario iscriversi. Vedere ultima pagina).
· Predicazione serale dell'Arcivescovo, diffusa tramite radio
e televisione, nelle serate di martedì ( 7 - 14 - 21 - 28 marzo
e 4 aprile 2006).
Si potrà seguire individualmente o a gruppi nei "centri di ascolto".
Il tema della catechesi sarà:
"Testimoni della Beatitudine cristiana"
Il libretto "Testimoni della Beatitudine cristiana" - edito da
In Dialogo e in vendita a 1 euro in Chiesa
Parrocchiale, sul tavolo della Buona Stampa
- è il testo-guida per seguire in
televisione (su Telenova - canali UHF 21 -
59 - inizio ore 20.45) o via radio (Novaradio A - Circuito
Marconi - frequenza FM 94.750 MHz- inizio ore 21.00) le catechesi quaresimali
dell'Arcivescovo Tettamanzi.
Ecco il programma dei cinque incontri con il Cardinale:
TESTIMONI DELLA BEATITUDINE CRISTIANA
7 marzo 2006
Vostro è il Regno di
Dio (Luca 6, 20.24)
La catechesi si tiene presso la Parrocchia Resurrezione di
Nostro Signore Gesù Cristo - Milano Quarto Oggiaro.
14 marzo 2006
Fame e sete di speranza (Luca 6, 21a.25a)
La catechesi si tiene presso l'Università di Milano Bicocca.
21 marzo 2006
La vita promessa a chi
soffre (Luca 6, 21b.25b)
La catechesi si tiene presso l'Ospedale Policlinico di Milano.
28 marzo 2006
Il coraggio e la gioia di annunciare sempre il
Vangelo (Luca 6, 22-23.26)
La catechesi si tiene presso il "Villaggio Barona" - Milano.
4 aprile 2006
La casa fondata sulla roccia
(Luca 6, 46-48)
La catechesi si tiene presso il monastero di clausura
delle Carmelitane Scalze di Milano.
I gruppi di ascolto finora costituiti sono:
· Fam. Guerra - Via Vignone 44
· Fam. Gibertini Paolo - Via Ariosto 3/A - 4° piano
· Fam. Mele Rosa - Via Vignone 58/A
Le famiglie che volessero aggiungersi sono invitate a dare
il proprio nominativo ai sacerdoti.
· Quaresimale il
venerdì sera alle ore 21.00 in Chiesa Parrocchiale.
Tema trattato: "Il cristiano maturo secondo il
Concilio Vaticano II". Predicatore:
Mons. Barbareschi
Segno Liturgico
Le candele alla consacrazione
Durante la consacrazione alle Sante Messe festive e feriali quattro candele/cantari (due candele nei giorni feriali) verranno portate da quattro fedeli dal canto del Sanctus fino al termine della consacrazione. Le candele saranno di fronte all'altare come segno della fede di tutta l'assemblea che durante la consacrazione ringrazia il Signore che fa dono di sè nel sacrificio eucaristico.
Percorso per il
GRUPPO GIOVANILE
· Partecipano ai momenti e alle iniziative previste per gli adulti ad eccezione dei Quaresimali che per i giovani sono il giovedì sera.
Quaresimali giovani del Decanato di Bollate
· 9 marzo
"Gesù Cristo - L'amore incarnato di Dio"
Don Cesare Pagazzi (Docente del Seminario di Lodi)
Oratorio San Luigi - Novate
· 16 marzo
"Amore di Dio e amore del prossimo"
Fratel Lino Breda (Monaco della Comunità ecumenica di Bose)
Oratorio San Luigi - Novate
· 23 marzo
"La Passione di Gesù: rivelazione dell'amore di Dio"
Suor Marina Amodeo (Ausiliaria diocesana)
Oratorio San Luigi - Novate
· 30 marzo
"La carità della Chiesa come manifestazione dell'amore trinitario"
Don Cristiano Passoni (Educatore del Seminario diocesano)
Oratorio San Luigi - Novate
· 6 aprile
Celebrazione del sacramento della Riconciliazione
(presenti i coadiutori del decanato)
Cappella dell'Oratorio San Luigi - Novate
· L'itinerario di preghiera dei giovani prevede anche la Via Crucis del mercoledì mattina, in Chiesa parrocchiale, alle ore 7.00 a partire da mercoledì 15 marzo.
· Veglia in Traditione Symboli sabato 8 aprile in Duomo.
Percorso per
BAMBINI E RAGAZZI
· Lunedì e mercoledì alle ore 7.40 "Lo sveglione" per le medie in Chiesa Parrocchiale.
· Martedì e giovedì alle ore 8.00 "Lo sveglione" per le elementari in Chiesa Parrocchiale.
· Via Crucis il venerdì alle ore 17.00 nei cortili.
10 marzo | via Garibaldi 17 |
17 marzo | via Vignone 58/60 |
24 marzo | all'Oasi San Giacomo - via Bollate 9 |
31 marzo | via Boccaccio |
7 aprile | piazza Martiri della Libertà 7 |
14 aprile | in Chiesa |
· Durante la Santa Messa domenicale delle ore
10.00 in Chiesa Parrocchiale i sei simboli,
"segno forte" della quaresima,
verranno proposti ogni domenica dalle classi di catechismo.
- 5 marzo: Atto penitenziale (Kyrie)
- 12 marzo: L'acqua salata per la benedizione in famiglia
- 19 marzo: Chiamata per nome
- 26 marzo: Consegna della luce
- 2 aprile: Fiori sul mappamondo
- 9 aprile: I rami di ulivo
QUARESIMA 2006
Animazione della S. Messa domenicale delle 10.00
PRIMA DOMENICA: Atto penitenziale (kyrie)
Al momento dell'atto penitenziale alcuni bambini, dopo ogni kyrie, bruciano in un braciere posto ai piedi dell'altare un disegno o una scritta su ciò che che ci inganna (per esempio la falsa informazione, i falsi idoli)
Ogni domenica di Quaresima verrà esposta in Chiesa una
tela dell'artista Vincenzo Gornati che ci aiuterà a pregare la Parola
di Dio contemplando le immagini sacre riguardanti i fatti salienti
del mistero della salvezza.
L'artista, eminentemente figurativo, contorna le sue opere con
un ricco simbolismo narrativo, sviluppato in cicli tematici.
Personaggi e simboli
La figura centrale è quella di
Cristo. È il maestro, è il segno
di contraddizione per una nuova fede e una nuova sequela. È il
figlio dell'Uomo che assume su di sè la fragilità umana fino alla morte.
Attorno ci sono i
discepoli. Sono i semplici, i poveri in spirito,
i cercatori di verità secondo lo spirito. Solitamente sono vestiti
di rosso, come i custodi e gli eredi di un amore donato.
Di fronte, con atteggiamento ostile, ci sono
i sommi sacerdoti, gli scribi e i farisei. Sono i primi, quelli che presumono di essere
giusti, i cultori della vecchia religione del tempio. Sono rappresentati
ripiegati nei loro atteggiamenti di condanna e di cecità, di esclusione
e di tristezza. Per questo sono vestiti di scuro.
Ci sono diversi simboli ricorrenti
per mostrare meglio il contenuto del messaggio liturgico. In particolare, due simboli sono richiamati
in tutte le tele: il Golgota con la croce e il sepolcro, simbolo
della Pasqua, e l'arcobaleno, simbolo dell'alleanza tra Dio e il suo
popolo.
Caritas Parrocchiale
Quaresima di fraternità 2006:
"Un granito de arena"
Progetto per la costruzione del
CENTRO DI EDUCAZIONE SPECIALE ED ELEMENTARE
"Santa Rosa de los Huachos" in Hualmay - Perù
L'impegno che con tutta la comunità ci assumiamo durante la
Quaresima è il sostegno al progetto
di costruzione di un Centro Educativo Speciale ed Elementare nella parrocchia "La
Sagrada Famiglia" in Hualmay dove è parroco
don Luciano, sacerdote della nostra comunità, missionario fidei donum
in Perù.
Hualmay è un quartiere di 30.000 abitanti per la maggior parte
provenienti dalle regione montuose in cerca di un lavoro. Le
condizioni di vita in questo quartiere sono caratterizzate da una grande
povertà. Mancano le fognature, l'acqua potabile, la luce. In questo
contesto i bambini sono spesso lasciati soli, non frequentano la scuola
e sono spesso vittime della violenza o della droga. Soprattutto i
bambini con problemi mentali, caratteriali o con handicap fisici
sono emarginati ed abbandonati a se stessi.
Nasce da questa situazione il progetto di don Luciano:
costruire una scuola elementare parrocchiale dove ospitare e dare
istruzione a bambini con situazioni familiari ed economiche
difficili e con disabilità (ritardo mentale, problemi di linguaggio o
problemi fisici).
Una attenzione particolare verrà data ai
bambini disabili attraverso il coinvolgimento di psicologi, fisioterapisti, terapisti del
linguaggio e insegnanti di sostegno specializzati.
Il Centro ospiterà 250 bambini
dai 6 agli 11 anni.
La costruzione della mensa permetterà di fornire agli alunni il
pasto sopperendo così ai problemi di denutrizione dovuti alla povertà.
L'obiettivo che don Luciano si pone con la costruzione di
questo Centro è di accogliere bambini con necessità educative
particolari che non possono essere adeguatamente seguiti in una scuola
regolare per permettere il recupero delle loro capacità e favorire il
loro reinserimento nella comunità, ridurre la percentuale di
abbandono scolastico e combattere l'analfabetismo, offrire ai bambini la
possibilità di una crescita armonica che tenga conto non solo
dell'istruzione ma anche della loro crescita umana.
Il costo iniziale del progetto è 25.000 euro
Per aiutare don Luciano a realizzarlo verrà organizzata una
raccolta fondi in parrocchia sabato 1 e domenica 2 aprile 2006.
Nelle prossime settimane conosceremo meglio la parrocchia di
don Luciano, la sua bellissima storia di dono e di condivisione della
vita con i nostri fratelli del Perù e vedremo il progetto del Centro
Educativo in modo più dettagliato.
Tutto questo ci aiuterà, oltre che a dare un aiuto concreto, a
rimanere in comunione con don Luciano e con la nostra Chiesa sorella
in Perù rafforzando in noi i sentimenti di fratellanza con popoli
lontani ma vicini nel cuore perché figli dello stesso Padre.
Caritas Parrocchiale
Azione Cattolica Decanato di Bollate
Ritiro di Quaresima
Domenica 12 Marzo 2006, ore 15.30
a Garbagnate presso la Scuola materna in via Roma n.10
Partenza dalla Piazza della Chiesa alle ore 15.00
Battesimi in Parrocchia
Domenica 5 Marzo 2006
alle ore 15.00
entrano a far parte della Chiesa i nuovi battezzati:
D'Alessandri Gabriele e Dell'Acqua Federico
A loro e ai loro genitori auguriamo tanta gioia e serenità
Parrocchiani defunti
nel mese di Febbraio 2006
Vecchia Aldino - Corti Claudio - Faoro Daniele
- Gilardelli Ferruccio - Dolàra Ida -
Ceruti Giuseppe - Luciano Giuseppe - Midolo Luigi -
Delle Vedove Albina - Gambarrota Filomena
- Borgonovo Camilla
Giornata di ritiro per gli
adulti
in preparazione alla S. Pasqua
Sabato 1 Aprile 2006
presso i Padri Barnabiti di Eupilio (CO)
Comunicare le adesioni a:
Sig. Parroco, Sig. Angelo Ballabio (tel. 02.35.43.957), Sig. Paolo Gibertini (tel. 02.35.42.653)
100 Giorni cresimandi
Siete Sale
Da Domenica 12 Marzo, si troverà esposto in Chiesa il
cartellone 100 Giorni Cresimandi che indica il cammino dei ragazzi di
1a media verso la Santa Cresima.
Questo percorso sarà segnato da due tappe importanti:
2 Giugno incontro a San Siro con il Cardinale Tettamanzi;
22 Ottobre Santa Cresima in Parrocchia.
Chiediamo a tutta la comunità di accompagnarci con la preghiera.
La vita della nostra comunità
Domenica 5 Marzo 2006 - Prima di Quaresima |
- Imposizione delle
Ceneri al termine di ogni Santa Messa |
Lunedì 6 Marzo 2006 |
ore 6.30 Santa Messa celebrata da Don Maurizio Restelli in Chiesa |
Martedì 7 Marzo 2006 |
ore 6.30 Santa
Messa celebrata da Don Maurizio Restelli in Chiesa |
Mercoledì 8 Marzo 2006 |
ore 6.30 Santa
Messa celebrata da Don Maurizio Restelli in Chiesa |
Giovedì 9 Marzo 2006 |
ore 6.30 Santa
Messa celebrata da Don Maurizio Restelli in Chiesa |
Venerdì 10 Marzo 2006 - Giorno aneucaristico |
- Primo venerdì di Quaresima:
Giorno di magro e di digiuno |
Sabato 11 Marzo 2006 |
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Domenica 12 Marzo 2006 - Seconda di Quaresima |
- Ritiro decanale preadolescenti
2a media |
Sacerdoti: Orari delle Sante Messe in Parrocchia |