Anno IX - n° 37 - Domenica 4 Dicembre 2005 |
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Quarta domenica di Avvento
Donaci la tua salvezza
Siamo ormai giunti alla quarta domenica d'Avvento e le letture che anche oggi meditiamo esprimono in modo sempre più forte il tema dell'attesa. Il Vangelo ci presenta la figura di Giovanni Battista, figura capace di mostrarci quali sono le costanti dell'uomo che accoglie il Vangelo, cioè il gioioso annuncio che Dio è ormai qui nell'uomo Gesù. Il Battista è tutto orientato alla luce del Vangelo, proteso verso Cristo: senza questi, resta incomprensibile la sua persona perché è l'uomo che solo in Gesù, al quale cede la propria gloria, trova il suo senso. La realtà è da vedere con occhi nuovi: il Signore è qui, è presente e si lascia trovare. Egli è vicino. A Lui ora bisogna volgersi! Ecco il perché del vigoroso appello alla conversione che il Battista continuamente ci rivolge, e la chiamata a un nuovo ultimo esodo, inizio di una nuova liberazione: "hai ricondotto i deportati di Giacobbe" (Sl 84,2), verso una patria dove ancora nessuno è stato, liberazione dalla legge che uccide e accoglienza dello Spirito che vivifica; bisogna uscire dalla propria giustizia, dice Paolo, per accogliere il Signore che non è più nel suo luogo santo e inaccessibile, ma qui tra gli uomini, nell'uomo Gesù. Per questo il messaggio caratteristico di Giovanni è quello dell'attesa. Non si tratta però più dell'attesa degli antichi profeti, che aspettavano un futuro remoto, bensì dell'attenzione a scorgere il Dio presente. Il Battista sa che dietro la realtà si cela ormai qualcosa di più grande da scoprire, uno più forte, al quale bisogna cedere il passo, e che viene subito dopo: tutta la nostra attenzione è rivolta a questo "dopo", rappresentato da Gesù, il primo che ha percorso il cammino di Dio tra gli uomini, aprendolo anche a noi tutti con l'effusione dello Spirito.
(Isaia 40,1-5.9-11- Salmo 84 - 2 Let. Pietro 3,8-14 - Marco 1,1-8)
Benedizioni natalizie delle
famiglie
settimana dal 5/12 al 9/12/2005
Data | Via | Dalle ore | Alle ore | Sacerdote |
lunedì 5 dicembre 2005 | Via Battisti - Via Trento e
Trieste - Via Sauro - Via Stradivari |
15.00 | 18.00 | Don Massimo |
lunedì 5 dicembre 2005 | Via Petrarca | 17.00 | 20.30 | Don Paolo |
martedì 6 dicembre 2005 | Via Bellini - Via Baracca - Via Boito | 15.00 | 18.00 | Don Massimo |
martedì 6 dicembre 2005 | Via Ariosto n° 3 scale A - B
- Via Ariosto n° 11 - Via Virgilio |
17.00 | 20.30 | Don Paolo |
venerdì 9 dicembre 2005 | Via Puccini | 15.00 | 18.00 | Don Massimo |
"Avvenire"
tutti i giorni nella nostra Chiesa
Il consiglio pastorale nella seduta del 23 Novembre scorso ha deliberato la vendita giornaliera di AVVENIRE in Chiesa. È quindi possibile acquistare il "Quotidiano dei cattolici" tutti i giorni al banco della buona stampa in fondo alla Chiesa.
Battesimi in Parrocchia
Domenica 4 Dicembre 2005 alle ore 15.00
entrano a far parte della Chiesa i nuovi battezzati:
Palmieri Sofia - Musicco Sara
Giroletti Maia - Di Palma Cecilia
A loro ed ai loro genitori auguriamo tanta gioia e serenità.
Parrocchiani defunti
nel mese di Novembre 2005
Giandrini Elena - Galli Giuseppina Carolina
Gamba Lucia - Veronese Matilde
Mistero d'amore per tutta l'umanità
Ite missa est
Per rendere più esplicito il rapporto tra Eucaristia e missione,
che appartiene al cuore di questo Sinodo, si preparino nuove formule
di congedo (benedizioni solenni, preghiere sul popolo od altro)
che sottolineino la missione nel mondo dei fedeli che hanno
partecipato all'Eucaristia
La dignità della celebrazione
Quanti partecipano all'Eucaristia sono chiamati a vivere la
celebrazione con la certezza di essere il popolo di Dio, il sacerdozio
regale, la nazione santa (cf. 1Pt 2,4-5.9). In essa ciascuno di loro
esprime la propria vocazione cristiana specifica. Quelli che tra di loro
hanno ricevuto un ministero ordinato lo esercitano secondo il loro grado:
il Vescovo, i presbiteri e i diaconi. In particolare il ruolo dei diaconi e
il servizio dei lettori e degli accoliti meritano una maggiore
attenzione. Soprattutto i Vescovi, quali moderatori della vita liturgica,
promuovano una degna celebrazione dei sacramenti nella propria
diocesi, correggano gli abusi e propongano il culto della chiesa
cattedrale come esempio. Questo Sinodo rinnova il suo
apprezzamento per la cura che i presbiteri prestano nel celebrare la liturgia in
un modo degno, «attente ac devote», a grande beneficio del popolo
di Dio. Essi documentano in tal modo l'importanza della fede,
della santità, dello spirito di sacrificio e della preghiera personale
per celebrare l'Eucaristia. Si eviti l'eccesso di interventi che può
condurre ad una manipolazione della Santa Messa, come per
esempio quando si sostituiscono i testi liturgici con testi estranei o quando
si dà alla celebrazione una connotazione non liturgica.
Un'autentica azione liturgica esprime la sacralità del mistero eucaristico.
Questa dovrebbe trasparire nelle parole e nelle azioni del sacerdote
celebrante, mentre egli intercede presso Dio Padre sia con i fedeli
sia per loro. Come tutte le espressioni artistiche anche il canto
deve essere intimamente armonizzato con la liturgia, partecipare
efficacemente al suo fine, ossia deve esprimere la fede, la preghiera,
lo stupore, l'amore verso Gesù presente nell'Eucaristia. Il valore,
l'importanza e la necessità della osservanza delle norme liturgiche
siano messi in luce. La celebrazione eucaristica rispetti la sobrietà e
la fedeltà al rito voluto dalla Chiesa, con quel senso del sacro
che aiuta a vivere l'incontro con Dio e con quelle forme anche
sensibili che lo favoriscono (armonia del rito, delle vesti liturgiche,
dell'arredo e del luogo sacro). Sarà importante che i sacerdoti e i
responsabili della pastorale liturgica facciano conoscere i vigenti libri liturgici (Messale, Lezionario) e la relativa normativa. Per guidare i fedeli
al mistero celebrato è necessaria una catechesi previa che
favorisca la loro attiva partecipazione impregnata di autentica pietà.
I ministri aiutino questa piena partecipazione con la proclamazione dei testi,
e raccomandando tempi di silenzio, gesti e atteggiamenti appropriati.
Inculturazione e Celebrazione
Per una più efficace partecipazione dei fedeli alla Eucarestia,
questo Sinodo auspica la promozione di una maggiore
inculturazione nell'ambito della celebrazione eucaristica, tenendo conto delle
possibilità di adattamento offerte dalla Institutio generalis del
Messale romano, dai criteri fissati dalla IV Istruzione della Congregazione
per il culto divino per una giusta applicazione delle costituzione
conciliare sulla liturgia del 1994, e dalle direttive espresse nelle
Esortazioni postsinodali Ecclesia in Africa, Ecclesia in Asia, Ecclesia in
Oceania, Ecclesia in America. A questo scopo le Conferenze episcopali
assumano piena responsabilità nell'incrementare i tentativi di
inculturazione favorendo il giusto equilibrio tra criteri e direttiva già emanate
e nuovi adattamenti.
L'arte a servizio della celebrazione Eucaristica
Nella storia della celebrazione della Santa Messa e
dell'adorazione eucaristica riveste una funzione di grande importanza l'arte
sacra nelle sue varie espressioni a cominciare dall'architettura. Essa
infatti traspone il significato spirituale dei riti della Chiesa in
forme comprensibili e concrete, che illuminano la mente, toccano il
cuore e formano la volontà. Inoltre, lo studio della storia
dell'architettura liturgica e più in generale dell'arte sacra, da parte dei laici,
dei seminaristi e soprattutto dei sacerdoti, è in grado di illuminare
la riflessione teologica, arricchire la catechesi e ridestare quel
gusto per il linguaggio simbolico che facilita la mistagogia
sacramentale. Infine, una approfondita conoscenza delle forme che l'arte sacra
ha saputo produrre lungo i secoli può aiutare coloro che sono
chiamati a collaborare con gli architetti e gli artisti a pianificare
adeguatamente, a servizio della vita eucaristica delle comunità di oggi,
tanto gli spazi celebrativi quanto la programmazione iconografica. Nel
caso di conflitti tra aspetto artistico e celebrativo si dia priorità alle
necessità liturgiche della celebrazione seconda la riforma
approvata dalla Chiesa.
Il tabernacolo e la sua collocazione
In conformità con l'Introduzione Generale del Messale Romano (cf
n. 314), il Sinodo ricorda che il tabernacolo per la custodia del
Santissimo Sacramento deve avere nella chiesa una collocazione nobile,
di riguardo, ben visibile, curata sotto il profilo artistico e adatta
alla preghiera. Allo scopo si consulti il Vescovo.
Eucaristia e mezzi di comunicazione sociale
I mezzi di comunicazione, incluso Internet, prestano un buon
servizio a coloro che non possono partecipare alla Messa, per
esempio per motivi di età o di salute. Possono inoltre raggiungere
battezzati che si sono allontanati e persino non credenti. Quando si usano
i mezzi di comunicazione è importante celebrare l'Eucaristia in
luoghi degni, appropriati e ben preparati. Si ricordi che in condizioni
normali per adempiere il precetto è necessaria la presenza fisica alla
celebrazione dell'Eucaristia e che non basta seguire il rito attraverso
i mezzi di comunicazione. Il linguaggio dell'immagine infatti è
rappresentazione e non la realtà in se stessa. La liturgia deve
essere devota e invitare alla preghiera, poiché celebra il mistero
pasquale. Si osservino sempre le norme liturgiche della Chiesa, si valorizzino
i sacri segni, si faccia attenzione all'espressione artistica dello
spazio, degli oggetti e delle vesti liturgiche. Si faccia in modo che
il canto e la musica corrispondano al mistero celebrato e al
tempo liturgico.
Dies Domini
Come frutto dell'anno dell'Eucaristia, il Sinodo raccomanda
vivamente di fare sforzi significativi per valorizzare e vivere il Dies
Domini per tutta la Chiesa. È necessario riaffermare la centralità
della Domenica e della celebrazione della Eucaristia domenicale nelle
diverse comunità della diocesi, in particolare nelle parrocchie (cf.
SC 42). La Domenica è veramente giorno nel quale si celebra con
gli altri il Cristo risuscitato, giorno santificato e consacrato al
Creatore, giorno di riposo e di disponibilità. La celebrazione
eucaristica domenicale è una grazia umanizzante per l'individuo e la
famiglia perché nutre l'identità cristiana al contatto con il Risorto. Per
questo il dovere di parteciparvi è triplice: verso Dio, verso se stessi
e verso la comunità. Si propone di aiutare i fedeli a considerare
come paradigmatica l'esperienza della comunità primitiva e quella
delle generazioni dei primi secoli. Ai cristiani sia data l'opportunità,
attraverso la catechesi e la predicazione, di meditare sul dies
Christi come giorno della resurrezione del Signore e, proprio per
questo, come festa di liberazione, giorno donato per gustare i beni del
Regno di Dio, giorno della gioia per l'incontro con il Vivente
presente tra noi. Noi ci auguriamo dunque che il Giorno del Signore
divenga anche il giorno dei cristiani, rispettato dalla società intera con
il riposo dal lavoro. Che intorno alla celebrazione eucaristica
della domenica siano organizzate manifestazioni proprie della
comunità cristiana, quali incontri amicali, formazione della fede per
bambini, giovani e adulti, pellegrinaggi, opere di carità e momenti diversi
di preghiera. Anche se il sabato sera appartiene già alla
Domenica (Primi Vespri) ed è permesso di compiere il precetto domenicale con la Messa prefestiva, è necessario ram mentare che è il giorno
della Domenica in se stesso che merita di essere santificato perché
non sia «vuoto di Dio».
La Parola di Dio nella preghiera cristiana
La celebrazione eucaristica è la celebrazione centrale della
Chiesa ma, per la vita spirituale di una comunità, sono di grande
importanza anche le celebrazioni della Parola di Dio. Tali celebrazioni offrono
alla comunità la possibilità di approfondire la Parola di Dio. Possono
essere anche utilizzate quelle forme di accesso alla Parola di Dio che
si sono verificate valide nell'esperienza catechistica e pastorale,
come il dialogo, il silenzio o altri elementi creativi come i gesti e la
musica. Inoltre dovrebbero essere raccomandate alle comunità le forme
confermate dalla tradizione, della Liturgia delle Ore, soprattutto le
Lodi, i Vespri, la Compieta e anche le celebrazioni
vigiliari. Le introduzioni ai Salmi e le letture dell'Ufficio possono condurre ad una
approfondita esperienza dell'avvenimento di Cristo e dell'economia della
salvezza, che a sua volta può arricchire la comprensione del mistero
eucaristico. Decisivo sarà che chi guida tali celebrazioni non abbia soltanto
una buona formazione teologica, ma a partire dalla propria
esperienza spirituale possa anche condurre al cuore della Parola di Dio.
La celebrazione Eucaristica nei piccoli gruppi
A proposito delle Sante Messe celebrate per piccoli gruppi,
esse devono favorire una partecipazione più consapevole, attiva e
fruttuosa all'Eucaristia. Sono stati proposti i seguenti criteri: i piccoli
gruppi devono servire a unificare la comunità parrocchiale, non
a frammentarla; devono rispettare le esigenze delle varie categorie
di fedeli, così da favorire la partecipazione fruttuosa dell'intera
assemblea; devono essere guidati da direttive chiare e precise;
devono tener presente che, nella misura del possibile, bisogna
preservare l'unità della famiglia.
Riverenza verso la Santa Eucaristia
Di fronte all'Ostia consacrata si osservi la pratica della
genuflessione o di altri gesti di adorazione secondo le differenti culture.
Si raccomanda l'importanza di inginocchiarsi durante i momenti
salienti della Preghiera eucaristica, in senso di adorazione e di lod e
al Signore presente nell'Eucaristia. Si promuova inoltre il
ringraziamento dopo alla Comunione, anche con un tempo di silenzio.
Le grandi concelebrazioni
I Padri sinodali riconoscono l'alto valore delle concelebrazioni,
specialmente quelle presiedute dal Vescovo con il suo presbiterio,
i diaconi e i fedeli. Si chiede, però, agli organismi competenti
che studino meglio la prassi della concelebrazione quando il numero
dei celebranti è molto elevato.
Osmi e Osal
Natale dello Sportivo
A.D. 2005
Domenica 18 Dicembre 2005
Ore 10.00: Santa Messa in Parrocchia
Ore 14.30: Spettacolo dei ragazzi al Cinema Nuovo
Ore 17.00: Panettonata per TUTTI in Oratorio Maschile
L'iniziativa caritativa di quest'anno è dedicata alla parrocchia di Alfak-Parà.
Felice Natale a tutti!
I consigli direttivi e Don Paolo
Anniversario A.C.L.I.
In occasione del 60° anniversario di fondazione delle A.C.L.I. (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) la sezione di Novate Milanese organizza:
Domenica 11 Dicembre 2005
Ore 11.30 presso la parrocchia Santi Gervaso e Protaso sarà
celebrata la Santa Messa di ringraziamento presieduta da Don
Raffaello Ciccone incaricato arcivescovile per le A.C.L.I. milanesi.
Ore 12.30 presso la sede di via Don Minzoni 17 si terrà un
rinfresco e verrà consegnata una targa di riconoscenza a Zeffiro Ossoli
per l'impegno di tantissimi anni come addetto sociale del patronato.
Venerdì 16 Dicembre 2005
Ore 21.00 presso la sede di via Don Minzoni 17 si terrà un
incontro pubblico sul tema: "A.C.L.I.: 60 anni di storia tra passato
presente e futuro".
La vita della nostra comunità
Domenica 4 Dicembre 2005 - Quarta di Avvento |
- Giornata dell'adesione di Azione Cattolica |
Lunedì 5 Dicembre 2005 |
- Quinta settimana delle benedizioni delle famiglie |
Martedì 6 Dicembre 2005 |
- "Sveglione" per le medie (ore 7.45) e per le elementari (ore 8.00) in Chiesa |
Mercoledì 7 Dicembre 2005 - Sant'Ambrogio |
ore 18.00 Santa Messa prefestiva in Chiesa Parrocchiale |
Giovedì 8 Dicembre 2005 - Immacolata Concezione |
- Le Sante Messe seguono l'orario domenicale |
Venerdì 9 Dicembre 2005 |
- Ritiro dei giovani a Barza d'Ispra |
Sabato 10 Dicembre 2005 |
- Ritiro dei giovani a Barza d'Ispra |
Domenica 11 Dicembre 2005 - Quinta di Avvento |
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Mercoledì 14 Dicembre 2005 - San Giovanni della Croce |
ore 15.00 Ritiro spirituale del Movimento Terza Età al Centro Femminile |
Sacerdoti: Orari delle Sante Messe in Parrocchia |