Carissimi,
la visita natalizia alle famiglie è oramai giunta a metà: un gesto, una “tradizione” antica ed insieme nuova ogni anno, una preziosa occasione di incontro con i parrocchiani, una splendida opportunità per annunciare il Vangelo della bontà e della consolazione del Signore.
L’unico rammarico: non poter visitare tutte le famiglie, ma doverlo fare ad anni alterni…
Il primo gesto che ci scambiamo è quello di stringerci la mano in segno di saluto, di accoglienza, di disponibilità.
Quante strette di mano! Si apre la porta, si entra, attesi ed accolti, la stretta di mano che vuole essere il segno di un cuore aperto e disponibile e così avviene l’incontro, rinsaldando o creando nuovi legami.
Si prega e si invoca Lui, il nostro Dio amante della vita e della gioia, capace di consolazione e di speranza.
Quando il dolore e la fatica si manifestano, si rimane ammutoliti e le mani si stringono più fortemente a dire condivisione, pur sentendosi impotenti e balbettando uno sguardo, più che parole, che possa aprire alla speranza.
Mani che si stringono: ecco la visita natalizia alle famiglie!
Mani che si stringono in nome ed in forza di quel Bambino che ci dice: Dammi la tua mano… vedi?
Adesso tutto pesa un po’ di meno...

Vi benedico

Benedizioni Natalizie
Durante la seconda settimana della Visita alle Famiglie sono stati raccolti € 2.410,00.