Parrocchia SS. Gervaso e Protaso - Novate Milanese
Anno XVI - n° 38
Orari delle Sante Messe in Parrocchia: |
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Conversione e perdono
Carissimi,
a passi svelti, quasi impercettibili, la liturgia ci sta conducendo alla
“grazia” del Natale del Signore.
Domenica scorsa ci ha messo davanti la persona e la missione di Giovanni
Battista che annuncia “un battesimo di conversione per il perdono dei
peccati” che si attua in “colui che vi battezzerà” in Spirito Santo”.
Riprendo alcuni passi dell’omelia che il nostro Arcivescovo ha fatto in Duomo
durante la celebrazione dell’Eucaristia, nella seconda domenica di Avvento.
1. «Nell’orizzonte dell’Anno della fede e nel tempo propizio per
la nuova evangelizzazione delle nostre terre e delle affaticate regioni europee,
la persona e l’opera del Battista ci chiamano direttamente in causa qui ed ora,
convenuti nella nostra amata cattedrale e in tutte le nostre chiese o,
attraverso i mezzi di comunicazione, nelle nostre case o nei nostri ambienti
comunitari.
Il Santo Padre nell’Eucaristia conclusiva della XIII Assemblea del Sinodo dei
Vescovi ci ha ricordato che sono tante le persone «che hanno bisogno di
una nuova evangelizzazione, cioè di un nuovo incontro con Gesù, il Cristo, il
Figlio di Dio (cfr Mc 1,1), che può aprire nuovamente i loro occhi e insegnare
loro la strada (...) in questi giorni ci siamo confrontati sull’urgenza di
annunciare nuovamente Cristo là dove la luce della fede si è indebolita, là dove
il fuoco di Dio è come un fuoco di brace, che chiede di essere ravvivato, perché
sia fiamma viva che dà luce e calore a tutta la casa» (28 ottobre 2012).
Carissimi, questo indebolimento della fede è il rischio di tutti noi,
uomini post-moderni.
2. La conversione a cui il Battista ci sollecita si fonda "sulla incrollabile
certezza del disegno universale di misericordia cui la liturgia oggi ci
richiama. Il Prefazio lo approfondisce con parole piene di speranza: «Il
peccato ci aveva dato alla morte… dalla carne di Cristo il tuo amore infinito ci
ha riplasmato alla vita».
Continua il Prefazio «Padre Santo che sei Dio di misericordia e alla
punizione della colpa preferisci sempre un generoso perdono».
Di fronte alle espressioni talora brutali del male, soprattutto quello contro i
bambini, le donne, contro chi è in condizione di debolezza cosa significano
queste parole? Sono forse una scusante?
L’autentico perdono non abolisce certo la giustizia, ma la compie fino in fondo.
Il perdono è il modo di Dio di salvare il passato. Spesso noi uomini di fronte
al male compiuto reagiamo con sdegno e rabbia, ma poi concludiamo rassegnandoci
all’irrimediabile: “Quello che è stato è stato”. Invece la misericordia
di Dio che salva non è il colpo di spugna che cancella le colpe. La grazia dello
Spirito che ci rende giusti è l’opera che ricostruisce l’uomo, anche il
peccatore, anche chi delinque: le nostre azioni infatti ci seguono e continuano
a segnare la nostra libertà. Solo la laboriosa penitenza, solo la sincerità e
l’espiazione, solo la disponibilità a pagare il prezzo della riparazione può
restituire la dignità e la stima di sé. In questo cammino di ricostruzione
dell’uomo, anche quanto esige la giustizia umana deve essere assunto e sofferto
come parte integrante di questo percorso di espiazione, che non si deve ridurre
all’aspetto puramente vendicativo della pena.
Nessuno può sottrarsi a questa regola indispensabile all’umana convivenza.
L’espiazione è condizione di quel cambiamento chiaramente esigito dalla
giustizia praticata e predicata dal Battista.
Sono parole che ci toccano tutti e da cui traspare la lucida sofferenza del
Vescovo e della Chiesa per quel “male” che è attorno a noi e dentro di noi.
“Di fronte al male compiuto dal nostro fratello uomo quale deve essere la
posizione dei Figli del Regno? Come andare costruttivamente oltre lo
sconcerto, lo sdegno ed il dolore? Accettando anzitutto il contraccolpo
della sua azione negativa nella nostra stessa persona. Orientando, con
l’intensificarsi della preghiera, lo sguardo e il cuore al Crocifisso, il male
altrui conduce a riconoscere le proprie colpe.
Il dolore per la nostra colpa ed il nostro peccato ci fa guardare, senza nulla
minimizzare, alla colpa dell’altro dal di dentro della nostra fragile pochezza.
Ci interroga circa la nostra responsabilità di fronte a noi stessi, agli altri e
a Dio. Apre la strada al nostro cambiamento, aiuta la libertà di colui che ha
sbagliato”.
Accogliamo la parola dell’Arcivescovo con animo grato e con volontà determinata
a lasciarci interiormente interrogare per “andare incontro con operosa
giustizia al Salvatore che viene”.
Vi benedico
don Vittorio
Offerte terza settimana
Visita alle Famiglie
La scorsa settimana, in occasione della visita
natalizia alle famiglie, sono state consegnate ai sacerdoti offerte per 5.660
euro.
Grazie di cuore.
Adorazione Eucaristica
Giovedì 6 c.m. è il primo giovedì del mese.
Vogliamo rispondere con generosità all’invito dell’Arcivescovo che ci sollecita
all’adorazione Eucaristica per intercedere dal Signore vocazioni sacerdotali per
la nostra Chiesa.
In un momento di sofferto sconcerto che la nostra Chiesa diocesana sta
attraversando, si deve fare più intensa ed accorata la nostra preghiera per i
nostri sacerdoti e per le vocazioni.
Ore 15.00 Adorazione guidata dalla terza età
Ore 17.30 Celebrazione dei Vespri
Ore 18.00 Santa Messa
Ore 21.00 Adorazione guidata dal gruppo di A.C.
Benedizione Eucaristica
S. Ambrogio - Immacolata
Venerdì 7 c.m.
solennità di Sant’Ambrogio, patrono della nostra Diocesi. La Santa Messa
delle ore 18.00 è della solennità dell'Immacolata.
Sabato 8 c.m.
solennità dell’Immacolata da santificare con la partecipazione della Santa
Messa.
La Santa Messa delle ore 18.00 è la prefestiva - vigiliare della IV domenica di
Avvento.
Mercatino Natalizio
Il Gruppo Terza Età organizza per sabato 8 e
Domenica 9 Dicembre, sul piazzale della Chiesa, il Mercatino di Natale.
Vi aspettiamo Numerosi.
Il Gruppo Terza Età
Avvento di carità
Continua il nostro impegno di sobrietà che si trasforma in aiuto concreto per i più svantaggiati e bisognosi della nostra Parrocchia.
Un sentimento di gioiosa e stupita gratitudine al Signore e a tutti voi per quanto è stato raccolto in città tramite la “Colletta alimentare” ai supermercati ed al Banco alimentare presso la Parrocchia.
Domenica 16 c.m. è la GIORNATA DELLA CARITA’ PARROCCHIALE. L'Arcivescovo ha rilanciato il "FONDO FAMIGLIA-LAVORO", istituito dal cardinal Tettamanzi. Quanto raccogliamo in Avvento verrà devoluto in parte per sostenere il fondo diocesano ed in parte per venire incontro ad emergenze sempre più numerose che si manifestano nella nostra comunità.
Utenze insolute, sfratti che incombono, lavoro che viene improvvisamente a mancare…: sono le situazioni che il Centro Ascolto ed il Centro Lavoro devono affrontare.
Ciascuno trovi la modalità più personale per non lasciare mancare il proprio aiuto.
Mi permetto di proporre una “modalità” o “via” che tutti possiamo percorrere: la preghiera perché il Signore ci apra il cuore e ci faccia comprendere quello che dobbiamo fare: sarà il corrispettivo di un’ora, di mezza giornata o di una giornata di lavoro… una percentuale (la “decima” dei nostri anni giovanili…) della tredicesima, la rinuncia ad un regalo, la scelta di un “articolo” meno costoso… Il Signore ci dia la gioia e la consolazione di donare con gioia, nella consapevolezza che… “l’avete fatto a Me!”.
Avvento di Carità
Come abbiamo scritto la scorsa settimana, durante
questo tempo di Avvento vorremmo farvi conoscere un po’ più “da vicino” le
molteplici attività caritative che animano le nostre comunità per rendervi
partecipi dei bisogni che incontriamo nella nostra città e dell’impegno messo in
atto per offrire delle risposte.
Questa settimana diamo voce agli operatori del Centro Lavoro.
“In questo anno si sono presentati presso i nostri sportelli 145 persone: 77
uomini di cui 46 italiani e 31 stranieri, 68 donne di cui 41 italiane e 27
straniere. Suddivise nelle seguenti fasce d’età: fino a 25 anni 28 persone; da
26 a 40 anni 54 persone; da 41 a 50 anni 42 persone; oltre 50 anni 21 persone.
Queste 145 persone, vanno a sommarsi alle 119 dell’anno 2011; in quanto il
mercato del lavoro e la stabilità lavorativa quest’anno è diminuita a dismisura.
Tra le persone che hanno perso il lavoro nel 2012, vi sono 3 persone facenti
parte le categorie protette. (invalidi civili). Questo dato è ulteriormente
significativo del difficile momento di crisi, in quanto gli invalidi sono
tutelati da norme precise (la perdita del lavoro è significativa: società che
hanno cessato definitivamente di produrre).
Dovevamo trovare un qualcosa di alternativo per infondere fiducia, speranza e
coraggio alle persone che a noi si rivolgono.
Ci siamo appoggiati alle normative emanate dalla Regione Lombardia, le
cosiddette “Doti Regionali”. A maggio 2012 è stato approntato uno schema
nominativo di tutto il personale, volto a fornire opportunità di aggiornamento e
riqualificazione professionale. Lo schema è stato suddiviso in tre categorie:
giovani sino a 29 anni collaboratrici familiari persone in mobilità. Tutte
queste persone, sono state invitate e ascoltate dagli enti preposti. Qualcuno di
loro, sta frequentando corsi di riqualificazione professionale, altri hanno
frequentato/frequentano nuovi corsi professionali che li renderanno, alla
ripresa del mercato lavorativo, più qualificati per rientrare nel mondo del
lavoro.
A differenza degli anni passati, le medesime persone ripassano a trovarci anche
settimanalmente; questo a riprova che una parola di conforto, di fiducia e di
speranza aiuta chi il lavoro l’ha perso, e infonde a noi volontarie la
caparbietà di riuscire a trovare qualche soluzione pratica. Nonostante il
periodo difficile, per un piccolo numero di persone è stato possibile trovare
una soluzione lavorativa”.
Tra gli impegni di questo cammino di Avvento c’è anche quello di una
condivisione concreta delle povertà che incontriamo nelle nostre comunità
attraverso una raccolta di fondi che sarà attiva durante tutto l’Avvento (“aiuto
fraterno”) e che culminerà nella giornata della carità domenica 16 dicembre.
Dal dono al Donatore
551. Che cos'è La
benedizione?
La benedizione la risposta dell’uomo ai doni di dio: noi
benediciamo l’onnipotente che per primo ci benedice e ci colma dei suoi doni.
Si legge nella versione più ampia del Catechismo:
«La benedizione esprime il moto di fondo della preghiera cristiana: essa è
incontro di Dio e dell’uomo; in essa il dono di Dio e l’accoglienza dell’uomo si
richiamano e si congiungono. La preghiera di benedizione è la risposta dell’uomo
ai doni di Dio: poiché Dio benedice, il cuore dell’uomo può rispondere
benedicendo colui che è la sorgente di ogni benedizione» (CCC 2626). E si faccia
attenzione: non si benedice mai qualcosa, ma si benedice Dio per avercela
donata. Tutto ciò che Dio ha creato, infatti, è buono di per sé: «Ogni creatura
di Dio è cosa buona... se accolta con rendimento di grazie» (1Tm 4,4). Questo
movimento di dono da parte di Dio e di risposta colma di gratitudine dell’uomo è
mirabilmente riassunto nelle parole che il presbitero pronuncia durante la
liturgia eucaristica al momento della presentazione dei doni: «Benedetto sei tu,
Signore, Dio dell’universo: dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo pane, frutto
della terra e del lavoro dell’uomo... dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo
vino, frutto della vite e del lavoro dell’uomo». La benedizione cristiana,
radicata nella berakah ebraica, consiste appunto nel rendere grazie a Dio per i
doni della sua misericordia; mediante la benedizione si risale dal dono al
Donatore, cogliendo la presenza del suo amore negli innumerevoli doni puntuali
di cui ogni giorno egli ci colma. E il dono per eccellenza, quello che li
contiene tutti, è il dono del Figlio Gesù Cristo: «Benedetto Dio, Padre del
Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale
nei cieli in Cristo» (Ef 1,3). È significativo, in questo senso, che il Vangelo
secondo Luca ci presenti Gesù come colui che spande intorno a sé benedizione da
un estremo all’altro della sua vita: quando ha solo otto giorni, l’anziano
Simeone «lo accolse tra le braccia e benedisse Dio» (Lc 2,23); e dopo la sua
ascensione gli apostoli, in attesa della sua venuta gloriosa, «stavano sempre
nel tempio benedicendo Dio» (Lc 24,53). Insomma, l’intera esistenza di Gesù può
essere letta come una benedizione: in tutte le sue parole e le sue azioni, in
ogni suo incontro egli ha cercato sempre e solo di benedire il Padre, di
restituire puntualmente a Dio i doni da lui ricevuti. Fino a quel gesto
riassuntivo di tutta la sua esistenza, compiuto nell’imminenza della sua
passione e morte: «Mentre mangiavano, Gesù prese il pane, recitò la benedizione,
lo spezzò e, mentre lo dava ai discepoli, disse: “Prendete, mangiate: questo è
il mio corpo”» (Mt 26,26).
Benedizioni natalizie
settimana dal 3 al 9
Dicembre
Sacerdoti
Mons. Vittorio Madè - Parroco - Tel. 02.35.41.417
Don Massimo Riva - Vicario Parr. - Tel. 02.39.10.11.51
Don Giuseppe Morstabilini - Vicario Parr. - Tel. 02.35.44.602
La Segreteria Parrocchiale è aperta dal Lunedì al
Venerdì
dalle ore 9.15 alle ore 11.15 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00
La segreteria dell’oratorio S. Luigi è aperta
dal Lunedì al Venerdì dalle 16.30 alle 18.30
Il Parroco riceve tutti i giorni dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Impegni comunitari dal 2 al 9 Dicembre 2012
Domenica 2 Dicembre 2012 |
III di Avvento |
Lunedì 3 Dicembre 2012 |
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Martedì 4 Dicembre 2012 |
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Ore 21.00 Consiglio Pastorale al Centro Parrocchiale |
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Mercoledì 5 Dicembre 2012 |
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Ore 21.00 Mercoledì 5 Ore 21.00 Caritas Cittadina al Centro Parrocchiale |
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Giovedì 6 Dicembre 2012 |
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Ore 15.30 Adorazione Eucaristica guidata dalla Terza Età |
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Venerdì 7 Dicembre 2012 |
Sant’Ambrogio |
Ore 8.30 Santa Messa nella Solennità di Sant’Ambrogio Ore 18.00 Santa Messa nella Solennità dell’Immacolata |
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Sabato 8 Dicembre 2012 |
Immacolata Concezione |
- Le Sante Messe seguono l’orario domenicale |
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Domenica 9 Dicembre 2012 |
IV di Avvento |
- Mercatino di Natale della Terza Età |