SS. GERVASO E
PROTASO - NOVATE MILANESE
Anno IV - n° 13 - Domenica 2 Aprile 2000
Sacerdoti:
Don Ugo Proserpio - Parroco
- Tel. 02.35.41.417
Don Massimo Riva - Coadiutore - Tel. 02.39.10.11.51
Don Paolo Rota - Coadiutore - Tel. 02.35.44.602
- posta elettronica: donpaolo.rota@tiscalinet.it
Il Perdono
Una sola è la prova suprema della carità: amare anche chi ci si rivela nemico.
Ecco perché il Signore Gesù, pur subendo i tormenti della crocifissione, mostra verso i suoi persecutori sentimenti di carità, e dice al Padre: "Perdona loro, perché non sanno quello che fanno".
C'è da meravigliarsi dunque se i discepoli amano in vita quei nemici che il Maestro ha amato proprio mentre veniva ucciso?
Gesù espresse il culmine della carità, quando soggiunse: "Nessuno ha un amore più grande di colui che dà la vita per i propri nemici".
Il Signore era venuto a morire per i nemici, e tuttavia diceva di voler dare la sua vita per gli amici: per mostraci che, senza ombra di dubbio, mentre possiamo trarre merito dall'amore dei nemici, diventano alla fine nostri amici persino coloro che ci perseguitano.
San Gregorio Magno
Consultorio Familiare decanale
relazione 1999
Il Consultorio Familiare del Decanato, creato e sostenuto dalle parrocchie di Arese, Bollate, Cesate, Garbagnate, Novate e Senago e da un contributo regionale, opera da 22 anni sul territorio per il benessere e la tutela della famiglia. Il Consultorio offre un servizio globale ai singoli, alle coppie, ai nuclei familiari e ai gruppi sociali in tutti i settori in cui compaiono tematiche legate alla formazione della coppia e alle problematiche coniugali e genitoriali, ai rapporti ed ai legami interpersonali e familiari, alla sessualità e alle sue espressioni, nonché alla procreazione responsabile. Accanto all'opera di consolidamento dei rapporti con i Servizi Pubblici e le altre Associazioni del Volontariato, il Consultorio ha nel tempo ampliato il suo raggio d'azione intervenendo con i propri operatori ad incontri organizzati da Associazioni Culturali. Le attività di prevenzione, di sostegno socio-sanitario e gli interventi in presenza di disagio relazionale, sono svolte da operatori con specifiche competenze professionali, supportate da un lavoro di équipe.
Nel Consultorio operano: due psicologhe, una psicopedagogista, una ginecologa, una pediatra, cinque segretarie, un avvocato, un moralista, un consulente familiare, un insegnante di metodi naturali.
L'attenzione degli operatori è rivolta principalmente alla "Persona" onde imparare ad affrontare insieme, con una visione globale della persona e nel rispetto della sua scelta di coppia e di famiglia, la domanda che ogni utente - accolto senza distinzioni di cultura, religione, classe sociale - rivolge al servizio. Il Consultorio si avvale anche di operatori esterni qualificati (medici, psicologi, avvocati, ecc.) per le attività sul territorio quali: corsi di preparazione al matrimonio, scuole per genitori, percorsi per l'educazione all'affettività e alla sessualità. Nel 1999 le sole prestazioni "interne" erogate dagli operatori sono state circa 1200 e gli utenti sono stati prevalentemente di sesso femminile (80%) con una età media di 34 anni; psicologiche, sociali, mediche e legali le prestazioni offerte. Quale "Centro di Assistenza alla Famiglia" dobbiamo segnalare che (per la nostra esperienza) persistono scollamenti in ambito familiare dovuti alla crisi della nostra società che considera la famiglia come una istituzione e non un valore e dove la visione cristiana della Famiglia come "nucleo attivo e creativo della società" fatica ad attecchire. Il Consultorio Familiare del Decanato confida nell'aiuto di tutti e nello spirito cristiano di molti per continuare la sua opera di servizio pastorale per la promozione umana e cristiana della famiglia.
Il Direttore
Dott. Filippo Giudici
Capaci di amare in perdita:
laici aperti alla vita cristiana
Nella mia ultima lettera pastorale mi ponevo una domanda: "Quale bellezza salverà il mondo?" e sottolineavo come questa bellezza è l'amore che condivide il dolore, la "bellezza di Dio", "il Pastore bello che dà la vita per le sue pecore".
L'incontro con questa bellezza, il lasciarsi trasformare da essa è sicuramente una realtà di cui gli uomini e le donne del nostro tempo hanno bisogno, a volte senza accorgersene pienamente. Mi pare che allora uno dei compiti fondamentali di ogni credente sia quello di far percepire il valore e la ricchezza che si possono incontrare nel mettersi al seguito di un pastore che ama le sue pecore e dà per loro la sua vita.
In questo compito di annuncio del Vangelo, di diffusione della speranza vera, di accompagnamento e di condivisione degli interrogativi, delle fatiche e delle gioie di tanti fratelli, mi piacerebbe vedere pienamente impegnati gli aderenti all'Azione Cattolica.
Per realizzare questi passaggi e sviluppare queste attenzioni dobbiamo rendere sempre più vive le nostre comunità cristiane, così che la Chiesa possa essere per tutti un segno bello ed attraente, capace di condurre a Gesù. L'Azione Cattolica dovrebbe sentire sempre più come suo il compito di risvegliare in tutti i suoi soci e in tutti i credenti lo spirito del Concilio Vaticano II, specialmente nei suoi inviti a porre al centro della vita cristiana la Parola di Dio, a costruire una Chiesa veramente "popolo di Dio" e a servizio del mondo, per indicargli con semplicità e passione il Regno.
Quali passi l'Azione Cattolica potrebbe aiutare a compiere?
Penso alla tensione verso la crescita in una vera ecclesiologia di comunione, la ricerca di una presenza sempre più responsabile dei laici nella vita delle nostre comunità, una rinnovata tensione missionaria e una presenza animatrice nella storia del proprio tempo.
In particolare credo necessario un impegno ancora più significativo per la formazione di laici corresponsabili, attenti al bene di tutta la comunità, capaci di farsi carico delle esigenze del Vangelo, aperti ad una reale comunione con i propri pastori. Laici capaci di aprire le nostre comunità alla vita quotidiana, ai problemi concreti di ogni famiglia, alla realtà del lavoro, dello studio, alle incertezze proprie di chi ogni giorno deve fare i conti con modi di pensare e di vivere che non si ispirano al Vangelo. E laici capaci di camminare insieme alle donne e agli uomini di oggi, portando con pazienza, rispetto e coraggio, la testimonianza decisiva di una vita cristiana, onesta, tesa al bene di tutti e capace di amare anche in perdita.
Uomini e donne che amano il tempo in cui vivono, che sanno far emergere i segni di bene che lo Spirito fa nascere e diffondere, che si fanno "compagni di viaggio" di chi gioisce o soffre, è in ricerca o pensa di non aver bisogno di Dio.
Per poter realizzare questi desideri è necessario però aiutare ogni credente ad essere autentico discepolo del Signore, pur con i limiti che il nostro essere peccatori ci impone.
Mi piacerebbe che l'Azione Cattolica continuasse a tener viva la vita "spirituale" dei suoi soci e aiuti anche altri a farlo, sottolineando la centralità della Parola di Dio e il valore della Lectio Divina quotidiana, così che si abbia sempre più familiarità con la Scrittura, aiutando ciascuno, dai più piccoli ai più grandi, a darsi una "Regola di Vita" per poter muovere i passi quotidiani con la fedeltà del discepolo. E ancora credo sia importante far crescere in ogni credente una vera passione per il Vangelo e per la Chiesa: solo persone appassionate possono contagiare anche gli altri. Nel nostro tempo abbiamo bisogno di santi, di uomini e donne che sappiano vivere in modo straordinario l'esperienza quotidiana e sappiano far comprendere che è bello vivere come Gesù, mostrandosi cristiani contenti di esserlo, pur tra le varie prove e difficoltà.
La presenza di ragazzi, giovani e adulti così nelle nostre parrocchie è una ricchezza grande: sta anche all'Azione Cattolica cercare di renderlo vero.
In questa direzione anche l'invito a dichiarare la propria disponibilità ad un impegno così, che si esprime nell'adesione, può essere un aspetto significativo: si dichiara di essere disponibili a collaborare alla costruzione di una Chiesa "lieta, leggera, coraggiosa, anima della società", che non si spaventa o si carica di ansietà se si sente "piccolo gregge" ma sa confidare nello Spirito Santo e intensifica il suo cammino di conversione per vivere sempre più fedelmente la Parola del Signore, cercando di essere veramente sale che sa dare sapore alla storia degli uomini e fondando le sue certezze sulla consapevolezza che anche un granellino di senape diventa "albero".
Mi piacerebbe che l'Azione Cattolica, che ha tra le sue note più caratteristiche, quella della "diocesanità" si facesse carico di far crescere in tutti i membri del popolo di Dio questa immagine di Chiesa, favorendo momenti di confronto e di lavoro comune anche con altre associazioni e movimenti ecclesiali, aiutando tutti ad inserirsi vitalmente nella pastorale parrocchiale e diocesana, così da portare a tutto il popolo di Dio i doni ricevuti dal Signore e a rendere sempre più vivo ed "attraente" il cammino proposto dalle nostre parrocchie.
In questo momento della vita della Chiesa è necessario che tutti imparino a lavorare insieme, pur rispettando le diversità. Questo vale anche nella realizzazione di una vera pastorale d'insieme e delle "Unità pastorali": anche questo è un campo in cui la presenza di laici corresponsabili è di vitale importanza. Credo che sia una prospettiva che deve vedere impegnata in prima fila l'Azione Cattolica e tutti i suoi soci.
L'Azione Cattolica è un'associazione che accompagna nelle varie età della vita i suoi aderenti e cerca di favorire il rapporto tra le generazioni mirando ad un progetto globale e unitario di formazione. Proprio in questo solco unitario mi piacerebbe concludere rivolgendomi alle varie fasce d'età con alcuni inviti particolari.
Ai ragazzi vorrei rivolgere l'invito ad essere "apostoli" tra i loro coetanei. L'espressione è forte ed impegnativa, ma credo che possiate svolgere questo compito con la generosità del ragazzo dei pani e dei pesci di cui ci parla il Vangelo di Giovanni e che avete scelto come icona per la vostra Regola di Vita: anche lì dal poco si sono viste cose straordinarie! Imparate a donare fino in fondo, con gioia, invitando i vostri amici a vivere con entusiasmo le proposte del Vangelo, a scoprire che è molto bello essere amici di Gesù. Portate l'entusiasmo e la freschezza della vostra età e della vostra disponibilità dentro l'intera associazione e nelle vostre parrocchie, così da rendere sempre nuova per tutti l'adesione al Vangelo.
Agli adolescenti e ai diciottenni vorrei chiedere di cercare con coraggio la loro vocazione. Non abbiate paura che il Signore vi chieda troppo: non dobbiamo cercare di difenderci da Lui, perché propone sempre ciò che è meglio per noi. Non abbiate paura di scelte grandi ed impegnative: con l'aiuto dello Spirito di Gesù siete in grado di viverle sempre. Siate testimoni del Signore ed operate con tutti per la costruzione di un mondo migliore, specialmente nelle vostre scuole, nei luoghi di lavoro, tra gli amici. Cercate modi autentici per utilizzare il tempo e i beni che avete a disposizione: la regola di vita che in Azione Cattolica state costruendo vi sia riferimento prezioso.
Vorrei sollecitare i giovani ad essere convinti e a far capire anche ai loro coetanei che è bello essere discepoli di Gesù, che quanto più ci si fida di Lui tanto più ci si realizza. Come giovani di AC fatevi carico di tanti amici che sono, consapevolmente o inconsapevolmente, alla ricerca di un significato per la loro vita; sappiate valorizzare i segni positivi del mondo giovanile, quali le scelte di volontariato, la tensione culturale, la ricerca del bello, la voglia di stare insieme, aiutando ad orientarli all'incontro con il Signore. Sappiate provocare chi vi sta intorno richiamando alle esigenze della radicalità del Vangelo. Come giovani di AC sappiate pronunciare, con la vostra vita, parole coraggiose: povertà, gratuità, accoglienza, sequela, perdono, pace. Non smettete mai di sognare un mondo migliore ma cercate di fare passi in avanti per dare corpo ai vostri sogni.
Agli adulti vorrei chiedere di essere un segno visibile, per i più giovani e per tutti, della possibilità anche oggi di vivere con integralità il Vangelo, cercando stili concreti e praticabili di vita cristiana. Anche a voi chiederei di non smettere, o di cominciare, a sognare e a realizzare alcuni di questi sogni: famiglie aperte ed accoglienti, persone impegnate con generosità e tensione per il bene comune, nella vita politica; lavoratori attenti ai diritti di tutti, specie dei più deboli; cittadini tesi a costruire comunità accoglienti, capaci di promuovere la vita in tutte le sue dimensioni; uomini e donne che non si rassegnano mai di fronte all'ingiustizia e alla sopraffazione. A voi, adulti di AC, spesso impegnati con intensità nella vita delle nostre parrocchie, chiederei un sforzo grande per creare comunità in cui si sperimenta la fraternità, attente ai cammini di ogni persona, accoglienti, vere trasparenze del volto di Gesù.
Ed infine una parola anche ai sacerdoti, specie a quelli che stanno svolgendo il servizio di assistenti dell'AC: cercate i passi migliori per la crescita e la valorizzazione dei laici, verso una Chiesa che viva concretamente la corresponsabilità. In questa direzione prendete in considerazione la proposta dell'AC, valorizzandola come possibilità per la formazione di un laicato sempre più maturo.
Card. Carlo Maria Martini
(Da "In Dialogo",
gennaio-febbraio 2000)
A.C.R.: PRONTI... VIA!
Da qualche mese ormai una nuova occasione di incontro è offerta ai bambini di età compresa tra i 7 e gli 11 anni. Si tratta del gruppo dell'Azione Cattolica Ragazzi che, all'interno della proposta dell'Oratorio, ha un progetto semplice e adun tempo ambizioso: formare e far crescere un gruppo di ragazzi e ragazze amici di Gesù, desiderosi di essere utili alla famiglia parrocchiale.
Con cadenza mensile i ragazzi sono invitati a partecipare ad un breve incontro al Centro Femminile, durante il quale viene proposta una storia o un racconto che faccia emergere realtà e valori vicini alla loro esperienza quotidiana e solleciti una breve riflessione, grazie all'aiuto di Miriam, Violetta e di un gruppo di giovani animatrici. L'incontro prosegue poi con un'attività di tipo pratico, che cerca di tradurre in un simbolo o un oggetto concerto quanto è emerso dal dialogo precedente; si conclude con una merenda in compagnia.
L'iniziativa ha raccolto finora una partecipazione numerosa e fedele. Il gruppo ha anche partecipato al Meeting per la Pace, tenutosi a Sesto il 30 gennaio scorso, durante il quale i ragazzi hanno potuto sperimentare la presenza è l'entusiasmo di molti altri ragazzi e ragazze come loro, impegnati a crescere con gioia e impegno nella fede in Gesù.
Un piccolo impegno quaresimale, segno visibile di servizio alla nostra chiesa, è stato proposto al gruppo: ritirare i foglietti della Messa ed i libretti dei canti della celebrazione domenicale.
Il prossimo incontro è programmato per domenica 2 aprile, dopo la Santa Messa delle ore 10; sarà un evento speciale perché verrà proposta una grande caccia al tesoro come occasione di gioco, divertimento ed amicizia. Per questo ed anche per proseguire nel cammino di amicizia tra i ragazzi e con Gesù, vi invitiamo a partecipare numerosi.
Vita Parrocchiale
Domenica 2 Aprile 2000 - Quarta di Quaresima |
ore 10.00 Santa Messa per la giornata parrocchiale di Azione Cattolica
(sono invitati in particolare i ragazzi dell'A.C.R.) - in Chiesa |
Lunedì 3 Aprile 2000 |
ore 8.00 "Sveglione" per le elementari in Chiesa Parrocchiale |
Martedì 4 Aprile 2000 |
ore 7.45 "Sveglione" per le medie in Chiesa Parrocchiale |
Mercoledì 5 Aprile 2000 |
ore 8.00 "Sveglione" per le elementari in Chiesa Parrocchiale |
Giovedì 6 Aprile 2000 |
ore 7.45 "Sveglione" per le medie in Chiesa Parrocchiale |
Venerdì 7 Aprile 2000 - Giorno aliturgico |
- Ore 8.30 - 15.00 - 18.00 Via Crucis in Chiesa Parrocchiale |
Sabato 8 Aprile 2000 |
- Pellegrinaggio 5a elementare a Santa Caterina del Sasso |
Domenica 9 Aprile 2000 - Quinta di Quaresima |
- Dopo la Santa Messa delle ore 10, ritiro genitori dei bambini che faranno la Prima Comunione |