Carissimi,
concluse le feste dei tre oratori che hanno caratterizzato il mese di Settembre; con l’avvenuto ingresso ufficiale (domenica 24 u.s.) del nostro Arcivescovo Mons. Mario Delpini, davvero il nuovo anno pastorale è iniziato a “pieno regime”.
Ci sta davanti questo tempo, questo cammino che coinvolge tutti, ma in modo particolare la comunità parrocchiale, i discepoli del Signore che, nel segno della ripresa e della continuità, si fa attenta e tiene lo sguardo aperto a tutte le realtà: piccoli e anziani, giovani e famiglie, situazioni di disagio e di fatica con le quali spesso ci incrociamo e verso le quali dobbiamo convogliare risorse ed impegno di bene.
La Parrocchia è come un alveare che accoglie e riceve la voce, le esigenze, i bisogni di tante sorelle e fratelli e nel contempo, nutrendosi della Parola di Dio, dell’Eucaristia, dei Sacramenti, della gratuità di tanto bene, ha a cuore, come impegno e responsabilità, di offrire il “miele” che nutre la vita, la cera che illumina il cammino…
Ha a cuore di potersi contagiare vicendevolmente dell’amore del Signore e di far intuire e trasparire la gioia del Vangelo, la gioia della Presenza del Signore Gesù.
Un nuovo anno pastorale, la ripresa di un ulteriore tratto di strada: catechesi per piccoli e grandi, adolescenti e giovani, fidanzati e giovani famiglie, anziani e persone segnate dalla malattia, ascolto di chi vive povertà materiale e lacerazioni affettive, disoccupazione e precarietà accompagnate dall’ansia e dalla speranza che qualcosa si sblocchi, spunti una qualche possibilità perché “c’è la famiglia, ci sono i figli…”
La vita reale di una Parrocchia è tutto questo “operare” laborioso, intenso, appassionato: è questo “alveare” dove il ronzio della vivacità operativa si fa serio, fatigante, impegnativo.
Ma la Parrocchia ha il volto e la vicenda di ciascun parrocchiano, ha la vitalità di ogni fedele che ama davvero il Signore Gesù, ha l’operatività - testimonianza di tutti coloro che, proprio perché vogliono bene al Signore, si spendono in tempo, energie, cuore per i fratelli nella ministerialità - gratitudine che aiuti ed alimenti la vita dell’intera comunità nei suoi vari ambiti, nelle diverse e sempre nuove e sorprendenti necessità.
Ecco, l’inizio del nuovo anno pastorale è oramai avviato: si avverte, si tocca con mano; l’agenda degli impegni ecclesiali è oramai delineata e definita…
Ma c’è un “segreto” nel cuore di ciascuno di noi e nel centro pulsante della Parrocchia: la consolazione e la bellezza della presenza del Signore, la consapevolezza, che diventa stupore e ringraziamento, del permanente abitare in noi del suo amore che, nell'Eucaristia, si fa udibile, sensibile, sperimentabile.
È la consapevolezza - come ci dice il nostro Arcivescovo Mario - che “la gioia del Signore ci avvolge di luce”. L’inizio di un nuovo anno pastorale: non è un’agenda, pur necessaria, ma un cammino in cui riceviamo e ci scambiamo l’amore del Signore.

Vi benedico

Don Vittorio