Anno X - n° 29 - Domenica 1 Ottobre 2006 |
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XXVI del tempo ordinario
E' meglio entrare nel regno di Dio ...
Il Vangelo che questa domenica meditiamo merita senz'altro di essere
ben compreso, anche perché non è uno dei più facili e a prima vista può
sembrare duro.
La prima cosa che possiamo osservare è che il discepolo trova nel nome
di Gesù la fonte, il fine e il mezzo di ogni sua azione. Fare del bene a uno
nel proprio nome significa schiavizzarlo a sé. Fargli del bene nel suo
nome significa essere filantropo, probabilmente ancora per onorare il
proprio nome. Fare del bene nel "Nome" significa amare l'altro nella sua vera
dignità di figlio di Dio con lo stesso amore del Padre. Chi fa così a sua
volta diventa lui stesso suo figlio. La retta intenzione non è secondaria
all'azione; è necessaria sia per fare davvero il bene dell'altro, sia per giungere
noi stessi al fine per cui siamo creati. Anche il più piccolo servizio compiuto
nel suo Nome è investito realmente di valore salvifico. Il regno è infatti
vivere qui e ora l'amore del Padre. Tagliare tutto ciò che è di inciampo ad altri e
a me per seguire Gesù non è allora una esortazione né al suicidio né
all'omicidio. Vuol dire semplicemente che la morte più tremenda è meno
grave che fare del male a un fratello: è uccidere in lui e in me la vita del
Figlio. Sono chiamato a tagliare tutte le mani con cui faccio il male, e tenere
l'unica con cui opero il bene, tagliare i mille piedi che mi portano in direzioni
diverse dal Signore per tenere l'unico piede che mi porta a lui, tagliare gli
occhi che seguono cose vane e tenere quello che sta fisso su Gesù. L'occhio
da tenere è la fede, che mi fa vedere Dio; il piede da tenere è la
speranza, che me lo fa seguire, la mano da tenere è la carità, che me lo fa toccare.
(Numeri 11,25-29 - Salmo 18 - Giacomo 5,1-6 - Marco 9,38-43.45.47-48)
Il gruppo 18/19enni della Parrocchia s.s. Gervaso Protaso Novate
propone un
Incontro dibattito
con il fotoreporter
ENRICO MASCHERONI
SUL TEMA DEL lavoro minorile
Con la proiezione dell'audiovisivo "Schiavi o Bambini"
Lunedì 9 ottobre 2006 ore 21.00
SALONE ORATORIO SAN LUIGI
Battesimi in Parrocchia
Domenica 1 Ottobre 2006 alle ore 15.00
entrano a far parte della Chiesa i nuovi battezzati:
D'Alò Tommaso Roberto
Cortellazzo Alessandro Sergio
Lombardi Dario
Bornago Michele
Giugliano Letizia
Royas Minostroza Josè Manuel
Ballanza Marta Claudia
Melgari Tommaso
A loro ed ai loro genitori auguriamo tanta gioia e serenità.
Parrocchiani defunti nel mese di Settembre
Passera Matteo Andrea - Pala Alberta - Tomasin Andrea
Frontin Francesca - Guastalli Spedito Davide
14 - 15 Ottobre 2006
Elezioni per il rinnovo del
Consiglio Pastorale Parrocchiale
Il prossimo 14 e 15 ottobre, durante le Sante Messe domenicali, si svolgeranno in Diocesi e quindi anche nella nostra comunità cristiana le votazioni per la elezione del nuovo Consiglio Pastorale.
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale (la cui durata è di cinque anni) deve essere espressione di tutta la comunità cristiana nelle sue articolazioni, ecco perché le tre fasce di età (18-40, 41-60, 61 in avanti); ma anche essere un ambito dove la decisione pastorale sia concretamente possibile.
Per quanto riguarda la nostra parrocchia i componenti dovranno essere 18 di cui due terzi eletti dalla comunità (4 per ciascuna fascia d'età) e un terzo nominato dal Parroco. Sono membri di diritto del Consiglio pastorale: il Parroco; i vicari parrocchiali; i presbiteri residenti con incarichi pastorali; un rappresentante per ogni comunità di vita consacrata operante in parrocchia, il presidente dell'Azione Cattolica parrocchiale.
Coloro che desiderano candidarsi per il nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale devono tassativamente dare il proprio nominativo al Parroco entro venerdì 6 Ottobre 2006 alle ore 18.00.
Inviatiamo i candidati a consegnare al Parroco la propria foto in formato digitale entro venerdì 6 Ottobre 2006. Chi ne fosse sprovvisto, è invitato a trovarsi in Casa Parrocchiale venerdì 6 Ottobre 2006 alle ore 20.30.
Alcuni aspetti del "consigliare" nella
Chiesa
Tra le tante cose che si potrebbero dire, possiamo richiamare
alcune osservazioni fondamentali che a suo tempo aveva proposto
alla Diocesi in Card. Martini intorno a questa forma di collaborazione.
Egli sottolineava come "La specifica attività del consigliare
rientra nel quadro del comunicare all'interno della Chiesa, è uno dei modi del comunicare". E inoltre osservava come questa attività "ha
lo scopo di porre ordine, unità, umiltà, mansuetudine, aiutando a
superare l'impulsività, gli interventi inopportuni, intempestivi,
l'incapacità a raccogliere le idee e metterle insieme. Il consigliare si
situa dunque in quelle modalità del rapporto che sono proprie di tutte
le comunicazioni nella chiesa e però le assume per la sua specificità".
Un altro aspetto da tenere presente è il
"dono del consiglio" che "per S. Tommaso è il dono corrispondente alla virtù della
prudenza, è la prudenza mossa da una grazia particolare dello Spirito
Santo, ed è il dono di percepire ciò che va fatto per raggiungere un
fine soprannaturale
la beatitudine corrispondente al dono del
consiglio è la
misericordia
" così che "il consigliare stesso è opera di
misericordia, di compassione, di bontà, di benignità; non è opera
fredda di intelligenza, di intuizione molto elaborata, ma fa parte della
comprensione del cuore".
Strettamente collegato al dono del consiglio vi è il
discernimento, che viene illustrato in questo modo: "Non tutto ciò che appare
bene è da consigliare, ma occorre discernere, ponderare, perché ci
sono le ispirazioni dello Spirito Santo e ci sono le mozioni dello spirito
del male, della pigrizia, dell'ignavia, dell'indifferenza,
dell'ambiguità,che si camuffano sempre con ispirazioni buone
"
Nella Chiesa tutti e ciascuno sono inviati
Dal n° 84 del percorso pastorale "Mi sarete testimoni" del
Card. Tettamanzi, possiamo ricavare, a mo' di conclusione, questo
richiamo: "Ogni cristiano deve sempre essere cosciente che il
suo compito non può essere delegato ad
altri, ma deve essere assunto e vissuto come assolutamente indispensabile per il bene
di tutti. Ciascuno di noi - bambino o anziano, sano o malato, dotto
o incolto, stimato o emarginato ecc. - è chiamato per nome, con
il proprio inconfondibile nome, nella singolarità della sua persona
e della sua storia individuale, a portare il proprio contributo per
l'avvento del Regno di Dio. "E' questa la volontà del Signore, la
sua grazia!"
Dalla lettera di S. Paolo apostolo agli Efesini (4,1-7.11-13.15-16)
Vi esorto dunque io, il prigioniero nel Signore: comportatevi in
maniera degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni
umiltà, dolcezza e pazienza, sopportandovi a vicenda nell'amore, avendo
a cuore di conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo
della pace. Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la
speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione;
un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e
Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed
è presente in tutti. A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo
E` lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti,
altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere idonei
i fratelli all'opera del servizio, all'edificazione del corpo di Cristo,
finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del
Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, con una crescita che tende
alla pienezza di Cristo. Questo affinché
vivendo secondo la verità
nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa tendendo a lui, che è
il capo, Cristo, dal quale tutto il corpo, ben compaginato e
connesso, con la collaborazione di ogni giuntura, secondo l'energia propria
di ogni membro, riceve forza per crescere in modo da edificare
se stesso nella carità.
PREMESSA
"Vi esorto
a comportarvi in maniera degna della
vocazione che avete ricevuto"
Tutto questo brano della lettera agli Efesini ci ricorda che
l'essere cristiani (ed essere Chiesa) deriva da un dono gratuito che è
al tempo stesso vocazione. Ciò che noi siamo in forza del dono
siamo chiamati a diventarlo sempre più concretamente attraverso il
nostro impegno. E ciò vale sia a livello individuale, sia sul piano
comunitario. La Chiesa intera (e ogni comunità locale) è chiamata nella
sua globalità a "diventare ciò che è".
"Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la
speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra
vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo"
In perfetta continuità con quanto è detto nella lettera apostolica
il 47° Sinodo diocesano afferma: "La Chiesa, in quanto "è in Cristo come sacramento, cioè segno e strumento dell'intima unione
con Dio e dell'unità di tutto il genere umano", è realtà di
comunione. ciò caratterizza essenzialmente la vita e missione del popolo di
Dio nel suo insieme, ma anche la condizione e l'azione di ciascun
fedele. La Chiesa è popolo di Dio in cui tutti i fedeli, in virtù del
battesimo, hanno la stessa uguaglianza nella dignità e nell'agire,
partecipando all'edificazione del corpo di Cristo secondo la condizione e i
compiti di ciascuno. Esiste, quindi, una reale corresponsabilità di tutti i
fedeli nella vita e nella missione della Chiesa
". (cost. 132, § 1-2)
"A ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura
del dono di Cristo"
L'unità della Chiesa non si riduce a piatta uniformità,poiché essa
è un corpo vivo, articolato in diversi organi e sempre in tensione
verso il proprio capo che è Cristo. Unità e diversità nella Chiesa sono
temi intimamente connessi. E' sempre il Sinodo che precisa "alcune
conseguenze che meritano di essere sottolineate per il momento attuale della vita della Chiesa: ogni realtà in cui il popolo di Dio si
articola e ogni struttura che in esso è presente si devono caratterizzare
per essere realtà di comunione e luoghi per l'esercizio
della corresponsabilità dei battezzati; ogni fedele deve sentirsi parte
del popolo di Dio e chiamato a collaborare, secondo la propria
vocazione, alla vita e alla missione della Chiesa
". (cost. 132, § 3ab)
"E' lui (Cristo) che ha stabilito alcuni come apostoli, altri
come profeti, altri come evangelisti, altri come maestri, per
rendere idonei i fratelli all'opera del servizio, all'edificazione del
corpo di Cristo"
Lo stesso messaggio, espresso con termini più vicini a noi, lo
vediamo tradotto ancora una volta nelle parole del Sinodo diocesano:
"Il ministero della presidenza presente nella chiesa, si deve
qualificare, in particolare, come servizio per la comunione tra tutti i
fedeli e come impegno a rendere consapevole ogni battezzato della
sua chiamata a un'effettiva corresponsabilità nella vita e nella
missione del popolo di Dio; all'edificazione della Chiesa, anche nella
cooperazione alla funzioni che ne costituiscono il governo, devono
essere chiamati a partecipare tutti i fedeli, ciascuno secondo la
propria vocazione e nelle forme precisate dalla disciplina ecclesiale".
(cost 132, § 3cd)
"Cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di lui, che è il
capo, Cristo, dal quale tutto il corpo, ben scompaginato e
connesso, mediante la collaborazione di ogni giuntura, secondo
l'energia propria di ogni membro, riceve forza per crescere in modo
da edificare se stesso nella carità".
All'interno del corpo ecclesiale, la
"collaborazione di ogni giuntura" può avvenire, ovviamente, in tante e svariate maniere, ma
uno dei modi più preziosi è quello del
"consigliare". Anch'esso può trovare varie forme e canali di attuazione; ci sono però alcuni
ambiti in cui questa attività assume un carattere `istituzionale'. Si
tratta degli organismi di partecipazione scaturiti dal rinnovamento
conciliare e in particolare dei "Consigli pastorali", parrocchiale,
decanale e diocesano. Sono questi i Consigli che ci apprestiamo a rinnovare
a partire dalle elezioni che si svolgeranno in ogni comunità
parrocchiale Domenica 15 ottobre p.v.
Una prima ed elementare forma di partecipazione alla
costruzione della comunità. è proprio quella richiesta a tutti i membri delle
nostre parrocchie, che sono invitati in questa occasione a
essere informati e riflettere, per poter poi eleggere i membri dei
Consigli sopra ricordati e prima ancora a segnalare qualche persona
che ritengano degna di entrare in questi organismi oppure, meglio
ancora, a rendersi personalmente disponibili per l'assunzione di una
responsabilità diretta all'interno della comunità.
Ottobre Missionario:
"Dio Amore sorgente della missione"
VENERDI 20 OTTOBRE
ore 21.00 Centro Parrocchiale Incontro per giovani e adulti con Padre Massimo Casaro
Missionario del PIME
SABATO 21 OTTOBRE
ore 18.00 Santa Messa con omelia del Missionario
ore 20.45 Veglia Missionaria all'arena civica di Milano
DOMENICA 22 OTTOBRE - GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE
Sante Messe con omelia del Missionario
In queste giornate sarà possibile devolvere offerte, per Battesimi e S. Messe, che verranno consegnate all'Ufficio per la Pastorale Missionaria. Tradizionale tenda con vendita di prodotti di artigianato provenienti dalle Terre di Missione e di oggetti realizzati dai parrocchiani. Le offerte raccolte durante le S. Messe saranno devolute all'Ufficio per la Pastorale Missionaria della nostra Diocesi. Gli adolescenti della Parrocchia porteranno nelle case il messaggio del Papa.
Riflessione per la settimana dal 1 al 7 Ottobre
"Preghiera e contemplazione"
Chiunque vi darà da bere
un bicchiere d'acqua
nel mio nome, non perderà
la sua ricompensa.
(Vangelo di Matteo 21,33-43)
Matrimoni nel mese di Settembre
Giordano Stefano con Rossin Stefania
Cappelli Antonio con Agrati Chiara
Carnevale Giuseppe con Martini Ornella
Giussani Massimiliano con Gibertini Cristina
Eusebio Daniele con Fior Daniela
Zaneboni Marco con Molinari Elisa
Vigo Matteo con Di Gennaro Cinzia
Giornata dell'Ammalato in Duomo
Nel pomeriggio di sabato 14 Ottobre 2006 si terrà la Giornata dell'Ammalato in Duomo.
Coloro che desiderano partecipare devono comunicare la propria adesione entro mercoledì 11 Ottobre alla Sig.ra Maria Galli.
La vita della nostra comunità
Domenica 1 Ottobre 2006 - XXVI del Tempo Ordinario |
- Equipe decanale preadolescenti |
Lunedì 2 Ottobre 2006 - Santi Angeli Custodi |
- Inizio del Pellegrinaggio U.N.I.T.A.L.S.I. a Loreto (fino a venerdì 6) |
Martedì 3 Ottobre 2006 - Beato Luigi Talamoni |
ore 21.00 Cineforum: "La Terra" al Cinema Nuovo |
Mercoledì 4 Ottobre 2006 - San Francesco d'Assisi |
ore 15.00 Incontro catechiste per programmazione ritiri in Oratorio San Luigi |
Giovedì 5 Ottobre 2006 |
ore 10.00 Santa Messa al Cimitero Nuovo |
Venerdì 6 Ottobre 2006 |
ore 15.00 Catechesi per casalinghe e pensionati al Centro Parrocchiale |
Sabato 7 Ottobre 2006 - Beata Vergine Maria del Rosario |
- Mercatino Terza Età sul piazzale della Chiesa |
Domenica 8 Ottobre 2006 - XXVII del Tempo Ordinario |
- Mercatino Terza Età sul piazzale della Chiesa |
Sacerdoti: Orari delle Sante Messe in Parrocchia |